giovedì 24 marzo 2022

Giulia Paternò: Prossimo obiettivo la maratona di Roma

 Anche le ultra mi affascinano ma piano piano, un passo alla volta 
Matteo Simone  
3804337230- 21163@tiscali.it 
 

La maratona è una grande sfida, un obiettivo ambizioso e sfidante che richiede tempo e preparazione necessaria ritagliando importanti spazi di tempo durante la giornata o la settimana per allenarsi con dedizione, passione, costanza, impegno, determinazione rispettando opportunamente tabelle che prevedano ripetute, allenamenti di velocità media o lunghissimi di velocità lenta per abituarsi alla fatica, a stare sulle gambe per tanto tempo, per simulare tre quarti di fatica di gara. 

Di seguito, Giulia (ASD Cologna Spiaggia) racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Mi sono sentita campionessa nello sport quando ho chiuso la mia prima maratona a settembre 2021 avendo fatto solo due gare di 10 km ma la voglia di correre e dimostrare a me stessa e agli altri quello che valevo e tutti quei km corsi avevano un senso. 

Raggiungere il sogno di completare una maratona apporta tanta felicità e soddisfazione a seguito di tanta fatica in allenamenti impegnativi per un congruo periodo di tempo che può andare da un apio di mesi a un semestre. 

Il 19 settembre 2021 Giulia ha portato a termine la sua prima maratona nella città di Roma con un crono di 3h52’.
 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio percorso nello sport ha inizio da bambina quando mia madre mi portava in piscina! È stato amore a prima vista mi è sempre piaciuta l’acqua, ho nuotato per 12 anni e fatto anche qualche gara nonostante il mio allenatore faceva partecipare alle gare solo le persone magre o che gli stavano simpatiche. Li è iniziato un brutto periodo perché cominciavo a non avere quasi più voglia e ho iniziato a fare nuoto libero per poi mollare definitivamente. Alle superiori un anno ho avuto anche il debito in educazione fisica. I miei mi hanno sempre spronato a fare qualcosa, non per forza il nuoto, ma non mi andava soprattutto se era qualcuno a dirmi quello che dovevo fare. Verso i 18 anni ho fatto boxe qualche anno, mi piaceva molto e riuscivo a scaricare bene ma nel frattempo mi sono trasferita e poi sposata e non mi andava di farmi tutta quella strada per uno sport e ho lasciato anche quello. Qualche tempo dopo ho iniziato a camminare/correre così per gioco è per smaltire i kg in più quando due mesi dopo ho scoperto di essere incinta e non ho corso più. Camminavo ma la stanchezza era tanta, lavoravo tanto.
Il 6 giugno 2017 è nata e da lì il buio totale. Mi sono fatta assorbire talmente tanto da non riuscire a trovare la forza di fare altro… sicuramente il momento più bello della mia vita ma anche il più duro.
Non ho dormito per due anni consecutivi e mi sono lasciata andare completamente, tutto quello che avevo da dare l’ho dato a lei ma un giorno ho detto basta non posso più continuare così, non è questa la vita che voglio è così da lì mi sono fatta coraggio e mi alzavo tutte le mattine presto per camminare e aggiungendo piano piano qualche metro o km di corsa che col passare del tempo diventava sempre più corsa
. Cominciavo a vedere i risultati, dimagrivo e stavo meglio così ho continuato tutti i giorni facevo tantissimi km al gg e mi piaceva stavo bene. Più passava il tempo più mi divertivo, correvo più veloce e sono riuscita da sola, senza seguire nessuna dieta, a perdere più di 40 kg. Questa è stata la mia prima vittoria. 

La prima vittoria è scegliere di cambiare vita, purtroppo nella vita si fanno delle scelte, si hanno delle priorità, bisogna trovare un equilibrio tra famiglia, lavoro, passioni e bisogna sapersi organizzare in base a ciò che si può fare, importante è decidere e passare all’azione per sperimentare prima di tutto benessere e serenità e poi se è possibile anche un po’ di performance sfidando
se stessi e gli altri in allenamenti e gare sempre più impegnative.
 
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Io e mio marito soprattutto contribuiamo al mio benessere/performance senza di lui non ce l’avrei mai fatta. L’anno scorso ho conosciuto per caso Alessio Piccioni un grande allenatore a cui mi sono affidata nell’ultimo periodo, una bravissima persona, mi ha tolto tanti km, mi sto fidando di lui. Dice che se vogliamo migliorare bisogna cambiare e io voglio cambiare. Da menzionare il mio fisioterapista che mi sta seguendo e supportando, Michel Donnini. 

E’
importante essere sostenuti da parenti e amici e possibilmente affidarsi a persone esperte che consigliano e propongo piani e programmi di allenamento mirati per ottenere risultati in termini di benessere fisico e di performance sportiva.
 
Un'esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare? Di esperienze ce ne sono tante, questo periodo soprattutto dove i problemi non mancano anzi se ne aggiungono sempre altri, mi la forza, anche quando la tua testa e il tuo corpo sono a terra, di alzarmi e ripartire e sperare che tutto passa. 

Quando si riesce a cambiare vita, si diventa più fiduciosi nel poter risolvere anche altri problemi o comunque ci si sente più sicuri di poter fare meglio. 
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport?
I miei familiari pensano che ho fatto già abbastanza, non tutti la pensano così, cè chi crede in me, chi a ogni gara mi sprona e chi vedo che è quasi invidioso. I miei amici dicono che sono forte e vado alla grande, comunque andrà sarà sempre una vittoria.  

La prima vittoria è il cambiamento e poi è importante seguire a portare avanti proprie idee e stili di vita per continuare a sentirsi bene e a ottenere risultati di benessere e di performance che fanno bene al fisico e alla mente. 
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro nel tuo sport? L’episodio triste è questo che sto vivendo adesso a dieci gg dalla maratona mi ritrovo infortunata. non so se riuscirò a farla proprio adesso che mi sto facendo seguire qualcosa deve essere andato storto, non mi sono ascoltata abbastanza credo ma sono cose che si imparano col tempo. Episodio divertente: la gente che incontro correndo che mi dice: ‘beh ma che ci vuole a fare una maratona, tu sei giovane poi’. Ah certo infatti, ecco perché non la fanno tutti. 
 

Succede che ci si infortuni durante un periodo di allenamento e bisogna starci, accettare l’inconveniente e capire cosa si può fare per non peggiorare la situazione ma per ridurre i danni e cercare di riprendere con calma e senza fretta gradualmente per proseguire nel portare avanti propri obiettivi e sogni. 
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Credo di avere molta testa e molta sopportazione del dolore o fatica. Noi donne mamme soprattutto abbiamo sempre un valore aggiunto. 

Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Le difficoltà o i rischi sono tanti, per le donne raddoppiano. C’è sempre lo scemo di turno o altro. Il rischio di strafare, rischio di mollare se senti di non farcela, difficoltà a incastrare sempre tutto e fare le cose al meglio. 


Portare avanti una passione è molto impegnativo ma si può fare, bisogna sapersi organizzare e crederci tanto in quello che si fa. 

Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Ritengo utile lo psicologo perché di momenti out c’è ne sono tanti e lui può solo che aiutarti.  
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? La maratona di Roma indimenticabile, me la sono goduta davvero. 

La maratona non è solo fatica ma anche un’opportunità per girare la città correndo visitando piazze, strade, fontane in compagnia di tante persone che si mettono in gioco nell’esperienza dello sport. 

La gara più difficile? La prima gara della mia città non avevo mangiato dal gg prima ero nervosa e non sono riuscita a fare quello che avrei voluto. 

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, Covid? Li ho superati e sto superando anche quello attuale. Con molta pazienza con la consapevolezza che non possiamo essere al massimo della forma tutto l'anno e può capitare anche se è dura accettarlo e non poter fare quello che ci piace. 


Purtroppo bisogna mettere in conto imprevisti ed eventuali avversità e capire come andare avanti e proseguire rimodulando piani, programmi e obiettivi. 
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Ho scoperto di essere più brava e forte di quello che pensavo. 

Un messaggio per invogliare persone a praticare sport? All’inizio è dura, non è facile per nessuno ma niente è impossibile se lo vogliamo veramente. Ci vuole pazienza, costanza, perseveranza, coraggio e tanta voglia di fare ma poi si sta meglio. 


Visto da fuori lo sport può sembrare un’attività impegnativa che prevede uno sforzo fisico e un’organizzazione per praticarlo, ma quando si prova a praticarlo si viene coinvolti e tutto diventa più facile e fattibile, si trova spazio e tempo per allenarsi da soli o in compagnia. 

Ti ispiri a qualcuno? Mi ispiro al grande Giorgio Calcaterra che ho avuto il piacere è l’onore di conoscere grazie e mio marito che mi ha fatto una sorpresa magnifica, un sogno. Una persona fantastica, umile, gentile, solare, pacata che ti fa solo venire voglia di essere come lui.


Giorgio è davvero una persona speciale, amata e cercato da tutti, un campione nello sport e nella vita quotidiana per semplicità, modestia e umiltà. 

Una parola, frase, immagine, persona che ti aiuta nei momenti difficili? La persona che più mi aiuta è mio marito che mi dà la forza di andare avanti nonostante tutto e mia figlia che è una bambina dalle mille energie e risorse, imparo ogni giorno da lei. la mia famiglia è tutto per me. 

Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Prossimo obiettivo era la maratona di Roma dove ovviamente non farò quello che mi ero prefissata ma viste le mie condizioni attuali cerco di finirla, sarà per la prossima dove cercherò di fare del mio meglio... anche le ultra mi affascinano ma piano piano, un passo alla volta. Un altro sogno sarebbe chiudere un triathlon ma la bici mi spaventa ancora tanto è ci lavorerò. 


Ci sarò anch’io alla maratona di Roma e correrò per raccogliere fondi per i progetti dell’Associazione Sport Senza Frontiere che si occupa di progetti a favore di bambini e ragazzi in condizione di disagio sociale. 

Perché lo sport non è solo performance, ma anche inclusione, integrazione, solidarietà, aggregazione quando è possibile. 
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara? Pre-gara ansia e adrenalina a mille cercando di gestire tutte le paure che ti fanno tremare le gambe, pensando di non essere mai pronti. Durante ci sono mille emozioni contrastanti: fatica, felicità, adrenalina. sensazioni belle e brutte. Dopo la felicità di aver finito, essere giunti al traguardo ma anche tante emozioni che dipendono dal modo in cui hai svolto la gara. Nei gg successivi con più lucidità riesci a capire meglio come sono andate le cose, hai la mente più lucida. 
Quali sono gli ingredienti del successo?
Costanza, impegno, sacrifici, forza di volontà, coraggio, ripartire sempre qualsiasi cosa dovesse succedere. Non dobbiamo mai mollare altrimenti il gioco è fatto. 


Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it  

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR  

Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/  

Libri: http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html 

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