giovedì 4 agosto 2022

Valentina Michielli vince l’Ultra Tour des 4 Massifs (UT4M) Xtrem (FRA)

 Ho scoperto che la corsa è ciò che amo di più in tutta la mia vita
Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta 

Dal 22 al 24 luglio 2022, a Grenoble in Francia, si è svolto l’Ultra Tour des 4 Massifs (UT4M) Xtrem (FRA) (175 km e 11900 mt D+) vinto da Alexandre Boucheix in 28h28’56”, precedendo Nicolas Prin 29h56’13” e Steeve Dobert 32h24’51”.

Tra le donne la vincitrice è stata Valentina Michielli (WLF Team Sport ASD) che ha concluso la gara in 33h23’59”, classificandosi al 6° posto della classifica generale (solo 5 maschi prima di lei all'arrivo).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Valentina, attraverso risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? La corsa per me è nata per caso o meglio diciamo proprio dalla paura di non farcela. Dal non riuscire e insicurezze è nata una sfida personale. In sostanza ho iniziato, appunto, a correre pochi chilometri, avevo il ricordo da bimba ai giochi della gioventù di arrivare sempre ultima. Sono partita dalla paura di non farcela, in età tardiva poco dopo i 20 anni, appena sposata, a passo lento pochi chilometri, poi ogni giorno aggiungevo degli altri finché mi sono resa conto che non mi pesavano e riuscivo a fare sempre di più, oltretutto mi rilassavano un casino.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? Ho scoperto che la corsa è ciò che amo di più in tutta la mia vita.

Così succede, quando non si riesce in qualcosa o si molla del tutto, o, forse per riscatto, ci si impegna per riuscire e se la cosa piace sembra che non esistono limiti, si incrementa sempre di più, si cerca sempre di alzare l’asticella, e se c’è talento si riescono a fare cose importanti come vincere una gara di ulratrail di più di 150km.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? La gara più bella della mia vita è stata sicuramente quando ero vicina a grandi campionesse, campioni che lo sono per me di corsa, e soprattutto un podio che ho raggiunto in un trail molto impegnativo in condizioni atmosferiche ambientali impegnative, è stato liberatorio, finalmente dopo tanti tentativi, secondo podio, terzo podio, conquistare un podio tutto mio con distacco importante dalle altre atlete (20 minuti), per me è tantissimo, rilevante.

Lo sport permette di raggiungere risultati soddisfacenti ma anche importanti, inizialmente provando e ispirandosi a grandi campioni e poi impegnandosi seriamente e credendoci si riesce a salire su podi e a volte anche vincere gare importanti.
Tra le gare a cui ha partecipato Valentina, vi sono le seguenti.
Il 10 luglio 2021 al Trail dei Cimbri 53km, Valentina vince la gara femminile in 6h41’07”, classificandosi al terzo posto in classifica generale, preceduta solamente da Marco Tramet 5h58’27” e Ivan Geronazzo 5h50’33”.
Il 18-20 marzo 2022 alla 4^ 36 ore Monte Prealba 'UP and DOWN', Valentina vince la gara femminile totalizzando 140.056 km, arrivando al 2° posto in classifica generale insieme a Stefano Delbarba, preceduti da Luca Guerini 170.068 km.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?
La tua gara più estrema o più difficile? Una gara che avevo chiamato Spartan perché veramente dovevi metterci tutto, mani per terra, scivolavi ovunque, punti in salita vertical, non riuscivi a stare in piedi, penso di essere volata al traguardo, sono riuscita a fare una conversazione con un altro ragazzo, ci siamo scambiati argomentazioni sul percorso, gli auricolari che usavo per ascoltare la musica si sono scaricati, ho fatto alcuni chilometri senza musica, ho pensato: ‘non ce la faccio’. L'ambiente era insidioso, molto tecnico aveva piovuto tutta la notte, tanta pioggia, terreno fangoso, mi sono trovata nel percorso più corto, non sapevo dov'ero, la gara più difficile ma più bella in assoluto.

Le gare di ultratrail sono molto difficili e possono mettere a dura prova, soprattutto se le condizioni climatiche sono avverse ed entrano in gioco altri fattori da gestire, quali la visibilità, la vestizione e l’integrazione adeguata.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Non ho mai mollato il mio sport, l'ho rallentato per motivi logistici o di lavoro ovviamente, ma non ho mai perso la voglia di andare a correre, anzi più difficoltà avevo e più scaricavo nella corsa, credo che lo sport che amo di più è il running e non smetterò mai di praticarlo, non mi interessa come, se a livello amatoriale se a livello agonistico, lo faccio finché ho questa gran voglia di farlo.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? Ovviamente la corsa per me è la mia droga, il mio mantra, il mio karma, non è detto che lo sia per glia altri, sicuramente lo sport ti aiuta ad affrontare la vita in modo diverso, lo faccio praticare a mio figlio in modo che lui provi queste sensazioni che non devono essere di stress, lo porto a correre con me, mi fa da traino, lui in bici io corro dietro, alleggerisce l'animo, la vita è veramente faticosa.

La pratica di uno sport che piace risulta essere molto benefica dal punto di vista psicofisico e relazionale, una grande palestra di vita per apprendere a stabilire obiettivi, a seguire piani e programmi e percorsi di allenamento per raggiungere proprie mete e sogni, ad affrontare ostacoli, situazioni critiche, difficoltà sia nello sport che nella quotidianità scolastica, lavorativa, familiare, relazionale.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Non saprei cosa rispondere, potrebbe essere utile, adesso esistono queste figure di coach che ti aiutano ad allenarti ma non tanto dal punto di vista fisico ma dal punto di vista mentale, il fisico ti fa arrivare fino a un certo punto ma ci sono dei limiti, il fisico lo può superare ma se non hai la testa non ce la fai, se la testa ti dice di mollare tu molli, credo che lo psicologo sia utile.
Ti ispiri a qualcuno? Mi sono ispirata a un film conosciutissimo che è Forrest Gump e mi ripeto questo: ‘corri Forrest, corri’.
Un messaggio alle donne del mondo
? Mando un messaggio alle donne: ‘nello sport potete trovare la vostra dipendenza, ho trovato la mia, ho trovato la voglia di vivere nonostante le difficoltà, mi sono ispirata a Francesca Canepa e continuo a farlo.

Francesca Canepa è una fortissima atleta italiana di diverse specialità dell’ultramaratona, il 10 aprile 2021 ha vinto il Campionato Italiano Individuale IUTA 12 ore su strada, nonostante sia cinquantenne, totalizzando km 136,59, arrivando al 3° posto in classifica generale e ottenendo anche il record italiano.
Riporto interviste a Francesca Canepa nei miei libri “Ultramaratoneti e gare estreme” e “Lo sport delle donne”, inoltre Francesca è menzionata nel mio libro Maratoneti e ultrarunner.
Come ti vedi a 50 anni? Ho difficoltà a vedermi perché mi sento sempre una ragazzina, a volte ci rifletto e dico caspita ne ho 40 come sarò. Lo sport mi sta regalando degli anni perché mi fa tenere in forma, mi dà un benessere che a volte non lo vedo nelle coetanee e addirittura nemmeno nelle ragazze più giovani, per cui continuo a farlo.

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Autore di libri di psicologia e sport

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