martedì 16 aprile 2024

Giulio Civitella: La mia UMS (Ultra Milano Sanremo 285km) è finita ahimè a Voltri

 Ho lasciato un pezzo di cuore che andrò a riprendere l’anno prossimo 
Matteo SIMONE 
 

Il 12 aprile alle ore 10.00, dalle acque dei Navigli di Milano, sono partiti gli atleti iscritti all’UMS24 (Ultramaratona Milano Sanremo 285 km) organizzata dall’ASD Impossible Target (Race Director Simone Leo). 

Il primo a toccare il mare di San Remo e quindi a vincere la gara è stato l’australiano Lachlan McDonald in 35h47’, precedendo la ungherese Zsuzanna Maraz 35h54’. Completano il podio maschile i due atleti filippini: Rolando Espina 36h40’ e Bren Kevin Cabasa 39h08’. Il primo atleta italiano è stato Danilo Tagliaferri 41h20’. 
Completano il podio femminile Francesca Scola (prima italiana) 47h13’ e Tiziana Mugheddu 50’55, quarta Paola Pari 51h20’, quinta Maria Pinto 51h35’.  
Quest’anno c’era anche un traguardo intermedio di 120 km e il primo atleta arrivato è stato Fabrizio Bocchi in 15h51’, precedendo Gabriele Traini 17h02’ ed Emiliano Paradisi 20h34’. 
 
Per quanto riguarda le staffette, la prima squadra è stata Golfo Dianese Ultra Runners 25h17’, precedendo di pochi minuti Stand By Me 25h29’, completa il podio Albenga Runners 26h18’. C’ero anch’io con il Team Colosseum (Claudio Ramognino Gentile, Laura Ligia, Micaela Testa, Andrea China Marrocchini, Matteo Simone) in 35h19.  
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Giulio Civitella attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ciao Giulio, come è andata la UMS24? Problemi critici?
La mia UMS è finita ahimè a Voltri. Problema di intolleranza all’istamina che mi preclude tanto sull’alimentazione che ho sottovalutato, ma mi farò seguire da una nutrizionista sportiva. 

Trattasi di una gara lunghissima e durissima dove non si può sottovalutare niente, bisogna allenarsi bene, sapersi alimentare e integrare, avere l’abbigliamento adeguato ed essere supportati possibilmente da persone care. 
Avevi una crew o assistenza? Quale messaggio portavi in gara? Avevo una splendida Crew che mi ha scortato sofferente fino a Voltri. Portavo il messaggio di Telethon: la ricerca sulle malattie rare.  
Quali allenamenti sono stati importanti? Ho corso davvero tanto in questi mesi. 
Paura, tensione, ansia durante la corsa?
Paura un pochino forse perché mi sono caricato di troppe aspettative. 

Gli ultrarunner sono sempre alla ricerca di gare impegnative e difficili e sono consapevoli che gli devono rispetto per la loro difficoltà. 
Cosa hai scoperto di più su te stesso? Ho scoperto che sono circondato da amici veri. E che la mia determinazione è forte. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro? I familiari mi assecondano per le mie passioni. Gli amici scherzando mi danno del pazzo. Un collega mi dice che sono speciale perché tutte le mie corse sono finalizzate ai più fragili. 

Fissare obiettivi ambiziosi, difficili ma non impossibili aiuta a essere più determinati nello sport e nella vita quotidiana e questo viene colto dalle persone care vicine che un po’ si meravigliano e un po’ apprezzano.
 
Cosa hai lasciato lì? Ho lasciato un pezzo di cuore che andrò a riprendere l’anno prossimo. 
Prossimi obiettivi? Per ora il Passatore, e poi riparte la preparazione alla UMS.

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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