mercoledì 22 agosto 2018

Valentina Pici, ultrarunner: Oggi ringrazio la corsa per il mio benessere


A volte lo sport diventa una droga, una dipendenza, ma ben venga se fa stare in piedi; se cura spirito, corpo e mente; ben venga se fa stare con la gente, se fa vedere sempre tante strade aperte davanti da poter scegliere, da potersi sperimentare.

Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?Ancora deve arrivare, ogni gara sarà sempre più bella della precedente! 
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori?Cerco di evitare qualsiasi tipo di integrazione non naturale, sono seguita da un nutrizionista, ma credo che in alcuni casi l'integrazione sia necessaria.”

Camilla Patriarca, ex ginnasta: Dobbiamo allenare oltre al fisico la concentrazione

Lo sport mi ha aiutata a crescere, a maturare, a responsabilizzarmi
Matteo SIMONE

Camilla Patriarca, ex ginnasta, argento ai mondiali di ginnastica ritmica 2013 a Kiev. 

Nel 2014 entra nel Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare. 
Anno 2014: Campionati Europei Baku, medaglia d'argento nel concorso generale.; Coppa del mondo Sofia, bronzo nel concorso generale, bronzo nella finale con 3 palle e 2 nastri; Campionato del mondo Izmir, medaglia d'argento nel concorso generale (vice campionesse del mondo). 
Anno 2015: Coppa del mondo Lisbona, oro nel concorso generale, oro finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Pesaro, argento nel concorso generale, oro nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Tashkent, bronzo nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Budapest, bronzo nel concorso generale, oro nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Campionesse di World Cup con l'esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Campionato del mondo Stoccarda, Squadra qualificata per Rio 2016 con il quarto posto nel concorso generale, campionesse del mondo con l'esercizio 5 nastri, vice-campionesse del mondo con l'esercizio 2 cerchi e 6 clavette.  

venerdì 17 agosto 2018

Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi

Matteo Simone 

Foto di Flavio Gioia (Scatti di Gioia F)
Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in sé, con impegno, motivazione, passione e determinazione.

La salita, la fatica, i tunnel, le crisi diventano amici dell'atleta, più è ripida la salita, più è grande la fatica, più è lungo e buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è riconoscenti quando tutto è finito per gli insegnamenti ricevuti. Tutto passa, tutto cambia; passa la salita, passa la fatica, passa la crisi; rimane la consapevolezza che anche questa volta si è riusciti incrementando la forza interiore che aiuta non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana lavorativa, familiare, relazionale.

Si apprende dallo sport a conoscere se stessi e a stare con gli altri



Lo sport diventa una ottima scuola di vita, si apprende dallo sport non solo regole ma anche a conoscere se stessi e a stare con gli altri, a condividere mete, obiettivi e sogni, a condividere allenamenti e fatica, ma anche gioie e soddisfazioni, si impara a condividere sconfitte e vittorie ad apprendere sempre dall'esperienza, ad assumersi la responsabilità del proprio gioco, a considerare le proprie capacità e i propri limiti e a conoscere meglio gli altri.
Un importante obiettivo è raggiungere un maggior benessere individuale e di gruppo squadra, che comporta partecipazione assidua e motivata agli allenamenti, agli incontri, alle partite, agli obiettivi condivisi individuali e di squadra, difficili, sfidanti ma raggiungibili, non impossibili.

Lo sport può cambiare il mondo

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it


Lo sport permette di mettersi alla prova, di organizzarsi per praticare un’attività sportiva con passione e motivazione, pianificare allenamenti e gare per arrivare pronti e preparati alla partenza, costruire obiettivi e mete difficili, sfidanti ma raggiungibili.

Un mondo dietro lo sport, tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante persone dietro gli atleti; ante gioie e soddisfazione oltre a tanti aspetti da curare quali forza fisica e mentale, resistenza, fiducia in sé, clima di squadra, coordinazione, si porta a casa sempre tanti insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare.
Prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance, permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Non c’è un’età per iniziare, importante è quello che si sperimenta e a volte le sensazioni e le emozioni sono ricche e intense.

Lo sport permette di condurre uno stile di vita fatto di fatica, mete e obiettivi


Dopo circa 7 anni di ultramaratone sono più consapevole delle mie potenzialità

Tante gare, tanti obiettivi, tante mete nella mente degli ultrarunner, alla ricerca di competizioni sempre più difficili per mettersi alla prova, per testarsi, per apprendere sempre più dall'esperienza. Di seguito, Michele racconta la sua esperienza di atleta ultramaratoneta rispondendo ad alcune mie domande: Come stai? Hai introdotto nuove modalità di allenamento? Ciao Matteo, tutto bene. Mi alleno quasi tutti i giorni percorrendo dai 20 ai 30 km con un ritmo non molto elevato in modo da poter uscire anche il giorno successivo affrontando percorsi muscolari. Ho notato che allenandomi così, dopo 3-4 giorni di riposo, alla successiva uscita ho una forza muscolare nelle gambe notevole tale che corro con molta scioltezza e a un buon ritmo.”

Chiara Raso, sci Con le mie 2 compagne di squadra, ho vinto il Trofeo Mezzalama

 Matteo Simone 21163@tiscali.it

Lo sport offre preziose opportunità di conoscenza di se stessi e degli altri, permette di incontrare persone, località e mondi. 

Quando si ha in mente qualcosa di importante bisogna impegnarsi e focalizzarsi sul compito mettendo da parte il resto. 
Di seguito Chiara Raso, ex atleta della squadra nazionale italiana di sci alpinismo ed ex atleta del Centro Sportivo Esercito, racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.
Quali meccanismi psicologici ti hanno aiutato nello sport?Quello che mi ha aiutato maggiormente a raggiungere i risultati agonistici più prestigiosi è stato il continuo allenamento della forza di volontà e della determinazione a concretizzare gli obiettivi prefissati. Preparandomi per una gara pensavo sempre di voler dare il massimo, ogni volta partivo per vincere e facevo di tutto perché fosse così. La capacità di concentrazione e di isolarmi da tutto quanto avevo intorno, per focalizzarmi solo sull'obiettivo, sono state un punto di forza che mi ha sempre aiutato molto a concretizzare importanti traguardi non solo nello sport ma anche nello studio e nella vita professionale.

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