mercoledì 20 settembre 2023

Dario Leo: Prossimi obiettivi? Maratona di Berlino con un ragazzo tetraplegico

 Sogno realizzato partecipare alla maratona di New York con mio fratello
Matteo SIMONE
 

La maratona risulta essere una grande sfida e un sogno da raggiungere per tanti atleti, soprattutto la maratona di New York, un evento intenso di sensazioni ed emozioni.

Partecipare con un proprio fratello è ancora più emozionante e carico di sensazioni positive.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Dario attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio percorso nello sport è nato all'età di 11 anni quando ho iniziato a giocare a basket, fino a 35 anni tra alti e bassi...poi ho iniziato a praticare la bici, poi corsa e infine il nuoto e da lì e nato l'amore per il triathlon
Chi e cosa contribuisce al tuo benessere e performance? Famiglia e allenamento.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? La maratona di New York con mio fratello tetraplegico spingendo la sua carrozzina per 42km. 

Il 6 novembre 2022 Dario Leo ha corso la Maratona di New York spingendo suo fratello maggiore Franco in carrozzina, essendo tetraplegico fin dalla nascita, arrivando al traguardo dopo 4h15’31”.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Che a volte sono pazzo.
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Che non ci sono limiti, se uno vuole.

Lo sport permette di alzare sempre più l’asticella delle difficoltà, incrementa l’autoefficacia e la resilienza, si pensa di fare cose sempre più considerate difficili e a volte impossibili ed estreme, ma se c’è volontà, passione, forte motivazione, si può fare tutto preparandosi, organizzandosi, credendoci, allenandosi.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?
Si.
Quali sensazioni sperimenti nello sport? Di libertà.
La tua gara più estrema o più difficile? Ironman completo ad Amburgo.

Già una maratona risulta essere una grande sfida, impresa, obiettivo, meta, sogno da portare a termine. Figuriamoci un ironman completo che prevede tre discipline per lunghe distanze: nuoto 3,8km; bici 180km e maratona 42,195km. Davvero una grande impresa.
Un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? Fate sport con amore e dedizione, ci saranno momenti belli e meno belli, ci saranno più sconfitte che vittorie. Ma tutto questo ci renderà delle persone migliori.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Assolutamente sì.
Sogni realizzati e da realizzare?
Sogno realizzato quello di partecipare alla maratona di New York con mio fratello Franco, tetraplegico dalla nascita E poi portare a termine iroman estremo ad Amburgo.

E a proposito di sogni, Dario è uno che sogna, fa sognare e porta se stesso e altri a raggiungere propri sogni. L'ha fatto a iniziare dal periodo di quarantena a causa covid, decidendo di sognare di portare il fratello Franco a New York riuscendoci, facendosi aiutare, preparandosi, raccogliendo fondi. 
Purtroppo, dopo qualche giorno dalla maratona di New York, Franco è deceduto e Dario continua a far sognare altre persone che da soli non possono.
Interessante la sua storia e le sue testimonianze del suo progetto al seguente link: https://www.sognoattivo.it/chi-sono/ dove è descritta l’associazione di cui è presidente.
Prossimi obiettivi? Maratona di Berlino sempre con un ragazzo tetraplegico e iroman in Austria.

E, sempre a proposito di 
sogni, il prossimo obiettivo di Dario sarà domenica 24 settembre alla maratona di Berlino spingendo la carrozzina di una persona che da solo non può, Pietro De Pizzol che compirà 17 anni proprio il 24 settembre, ex triatleta costretto su una carrozzina dal 2021 quando fu investito da un furgone mentre si recava in bicicletta a un allenamento.
Isolkappa è main sponsor. La storia dei Fratelli Leo e di Pietro De Pizzol diventerà un docufilm prodotto da Isolkappa.
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Dà la sicurezza in se stessi. Toglie nel mio caso il tempo per dedicare alla famiglia.
Che significato ha per te la vittoria e la sconfitta? Sono stato sempre competitivo e da ragazzo non mi piaceva perdere mai Ma oggi a 40 anni la sconfitta la interpreto in maniera diversa cioè è uno spunto per fare sempre meglio e migliorare.
Quali sono gli ingredienti del successo? Sacrificio, dedizione e passione.

Si può fare sempre meglio mettendosi in gioco, apprendendo dall’esperienza, dagli errori, dalle sconfitte e trovando il tempo per allenarsi e un giusto equilibrio tra lavoro e famiglia.

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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