La più bella, UMS 2022, conclusa con una crew d'eccezione
Matteo SIMONE
Gli
ultramaratoneti sono sempre alla ricerca delle gare più difficili ma belle, da
fare da soli o in compagnia, facendosi sostenere da amici e familiari e
portando a casa sempre ricchi e intensi ricordi, sensazioni, emozioni.
Di
seguito, Giovanni (Impossible Target) racconta la sua esperienza attraverso
risposte ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? Non mi definisco un atleta ma un
amatore. Per me gli atleti sono quelli che vincono o comunque vivono da atleta.
Diciamo che fino ai 16/17 anni ho sempre giocato a pallone, poi ho mollato gli
studi e sono andato a lavorare e di conseguenza ho mollato tutto. Dopo un
matrimonio finito e con l'inizio di una nuova relazione ho avuto un cambiamento
fisico e mentale e ho ripreso all’inizio col crossfit e poi così per caso con
la corsa, ho cominciato con 3/4km, e piano piano ho cercato di spostare
l'asticella fino ad arrivare dove sono arrivato, nulla di particolare, ma per
me è molto.