lunedì 4 giugno 2018

Vincenzo Santillo: Due gare in sei giorni, la Nove Colli di 202km e il Passatore

Le immagini che mi restano sono tantissime, i colori dei colli, il tramonto, l'alba

Nella mente degli ultramaratoneti ci sono sempre sfide e chilometri da percorrere in allenamento e in gara. Esistono lunghissime gare di corsa a piedi come la classicissima classica 100km da Firenze a Faenza o anche gare della doppia distanza come la Nove Colli Running di 202,4km.

Di seguito, Vincenzo racconta la sua esperienza sulla doppia distanza rispondendo ad alcune mie domande.
Le ultramaratone fanno sperimentare tanta fatica nella percorrenza dei tantissimi chilometri soprattutto se si tratta di percorsi in salita con distanze lunghissime in cui bisogna correre giorno e notte e sperimentare l’escursione termica giornaliera con l’eventuale caldo intenso e notturna soprattutto se si è in cima a un alto colle. Ma la cosa importante è portare a termine la gara, l’impresa che diventa una grande sfida personale.

Silvano Beatrici (Gs Fraveggio) sfiora il podio alla 100 km del Passatore 2018

Posizione su posizione sono risalito fino al quarto

La 46^ edizione della 100 km del Passatore è stata vinta da Andrea Zambelli in 6h54'34” che ha preceduto il tedesco Benedikt Hoffmann e Giorgio Calcaterra mentre Silvano Beatrici è arrivato 4° restando giù dal podio. 

La gara femminile è stata vinta da Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Silvano attraverso risposte ad alcune mie domande.
Le gare di ultramaratona mettono alla prova fisico e mente, si tratta di fare attenzione a se stessi e agli altri, un’osservazione dentro se stessi e anche agli altri soprattutto i diretti avversari, soprattutto se si ambisce a salire sul podio.
Ciao Silvano com’è andata? Soddisfatto? Ci hai creduto fino all'ultimo di salire sul podio?Ciao Matteo!! Soddisfatto!! Soffro il caldo, sono partito molto piano, poi in progressione facendo più gara sulla posizione che sul tempo...mi aggiornavano in corsa sulle difficoltà di quelli davanti, e piano piano, posizione su posizione sono risalito fino al quarto, e poi quarto assoluto passando la prima donna...il podio no, sapevo che Giorgio era in difficoltà, ma era troppo avanti.

Si tratta di partecipare a competizioni che prevedono diverse ore di gara per percorrere decine di chilometri di corsa a piedi e a volte i percorsi sono impegnativi con salite lunghe e ripide e condizioni meteo avverse come il troppo caldo.
Problemi, criticità? Alimenti particolari? Problema il caldo, non ho preso gel per evitare di bloccare lo stomaco, bevuto solo acqua ed Enervit e già così era difficile assorbire.

Nelle gare di ultramaratona ci si mette alla prova, si fa del proprio meglio, ma comunque vada si porta a casa sempre qualcosa soprattutto se si tratta di lunghi percorsi o comunque tante ore con se stessi e con gli altri per approfondire la propria conoscenza e apprendere dall’esperienza. 

Educare alla consapevolezza, fiducia in sé e resilienza

Matteo SIMONE

E’ sempre più chiaro che per stare bene e sperimentare benessere occorre sviluppare autoconsapevolezza, cioè la propria personale consapevolezza di come ci si sente, come si sta, cosa si vuole, dove si vuole andare, e anche consapevolezza delle proprie possibilità, capacità, risorse e anche dei propri limiti.

Di fondamentale importanza risulta essere la fiducia in sé che si costruisce fin da piccoli nelle mura domestiche o comunque nella propria famiglia di appartenenza con la presenza dei famigliari ad iniziare dai genitori, nonni, zii, fratelli, cugini e altre persone di riferimento della propria famiglia più o meno allargata.
E’ sempre più importante affrontare, superare, gestire i cambiamenti che, a volte, risultano stabilizzanti. Questa attitudine e capacità, che possiamo chiamare anche resilienza, si sviluppa dalla più tenera età. Da quando impariamo a camminare ci capita di cadere e rialzarci sempre, sperimentando fallimenti e riuscita. Dopo tanti tentativi riusciamo a restare in piedi inizialmente e poi a correre o fare sport, sperimentando sempre più fiducia in noi stessi.

domenica 3 giugno 2018

Francesca Canepa regala abbigliamento running per le famiglie di Iten in Kenya


E’ da qualche anno che scrivo di Francesca Canepa per le sue prestazioni in gare di ultratrail come  la vittoria alla 100 Miglia dell'Istria, considerata la corsa ultra trail più difficile in Croazia; la partecipazione al Campionato Mondiale della 100 km a Los Alcazares, in Spagna; la vittoria alla prima edizione della 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta.
Questa volta è doveroso scrivere di Francesca per ringraziarla di cuore per il suo gesto, insieme al figlio più piccolo Tobia, di regalare un’enorme quantiutà di magliette, scarpe, abbigliamento tecnico per il running da consegnare alle famiglie di Iten, in Kenya, dove sono nati e cresciuti i più grandi campioni di corsa al mondo.

Mariella Cinque: 100Km passatore è stata come passare dall'inferno al paradiso


La vita è fatta di tanti imprevisti, tanti sogni realizzati, tante soddisfazioni, tanti obiettivi da portare a termine. 

Diventa importante l’autoconsapevolezza che ti fa comprendere le tue esigenze e i tuoi bisogni e poi ti faccia mobilitare le energie per soddisfare i propri bisogni ed esigenze e trasformare sogni in realtà. Di seguito l’esperienza di Mariella che è passata a uno stile di vita più sano praticando attività fisica fino ad arrivare a portare a termine una gara di cora di 100 km.
Ti sei sentita campionessa nello sport?Sì, quando raggiungo l'obiettivo.”

Tutto sta a iniziare, a trovare una passione per uno sport e una compagnia stimolante per mantenere uno stile di vita salutare, poi il resto viene da solo, ci si appassiona e si vuole sempre migliorare sperimentando benessere e aggregazione.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica?Ho iniziato ad andare in palestra e poi ho preferito fare sport all'aria aperta.”

Marco Lombardi, Passatore 2018: Vorrei dedicare questo piazzamento al mio babbo

Il Passatore è la gara dei profumi e degli odori, profumi di primavera

Si è svolta la 46^ edizione della 100 km del Passatore vinta da Andrea Zambelli in 6h54'34” precedendo il tedesco Benedikt Hoffmann, Giorgio Calcaterra, Silvano Beatrici, Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 e vince la gara femminile precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.


Marco Lombardi, dell’Atl. Libertas Livorno, si è fatto un bel regalo il giorno prima del suo compleanno classificandosi 9° posizione generale e 8° uomo assoluto in 7h59’27”. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso risposte da alcune mie domande.

Andrea Zambelli vince la prestigiosa 100km del Passatore da Firenze a Faenza 2018

Ho portato a casa la convinzione che volere è potere…oltre al cappello del Passatore!
Matteo SIMONE 

Foto di Sandro Marconi (Scotrofo)

Si è svolta con partenza da Firenze il 26 maggio 2018 la 46^ edizione della 100 km del Passatore che ha visto arrivare come primo uomo a Faenza Andrea Zambelli in 6h54'34” precedendo il tedesco Benedikt Hoffmann, in terza posizione si classifica Giorgio Calcaterra e quarto Silvano Beatrici.

Giorgio Calcaterra l’ha vinta per 12 volte consecutive e l’anno scorso ha preceduto lo stesso Andrea Zambelli. Tra le donne vince la croata Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.

Translate