venerdì 10 dicembre 2021

Roldano Marzorati, ultramaratona: La curiosità è la mia spinta motivazionale

 Io amo le cose fatte step by step 

Roldano Marzorati è un atleta dell’A.S.D. Vegan Runners che piace correre ultramaratone non solo della distanza superiore alla maratona, ma della durata di più giorni, fino a 10 giorni, per ora.  

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Roldano attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per preparare una ultramaratona? I tre sostantivi sono direttamente proporzionali al risultato che ci si prefigge. Più si è pazienti, più ci impegniamo, più siamo costanti e più il risultato sarà raggiunto, ovviamente gli obiettivi devono rispettare i limiti del buon senso anche in ultramaratona! Non è raro nel mondo delle ultramaratone leggere di tentativi di record o prestazioni che non hanno premesse e costrutto logico se rapportati ad età ed esperienza 

L’ultramaratona è una pratica sportiva che richiede attenzione, pazienza, preparazione, meditazione, impegno, costanza e tanta passione e motivazione per stare in movimento per tante ore e in alcune gare per tanti giorni correndo, camminando, avanzando chilometro dopo chilometro, passo dopo passo, con forza e resistenza fisica e mentale, concentrati e focalizzati su propri obiettivi, di riuscita.

Strumenti mentali nell’ultramaratona: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza

  

O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. 

Decidere obiettivo sportivo: Cosa? Quando? Immaginare di aver raggiunto obiettivo: Come ho fatto, quale percorso, difficoltà, chi mi ha aiutato, quanto ero motivato?  
Quali risorse mi permettono di raggiungere l'obiettivo, le ho? Cosa devo potenziare? Come? Cosa devo acquisire e come? Quanto è importante ogni risorsa?  
Sviluppare autoefficacia: Cosa ho fatto di importante nel passato e come? Come replicarlo?  

DOMENICO VALENZANO: Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? “Da quando ho iniziato a correre nel mondo delle ultra maratone, mi sono fissato subito degli obiettivi tra cui il titolo di Campione Italiano di categoria conquistato lo scorso agosto, ora i miei obiettivi sono gara dopo gara migliorare sempre più. Ma come tutti anch'io ho un sogno: quello di far parte della nazionale italiana di ultra.”  

Gli atleti hanno diversi sogni e si cimentano in gare per fare ottimi risultati, per farsi notare, per cercare di essere selezionati.  
Nicola D'Alessandro: A cosa devi prestare attenzione nel tuo sport? “Oltre che al contesto del momento (montagna, strada e percorsi pericolosi), soprattutto alla gestione di me stesso, sforzandomi costantemente di rimanere in equilibrio con le mie risorse senza farmi prendere da facili entusiasmi”.  
  

Simone Falloni, martellista: Lo sport ti insegna a vivere

 Con impegno e dedizione una persona può raggiungere qualsiasi obiettivo.
 

Simone Falloni dal 2006 pratica tutte le specialità dei lanci e dal 2008 si dedica esclusivamente al lancio del martello.

Dal 2012 al Centro Sportivo Aeronautica Militare. Nel 2013 è stato convocato per la prima volta nella Nazionale seniores con cui ha gareggiato nel DécaNation a Valence in Francia classificandosi all'ottavo posto.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Simone Falloni, attraverso risposte ad alcune mie domande di qualche anno fa.
Come hai scelto il tuo sport? Casualmente andando al campo di atletica.
Nello sport, chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La mia famiglia, i miei allenatori e tutte le persone che credono in me.
Un’esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita? Nello sport e nella vita niente è certo, non bisogna mai mollare.
 

Seminario ‘L’atleta con disabilità visiva nella gare di corsa’ – 11.12.2021


La IUTA organizza per sabato 11 dicembre 2021 alle ore 11 un seminario con relazione del prof. Mario Poletti dal titolo: ‘L’atleta con disabilità visiva nelle gare di corsa’. Per partecipare alla riunione su Google Meet, fare clic su questo link: https://meet.google.com/mom-ysfb-rfc.

Altrimenti aprire Meet e inserire questo codice: mom-ysfb-rfc.

IL TEMA

Il vocabolo ‘cecità’ deriva dal lat. caecitas, derivato dal greco Τύφλωσις, sostantivo che definisce la mancanza totale o parziale della vista.
Secondo l’OMS un soggetto è:

-cieco quando la sua acuità visiva corretta nell’occhio migliore è inferiore a 1/20;

- ipovedente quando è compresa tra 3/10 e 1/20.

giovedì 9 dicembre 2021

Armando Califano: Non mi resta altro che correre spensierato e sorridente

Psicologo, Psicoterapeuta
 

A volte dalle avversità si scopre la vita vera, piena, intensa. Può capitare di trovarsi in situazioni di difficoltà, di pericolo, di disagio ed è proprio in quei momenti che ci si attacca alla vita, si scopre il senso di come viviamo e come vogliamo vivere meglio e così da situazioni catastrofiche si può sperimentare la crescita post traumatica, riappropriandosi della propria vita, prendendo in mano le redini della propria vita e cercando il meglio per se stessi giorno per giorno, andando avanti c e scoprendo se stessi e il mondo che ci circonda.

Di seguito l’esperienza di Armando attraverso risposte ad alcune mie domande.

mercoledì 8 dicembre 2021

Carlo Poddighe, Personal Best alla maratona di Valencia 2h56’10”

 Il resoconto atletico del 2021 è assolutamente positivo 
Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it


Il 5 dicembre 2021 si è corsa la maratona di Valencia che ha visto tagliare il traguardo 12666 atleti di cui 10650 uomini e 2016 donne. Ben 7 atleti hanno tagliato il traguardo sotto le 2 ore e 6 minuti, di cui 3 keniani, 3 etiopi e 1 eritreo. 

Il vincitore è stato Lawrence Cherono (KEN) in 2h05’12” che ha preceduto Chalu Deso (ETH) 2h05’16” e Philemon Kacheran (KEN) 2h05’19”. 
I primi tre italiani sono stati Francesco Agostini 2h16’31”, Alessio Terrasi 2h18’59” e Luca Parisi 2h22’46”.  
Tra le donne ha vinto la keniana Nancy Jelagat in 2h19’31” che ha preceduto le due etiopi Etagegne Woldu 2h20’16” e Beyenu Degefa 2h23’04”.

Fabrizio Severini: Nel 2016 ho tentato la mia prima 100 km, il ‘Passatore’

 Ho iniziato con la Pistoia Abetone 50 Km per festeggiare i miei 50 anni 
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

La Nove Colli Running 200 km è il sogno di tanti ultramaratoneti, di quelli che hanno voglia di raddoppiare la ultramaratona di 100 km già di per sé durissima. La 200 km è davvero una vera incognita, richiede una preparazione fisica e mentale solida e sono in pochi i temerari che decidono di iscriversi, circa 200. 

Nel 2020 e nel 2021 la gara è stata annullata e i sogni degli ultramaratoneti temerari sono stati rimandati più in là nel tempo, bisogna aspettare l’anno nuovo, il 2022 per mettersi in gioco e risperimentarsi in gare di lunghissima distanza, l’età avanza ma non si molla. 
Di seguito, Fabrizio della “Grottini Team Recanati ASD”, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per un Podio? Diciamo che, riuscire a salire su un podio, può significare mesi di allenamento mirati, gare che, progressivamente ti migliorano nella qualità della corsa, e nella forza mentale per tenere alto il ritmo per parecchio tempo. Sicuramente ci sono grandi differenze tra gare standard e ultramaratone. 

Translate