mercoledì 8 dicembre 2021

Fabrizio Severini: Nel 2016 ho tentato la mia prima 100 km, il ‘Passatore’

 Ho iniziato con la Pistoia Abetone 50 Km per festeggiare i miei 50 anni 
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

La Nove Colli Running 200 km è il sogno di tanti ultramaratoneti, di quelli che hanno voglia di raddoppiare la ultramaratona di 100 km già di per sé durissima. La 200 km è davvero una vera incognita, richiede una preparazione fisica e mentale solida e sono in pochi i temerari che decidono di iscriversi, circa 200. 

Nel 2020 e nel 2021 la gara è stata annullata e i sogni degli ultramaratoneti temerari sono stati rimandati più in là nel tempo, bisogna aspettare l’anno nuovo, il 2022 per mettersi in gioco e risperimentarsi in gare di lunghissima distanza, l’età avanza ma non si molla. 
Di seguito, Fabrizio della “Grottini Team Recanati ASD”, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per un Podio? Diciamo che, riuscire a salire su un podio, può significare mesi di allenamento mirati, gare che, progressivamente ti migliorano nella qualità della corsa, e nella forza mentale per tenere alto il ritmo per parecchio tempo. Sicuramente ci sono grandi differenze tra gare standard e ultramaratone. 
Io mi alleno costantemente per 12 mesi l’anno, per riuscire a essere sempre competitivo nella mia categoria, e per fortuna in questo 2021 mi è quasi sempre riuscito, tranne a Imola nella special edition del Passatore. Ci sono arrivato stanco, perché stavo preparando la Colli Running’ poi annullata per covid, quindi con allenamenti settimanali, molto lunghi e collinari. 

La preparazione a gare lunghissime di circa 200km sfianca davvero, bisogna correre tanti chilometri per prepararsi fisicamente e mentalmente ad affrontare tantissime ore di corsa di notte e di giorno per una durata massima di 30 chilometri.  
Dove e come trovi la spinta motivazionale? Da quando sono entrato nel mondo dell’ultramaratona, ho subito provato un fascino particolare. Ho iniziato con la Pistoia Abetone 50 Km per festeggiare i miei 50 anni, e da lì pensare al primo ‘Passatore è stato un attimo. Nel 2016 ho tentato la mia prima 100 km, chiaramente il ‘Passatore, ed è stata un'emozione che mai dimenticherò. Poi l’appetito vien mangiando, e via con l’edizione 2017 e 2018 migliorando ogni volta il tempo finale. Ho capito che il mio fisico e la mia mente, con la giusta preparazione, si adeguavano bene a gare di endurance. così ho corso tante altre ultrafinché è arrivata la vittoria alla 100 km del Gargano nel 2019 all’età di 55 anni. E’ stata la consacrazione dei miei sogni da Ultramaratoneta. 
Cosa ti aiuta a non arrenderti negli eventi avversi? La forza mentale credo. Io non partecipo mai a una gara giusto per portare a casa una medaglia, ma ogni volta mi alleno, con una preparazione specifica per l’evento che devo affrontare. Forse questo mio modo di vivere il pre-gara, mi è stato di grande aiuto durante la gara, e finora non mi ha mai messo davanti alla scelta se proseguire o fermarmi. 

Partecipare a gare di endurance è una vera sfida da sperimentare con adeguato allenamento e provando a far meglio un po’ per volta fidandosi sempre di più di se stessi, cercando si affrontare, gestire e superare sempre meglio eventuali crisi lungo il percorso e con la consapevolezza che non è sufficiente allenare solo il fisico a tante ore di sport ma anche la mente ha bisogno di essere lucida, sgombra, pulita per organizzarsi al meglio e tener lontano eventuali sabotatori interni che a volte insinuano pensieri negativi di sfiducia e demotivazione che potrebbero farci mollare. 
Qual è il resoconto atletico del 2021? Bè direi di essere molto soddisfatto, anche più di quello che mi aspettavo3° posto di categoria alla 58 km del Trasimeno; 9° posto di categoria alla 100 km del Passatore special edition di Imola1° posto di categoria e titolo nazionale ACSI alla Hybla Major 100 km1° posto di categoria alla 50 km del Gargano valida per campionato italiano IUTA 30 miglia; 3° posto di categoria alla 100 km delle Alpi; 3° posto di categoria alla Ultra K 50 km di Salsomaggiore valida per campionato italiano FIDAL. 

Fabrizio sembra essere ancora competitivo e performante con tanta voglia di far bene e meglio cercando di sfidare corpo e mente in imprese sempre più difficili osando con attenzione e ottima preparazione.  
Cosa hai in mente entro fine anno? Penso che per quest’anno possa bastare, ho chiesto parecchio al mio fisico e non mi ha tradito, quindi vorrei prendermi qualche settimana di riposo, per poi iniziare di nuovo per un 2022 che spero con grandi soddisfazioni. 

Il riposo è sempre opportuno e non guasta mai, fa parte dell’allenamento, è molto utile per ricaricarsi, per prendersi cura di sé, per ritornare alla carica più affamati e voglia di far bene.   
Le aspettative del 2022? Bè veramente io sono ancora fermo al sogno della 9 Colli Running, visto che viene rinviata dal 2020, e non per colpa degli organizzatori. Diciamo che come obbiettivo dei primi 6 mesi del 2022, vorrei concentrare la mia preparazione verso il traguardo di Cesenatico, augurandomi di portarla a termine. Poi visto che sono già iscritto alla Hybla Major 2022 del 16 luglio, non mi dispiacerebbe migliorare o almeno confermare il risultato conseguito quest’anno. Poi a settembre, vorrei tornare dai miei amici della 50 km del Gargano che sempre mi coccolano. E considerato che il percorso della Ultra K di Salsomaggiore, si addice molto alle mie caratteristiche, vorrei presentarmi più preparato di quest’anno. Chiaramente tra questi obbiettivi, ci inserirò qualche maratona. 

A fine anno si fanno sempre bilanci, il punto della situazione e si organizza per l’anno successivo per ritornare nei luoghi e gare dove si è fatto bene e si è stati bene per far meglio e star meglio, rivedendo luoghi e amici e riassaporando odori e prelibatezze nostrane che contornano la fatica delle gare di ultramaratone. 
Fabrizio è sempre benvenuto e coccolato soprattutto nel Gargano dove ha vinto la sua 100km all’età di 55 anni, gara molto dura dove anch’io c’ero, oltre i 100km con l’aggiunta di 5km. 
I test più̀ attendibili per la 100km? Ma credo dipenda molto da come ognuno di noi viva gli allenamenti. Io corro mediamente 100 km alla settimana, sempre in solitaria, e inserendo sempre un allenamento collinare da 25/30 km, con uno sforzo del 70/80%, e una volta al mese almeno, inserisco un bel giro impegnativo, tra le colline marchigiane da 40 km. 
Gli allenamenti più̀ proficui? Direi oltre ai lunghi collinari di media intensità, io i1 mese prima della gara da 100 km inserisco un weekend MAXI, cioè 100 km in 3 giorni, per capire la capacità di recupero e il livello di allenamento in quel momento. 

Interessante per i non addetti ai lavori capire come ogni ultramaratona organizza i propri allenamenti che a volte sono durissimi ma bisogna ogni tanto simulare almeno parte di gara per abituare fisico e mente alla fatica prolungata. 
La migliore compagnia in allenamento? ‘La natura’, io lavoro al pubblico, quindi le mie uscite sono anche uno scarico molto efficace dal quotidiano. 

Lo sport e soprattutto le ultramaratone aiutano a scaricarsi dallo stress quotidiano soprattutto lavorativo, immersi nella natura a contemplare, riflettere, elaborare con se stessi situazioni, avvenimenti e progettare per il futuro a breve, medio e lungo termine, un’ottima cura e terapia individuale antistress. 
Cosa ti ha insegnato la corsa e l’ultramaratona?
 Ad accrescere la mia autostima, in particolare quando arrivano le crisi, dovute al prolungato sforzo, sia fisico che mentale, riesco a tirare fuori forze che mai avrei pensato di possedere, fino a che non ho conosciuto, dapprima la maratona e poi l’ultramaratona. Ora dopo l’esperienza acquisita sulle 100 km, credo sia il momento di tentare il grande salto verso il traguardo dei 200 km. Mai mollare nello sport e nella vita! 

Lo sport, la corsa, l’ultramaraotna insegnano a conoscere se stesi, a fidarsi sempre di più, a osare sempre di più, a organizzarsi per alzare l’asticella e avere soddisfazioni di riuscita avendo faticato in allenamento ed essendo disposti a incontrare difficoltà e crisi che non bloccano ma vanno osservate, capite, gestite, affrontate, superate come tutto le avversità della vita quotidiana. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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