Dott. Matteo Simone
Le donne ed i bambini spesso corrono grandi pericoli proprio nel luogo in cui dovrebbero essere più al sicuro: nella loro famiglia.
Per molte e molti di loro, la casa è dominata da un regime di terrore e
violenza per mano di qualcuno che è loro molto vicino, qualcuno nel quale
dovrebbero poter avere fiducia. Le vittime soffrono fisicamente e
psicologicamente. Non sono in grado di prendere le decisioni che le riguardano,
dar voce alle loro opinioni o proteggere loro stesse e i loro bambini per paura
delle ulteriori ripercussioni. I loro diritti umani vengono calpestati, e le
loro vite vengono loro annientate dalla costante minaccia della violenza. (Innocenti Digest N. 6 - Giugno 2000)
Il Gs Flames Gold nell'ambito
delle iniziative di promozione sociale, organizza in data 07 aprile presso il “V Lounge”,
Lungomare Amerigo Vespucci, 62, (Ostia Lido), con orario 15.30/17.30, il
Convegno “Donne e Violenza
domestica”.
Importante un lavoro di
rete, confrontarsi, valutare il problema con diversi punti di vista e prevedere
linee di intervento, di prevenzione e di formazione degli operatori, quindi non
solo intervenire ma anche prevenire.
Il comportamento
abusante è destinato a umiliare, ottenere controllo o potere nei confronti di
un’altra persona. Importante intervenire sui diversi attori, sarebbe
auspicabile un intervento con il maltrattante, la vittima e i figli che
assistono alla violenza e al conflitto.
E’ fondamentale non solo
intervenire ma anche fare prevenzione per cercare di interrompere la
trasmissione di modelli di comportamenti aggressivi alle generazioni
successive.
I bambini che hanno assistito a scene di violenza
domestica o che ne sono stati vittima in prima persona, denotano problemi di salute
e di comportamento, tra cui disturbi di peso, di alimentazione o del sonno. Possono
avere difficoltà a scuola e non riuscire a sviluppare relazioni intime e
positive. Possono cercare di fuggire o anche mostrare tendenze suicide. (Innocenti Digest N. 6 - Giugno 2000)
I bambini esposti a violenza
domestica sono i più vulnerabili, possono sviluppare problemi emotivi (paure,
ansia, disturbi del sonno, depressione), comportamenti aggressivi, difficoltà
nello sviluppo, nel rendimento scolastico, a livello di socializzazione, consumo
di sostanze. Pertanto a loro va rivolta l’attenzione maggiore.
La violenza contro le donne e le bambine è una piaga
globale che continua ad uccidere, torturare e mutilare, sia fisicamente che
psicologicamente, sessualmente ed economicamente. È una delle violazioni dei diritti
umani più diffuse, che nega il diritto delle donne e delle bambine all’uguaglianza,
alla sicurezza, alla dignità, all’autostima e il loro diritto di godere delle
libertà fondamentali. (Innocenti
Digest N. 6 - Giugno 2000)
I costi della
violenza: problemi famigliari, ricadute sulla salute mentale,
aumento delle cure sanitarie, perdita del lavoro/problemi per l’economia, traumi
infantili, perdita di vite.
Come psicoterapeuti lavoriamo
spesso nel campo dei vari aspetti della violenza e notiamo come molti pazienti
continuano a soffrirne le conseguenze anche a decenni di distanza condizionando
lo sviluppo, la salute mentale e il funzionamento delle persone.
Le esperienze traumatiche, soprattutto
se perpetrate all’interno della famiglia da adulti significativi,
condizionano non solo lo sviluppo
psicologico e la salute mentale del bambino, ma anche la sua capacità di stabilire
relazioni affettive soddisfacenti una volta divenuto adulto e genitore a sua
volta, Inoltre, i traumi infantili possono compromettere il funzionamento del
Sistema Nervoso, dell’apparato neuroendocrino, del benessere fisico durante l’intero
arco dell’esistenza.
L’essere stati ripetutamente esposti, da
bambini, a violenza e ad abusi costituisce inoltre un decisivo fattore di
rischio per diventare in futuro un adulto maltrattante.
Assume notevole importanza il riconoscimento,
la promozione e l’attivazione di resilienza come strategia per rafforzare le
famiglie.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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