mercoledì 13 dicembre 2017

Luana Greco, runner: Ascolto alla lettera chi mi prepara, il mio mister

Matteo Simone

Nello sport si fatica ma poi si notano i benefici in termini di benessere individuale e di gruppo, in termini di risultati e di riuscita graduale, in termini di raggiungimento di mete e obiettivi. Importante diventa chi circonda l’atleta, una squadra che sostiene e supporta l’atleta, una famiglia che comprende le esigenze e la motivazione dell’atleta, un mister che si dedica a preparare programmi e a osservare l’atleta in allenamento e in gara e i tanti amici incontrati durante i percorsi di allenamento e anche in gara.

Di seguito, Luana, runner e studente di scienze motorie, racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si è sempre un po’ campioni di se stessi, nell'atletica la competizione è con se stessi.”
Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Non ho scelto il mio sport, lo sport sceglie te... ho iniziato a correre per gioco, per piacere e più correvo più me ne innamoravo. Il percorso che sto facendo riguarda allenamenti 4 volte a settimana e una sana e buona alimentazione. E ascolto alla lettera chi mi prepara, il mio mister.”
Nello sport quali sono i fattori o le persone che hanno contribuito al tuo benessere o performance? “La mia società che mi sostiene come una famiglia, i miei genitori con il loro sostegno e il mio mister che mi segue in tutto.”
Quali meccanismi psicologici ritieni abbiano contribuito, nello sport, al benessere o performance? “La serenità, l’umiltà, la determinazione e il senso di sacrificio per ciò che si ama fare.”
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La prima volta che andai in premiazione ad un corripuglia ad Andria correre con chi cmq è già un vero campione e andare in premiazione mi ha emozionato tanto.”

Partecipare a gare podistiche permette di essere alla partenza con veri campioni provinciali, regionali, nazionali, europei, mondiali, è una sensazione unica, particolare, speciale essere tutti insieme alla partenza, certo poi i più forti vanno via e non li vedi più ma comunque si potrà sempre dire: “c’ero anch’io”, infatti ognuno con le sue modalità e possibilità può salire su questo treno dello sport, fare tanta esperienza , scoprire tanto su stessi e gli altri, apprendere tantissimo dalla scuola dello sport, soprattutto di strada..
Quale è stata la tua gara più difficile? “La gara più difficile è stata Deliceto.”
Ricordi un’esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Di episodi ce ne sono tanti, nello sport ricordo Molfetta in cui ho avuto un vero e proprio blocco muscolare, ma grazie alla determinazione in ogni caso, anche se non con i miei tempi ho finito la gara ... sono arrivata al traguardo ugualmente. Nella vita... quando credi di non farcela ce la fai SEMPRE.”

Questi sono i veri insegnamenti dello sport, c’è sempre un momento di difficoltà o di crisi che si può incontrare, in quel caso è importante organizzarsi, essere fiduciosi e cercare di continuare fino alla fine con attenzione, grinta, determinazione.
Ti va di descrivere un episodio divertente della tua attività sportiva? “Mah... non esiste un episodio divertente in particolare, quando si corre ci si diverte sempre!”
Quali sensazioni sperimenti o hai sperimentato facendo sport (pre-gara, gara, post-gara)? “Nel pre-gara... c'è sempre quell’adrenalina che ti prende, che non vedi l'ora di iniziare, zero pensieri solo tu, la strada e la voglia di correre. In gara invece molte volte durante il dolore e la sofferenza pensi di tutto, ma poi niente più soffri più ami quello sport e pensi che vuoi arrivare al traguardo, che hai il tuo obiettivo e allora corri! Dopo la gara, quella sensazione che ti appaga, che ci sei riuscita e non vedi l'ora di correre ancora.”

E questo diventa la metafora della vita, una bella disamina quella di Luana, sono tanti i momenti e le situazioni nel mondo sportivo dal pregara dove ci si presenta con dubbi e sicurezze, tensioni e preoccupazioni ma anche con tante aspettative, voglia di far bene, tutto passa, tutto scorre, soprattutto dopo lo start dove c’è una sorta di liberazione, un flusso di energie che ti permettono di mollare ormeggi e zavorre e lanciarti lungo il percorso alla ricerca della tua performance a seguito di allenamenti impegnativi e faticosi. Così come avviene nel dopo gara tutto tace tutto viene riportato allo stato di quiete, dove c’è la disamina di quello che è avvenuto, quello che si è sperimentato, quello che si può far meglio, quello da curare nei prossimi allenamenti, feedback preziosi da raccogliere, e a casa si porta sempre qualcosa di importante, condivisioni, pacchi gara, eventuali premi, sorrisi, incontri, confronti, questo è lo sport che vogliamo.
Quali sono le difficolta e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “I rischi sono gli infortuni, le difficoltà sono tutto e niente. Penso che se si ha la volontà alla fine nessuna difficoltà può interrompere quello che vuoi creare. Nel mio sport devo fare attenzione a non sovraccaricare i miei muscoli.”

Molto giovane Luana ma consapevole di quello che comporta la pratica dello sport, la passione aiuta a mobilitare energie, a trovare tempo e modo per allenarsi, e a volte bisogna fare i conti con gli imprevisti quali possono essere gli infortuni però a ciò si può ovviare per esempio giocando di anticipo, non sovraccaricando troppo muscoli e articolazioni, coccolando il proprio corpo con massaggi e attenzioni opportuni e adeguati.
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Le condizioni fisiche di certo il troppo carico... gli ambienti sicuramente quando si incontrano strade non regolarissime ma a me giova tanto il mio stato d'animo, la mente è fondamentale.”

A volte fa tanto l’approccio che si ha sia nello sport che nella vita quotidiana, l’approccio può essere vincente se si è positivi e propositivi, se si ha pazienza e non fretta, se ogni tanto si è disposti a fare una pausa o a rallentare, se ogni volta che c’è un previsto sei disposto a far fronte con modalità diverse e con il sorriso.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “È semplicemente il mio ossigeno, la medicina a qualsiasi cosa!”

A volte la cura diventa lo sport, una grande prevenzione, uno stabilizzatore dell’umore, una modalità per scaricare e svagarsi, per mettersi alla prova e per fare esperienza.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “In questo momento sono infortunata e la voglia di rimettermi in gioco, la voglia di tornare a correre è più forte di qualsiasi infortunio.  Sto mantenendo la calma, ascolto, chi sa come faremo tornare in campo. Pazienza e voglia di andare avanti.”

Vero, in questi casi è importante studiare quello che c’è, quello che è successo, affidarsi a esperti per risolvere al più presto ma senza fretta, la vita è lunga bisogna anche accettare quello che viene.
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Penso che il messaggio migliore sta nel fatto che fare sport migliora la propria qualità di vita, aumenta la conoscenza di se e l'autostima.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l’uso? “No mai! Mai ci ho pensato...il messaggio é sicuramente quello che intraprendere quel tipo di strada porta all'autodistruzione semplicemente ...direi che con questo termine abbia racchiuso tutto.”

Vero, autodistruzione, perché farsi del male? La vita è bella così com’è senza pretese.
I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport? “I Miei famigliari sono felici nel vedermi felice grazie a questo sport. I miei Amici felicissimi per me, un po’ meno del fatto che comunque conduco una vita poco notturna, molto più tranquilla rispetto magari ad una mia coetanea con interessi diversi dai miei.”

C’è sempre un prezzo da pagare, ma diventa un proficuo investimento nello stile di vita e nei benefici attuali e futuri di un corpo efficiente e capacità apprese di riuscita e resilienza.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Ho scoperto me stessa, che da sola posso farcela sempre e comunque e che le diffocoltà non sono la fine ma un'opportunità per crescere e migliorarsi. Ho scoperto anche i miei limiti e accettarli.”

A volte la pratica di uno sport diventa un’opportunità di apprendimento esperienziale che vale anche più di un master o di una corso di alta formazione.
Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “ASSOLUTAMENTE NO, non sarebbe vita! “
Hai mai pensato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? “Mai pensato, anzi! Si supera, si va avanti!”
Se potessi tornare indietro cosa faresti o cosa faresti? “Se tornassi indietro mi iscriverei prima alla mia associazione e ascolterei di più il mio mister per evitare questo attuale infortunio!”

Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Non ho mai avuto un confronto con lo psicologo dello sport ma credo che un supporto psicologico sia fondamentale.”
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Quali sono i sogni realizzati e da realizzare? “Prossimo obiettivo la maratona e farne almeno una all'anno! Sto realizzando già i miei sogni, vivere per quello che amo nello sport e nella vita! “


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