venerdì 14 luglio 2023

Viola Santini e il suo pony “Nello” convocati al ritiro collegiale

 Matteo Simone
 

In vista dei Campionati Europei Pony dal 24 al 30 luglio 2023 presso Le Mans in Francia, si svolgerà il ritiro collegiale dal 17 al 21 luglio presso il Centro Equestre Federale Ranieri di Campello ai Pratoni del Vivaro.

La Federazione Italiana Sport Equestri ha individuato i seguenti atleti con i rispettivi pony che prenderanno parte all’ultima fase di preparazione: Carola Carabelli su Muckrim Gareth, Greta Enfi con On Duty, Giacomo Gardini su Bluelake Scooter e Newhaven Nero, Gaia Mandorla su Alan's Pride, Caterina Rumi su Kilgarvin Morning Misty, Viola Santini su Ellebororo Del Colle San Marco.        
Viola Santini su Ellebororo si è classificata al 2° posto Pro Elite il 9 giugno 2023 presso il Centro Equestre Federale “Ranieri di Campello”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Viola Santini attraverso risposte ad alcune mie domande da parte dei suoi genitori.
Che significato ha per voi l’argento assoluto di Viola? Un premio per l'impegno costante di Viola negli allenamenti e negli sforzi messi da noi genitori nel supportarla in questa sfida e passione.
 
Un grande podio assoluto per una ragazza che piace fare sport con il suo pony, dedicando tempo e cure, con la voglia di migliorare, confrontarsi con altri atleti, mettendocela tutta con il supporto e sostegno della famiglia disposta a seguirla e condividere momenti preziosi.
È andata come previsto? C'era aspettativa sì. L'istruttrice Elisa Vincenti, giovane e capace, ha sempre creduto che le potenzialità del binomio portasse ha risultati soddisfacenti.
 
Si tratta di un percorso di miglioramento e di crescita di una ragazza con il suo pony, seguita da una istruttrice e con il passare degli anni si notano i progressi e si cerca di ambire a risultati importanti.
Criticità? È un binomio e quindi sia atleta che pony devono essere "in forma". Il pony, di nome ‘Nello’, ha molta voglia di fare e spesso diventa difficile da gestire e questo richiede a Viola molta concentrazione e tenuta emotiva.
 
Trattasi di una pratica sportiva complessa praticato da una ragazza atleta e un pony che devono essere complici e organizzati per una grande performance, bisogna saper gestire il pony con grande sensibilità acquisita con l’esperienza, crescendo insieme e fortificandosi attraverso esperienze di allenamento e gare.
Cosa porta via da questa gara? Il campo gara è quello dei mondiali, quindi molto tecnico e quindi una grande soddisfazione.
 
Lo sport di alto livello aiuta a conoscersi, a mettesi in gioco, gestire situazioni.
Cosa ha scoperto Viola di sé e voi di Viola in questa gara? Viola di sé ha riconfermato che ‘Nello’ è un super compagno di viaggio e che insieme sono in grado di svolgere competizioni difficili. Noi che ha grinta e capacità di tenere la pressione esterna.
 
Gara dopo gara, allenamento dopo allenamento, permettono di rinsaldare la coppia atleta/pony e si acquisisce sempre più autoefficacia personale nel riuscire a fare grandi cose, sperimentando sempre più competenza e performance.
Cosa e chi contribuisce al suo benessere e performance?
La sua istruttrice che si avvale di un team fatto da veterinario, mental coach e la famiglia.
 
Trattasi di una disciplina molto complessa e di incastro e complicità tra due esseri viventi che non hanno un linguaggio comune ma riescono a essere in sintonia grazie all’aiuto di professionisti che si occupano di loro nella salute psicofisica e nell’addestramento.
Cosa pensate della sua attività di atleta? Pensiamo che lo sport a certi livelli aiuta in molti aspetti della vita: aiutarsi a vicenda, utilizzare al meglio il tempo dello studio, dare il meglio di sé nello sport e a scuola.
Quali caratteristiche, risorse e qualità sta sviluppando attraverso lo sport? La responsabilità verso il suo cavallo, il team e se stessa, la tenacia, coraggio e la resilienza.
Un messaggio per spingere adolescenti a fare sport? Lo sport aiuta a crescere, a esprimere parti di sé che potrebbero rimanere nascoste. È  azione, costruzione, sogno, amicizia.
Una parola o frase che l’aiuta a crederci e impegnarsi? Fare squadra.
Com’è la sua relazione con il cavallo?
Si gioca, si litiga, si discute
Si vogliono bene? Assolutamente.
 
Alcune modalità di fare sport davvero rendono persone più maturi e responsabili, si passa dal gioco, dall’amore per un animale che gareggia insieme contribuendo alla performance, fino a una crescita insieme individuale e duale.
La pratica di uno sport in compagnia di un animale rende davvero molto più consapevoli di se stessi e dell’altro che sia animale o umano, del fare insieme, del valore del team anche se si è solo in due ma comunque si è affiancati altre figure professionali che costituiscono un vero gruppo di gioco/lavoro.
Ritenete utile lo psicologo nello sport adolescenziale? Per quali aspetti e in quali fasi dello sport? Assolutamente si. Soprattutto per la concentrazione, elaborare le sconfitte per tramutarle in occasioni per superare limiti.
 
I ragazzi adolescenti potrebbero essere non preparati per essere campioncini, si tratta di gestire allenamenti faticosi, periodi pre-gara dove si potrebbe sentire pressioni o giudizio da parte di qualcuno, confrontarsi con uno psicologo può essere un grande strumento per sviluppare consapevolezza, autoefficacia, resilienza gestendo ben ogni momento che potrebbe essere critico.
La gara della sua vita, dove ha/avete sperimentato le emozioni più belle? Direi la sua prima gara con il suo Nello.
 
Le prime esperienze importanti si ricordano sempre, soprattutto se si tratta di esibirsi e competere con complicità reciproca, dando ognuno il meglio di sé già sperimentato in tanti allenamenti.
Come ha/avete superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Lavorando. La sua istruttrice è  stata bravissima.
Ha un modello di riferimento, si ispira a qualcuno? Alle sue compagne più grandi del suo team, tutte appassionare e campionesse. A Laura Collett.
 
La pratica di uno sport in adolescenza aiuta a seguire uno stile di vita sano ed equilibrato, a vedere altri più grandi come hanno fatto a ottenere il successo, cercando di imitarli e far meglio curando ogni dettaglio e ogni aspetto si trasferisce nella vita privata scolastica, familiare, relazionale.
Collett ha vinto il titolo di pony supremo all'Horse of the Year Show nel 2003 quando aveva 13 anni. Ha vinto nove medaglie durante la sua carriera giovanile, inclusi tre ori individuali, nelle juniores nel 2006 su Fernhill Sox, juniores nel 2007 su Rayef, e giovani nel 2009 sempre su Rayef.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Essere parte del team Italia ai Campionati a Le Mans.
 
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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