sabato 12 agosto 2023

Enrico Bartolotti vince l’ultramaratona 50km Gran Sasso 2023

 Puntavo a fare una buona prestazione su un dislivello così importante 
Matteo Simone  


Domenica 23 luglio 2023 si è svolta la 12^ Ultramaratona del Gran Sasso con partenza da Santo Stefano in Sessanio, 1.250 metri di altitudine.
 

Il vincitore assoluto, con il crono di 3h32’03, è stato il grandissimo specialista della 50km Enrico Bartolotti (Liferunner) precedendo il coetaneo (classe 1993) Riccardo Vanetti (Podistica Pontelungo Bologna) 3h37’41” e Jacopo Pellegrini (SS Lazio) 3h39’07”. Giù dal podio e vincitore categoria M40 Luigi Pecora (Liferunner), grandissimo ultramaratoneta e specialista della 6 ore, nonché coach e allenatore del vincitore Enrico Bartolotti.
Tra le donne ha vinto l'atleta della nazionale Eleonora Rachele Corradini (Grottini Team ASD) con il crono di 4h00’43”, precedendo Annalisa Fitti (Tocco Runner) 4h10’08” e Cristina Pitonzo (FIDAL Runcard) 4h35’05”.  Giù dal podio femminile ma vincitrice della categoria F30 Giulia Paternò (M.C. Manoppello Sogeda) 4h48’03”, fortissima triatleta. 
Tanti i presenti da tutt’Italia, la “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari (Pol. Unione 90) classe 1946 in 7h25’44”, specialista delle ultramaratone degli anni’70-’80.
Foto di Luca Bonanni (Foto4Go)
Gli ultimi atleti classificati sono stati al 510° posto Maria Grazia Caroli (GSD Lenti e veloci) 8h49’40” e 511° Luca Gelati (Bergamo Stars Atletica) 9h16’07”. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza del vincitore, Enrico Bartolotti attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per la vittoria, che significa per te? Ciao Matteo e innanzitutto grazie per dedicarmi prezioso tempo del tuo lavoro per raccontare ancora ciò che amo fare. Questa gara non era da molto sul mio calendario ma ciò non sminuiva l’importanza che meritava sulla mia tabella di marcia verso i Campionati Italiani di Cento Chilometri a Torino quest’anno, dove proverò il tempo di accreditamento per la maglia azzurra.  

Un bel test sulla distanza di 50km molto impegnativa e allenante per la prossima gara importantissima dove si punta a una prestazione eccellente per essere selezionati in nazionale. 
Come ti è sembrata questa gara?
Sapevo bene che il percorso era molto duro fatto da un dislivello di quasi mille metri e col meteo un po’ incerto su a Campo Imperatore e in effetti un gran vento ci ha accolto e messo a durissima prova più le menti del fisico! E qui vorrei spendere di nuovo una parola per complimentarmi ancora con tutti i finisher che sanno bene cosa si sono passati lassù! 

Una dura prova per tutti, dai più forti che puntavano alla vittoria o al podio e per gli ultimi arrivati, un po’ provati per il caldo, il vento, le salite, la stanchezza. 
Ti hanno preoccupato le salite, il caldo, il vento, gli avversari? Puntavo a fare una buona prestazione su un dislivello così importante e se non fosse stato per il vento avrei puntato al record del percorso perché la gamba c’era e lo ha dimostrato la mia ultima prestazione, a una settimana di distanza, al lago d’Orta dove ho fissato il nuovo record del percorso sulla distanza dei 50 km con un dislivello di 400 metri. 

Foto4Go
A distanza di appena una settimana dalla vittoria della 50km del Gran Sasso, Enrico si presenta ad Aorta dove è in svolgimento l’Orta 10in10 dove alcuni supermaratoneti gareggiano ogni giorno per 10 giorni sulla distanza di 50km ed Enrico vince la gara della seconda giornata in 3h08’30”, precedendo i due atleti che puntano alla classifica finale delle 10 gare di 50km: Adam Tango Holland (Tavistock AC) 4h04’38” e Calcaterra (Calcaterra Sport) 4h11’13”.  
La rifaresti? La consigli? Sicuramente è una gara che vorrei rivivere sotto tanti altri aspetti e condizioni metereologiche ma la consiglio vivamente per il bello che hanno da regalare i paesaggi suggestivi dell’Abruzzo. 

In effetti, la consiglio anch’io che c’ero per la 4^ volta quest’anno, l’ho voluta correre tutta lentamente, anche nelle salite, soffermandomi ai ristori e godendomi: percorso, panorama, amici, ristori che erano ottimi e anche i vegani come me hanno potuto mangiare buonissime cibarie: pane e pomodoro, anguria fresca e a volontà, limoni, banane, mele. 
Foto di Luca Bonanni (Foto4Go)
Com'è stato riprendere dopo l'alluvione? Dove trovi le motivazioni per continuare ad allenarti?
Tornare” ad allenarsi dopo l’alluvione non lo trovo giusto come termine perché molti romagnoli podisti come me e chi più sfortunato anche ha trovato la forza nell’animo che abbiamo per continuare a portare avanti i propri sogni ma mettendo davanti le giuste priorità è personalmente spalare tutto quel fango è stato più allenante di qualsiasi altra cosa. Siamo romagnoli un popolo orgoglioso, spavaldo anche ma tenaci come non mai. 
A chi la dedichi? I miei successi li dedico a tutti coloro che ci credono in me e con me e non per ultimo a me stesso che ogni giorno ce la metto tutta per essere dal miglior atleta al miglior operaio per la mia ditta. E infine ringrazio di nuovo te che con la tua di passione dai voce a quella di altri. Grazie Matteo a presto. 
  
Foto di Luca Bonanni (Foto4Go)
Parole molto significative che trasmettono una vera passione per lo sport di fatica, giorno dopo giorno, rispettando priorità, trovando spazi e tempi oltre gli impegni familiari e lavorativi. Una disciplina sportiva che fortifica e sensibilizza al raggiungimento di obiettivi individuali e di gruppo sportivi e oltre lo sport, per ottenere successi e per uscire da situazioni difficili, un passo alla volta, andando sempre avanti.
 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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