venerdì 1 novembre 2024

Dino Nicassio e Ken, argento ai Campionati Mondiali di cani cross C-V2M 2024

 Il primo obiettivo importante è vincere nuovamente i campionati italiani 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Dal 18 al 20 ottobre 2024 si è svolto il Campionato del Mondo di Canicross a Bardonecchia. 

Per quanto riguarda la categoria C-V2M (Canicross Veterani II Men - nati nel 1973 o prima), il campione del mondo 2024 è Philippe Forurnis e Siliak in 28’29”877, precedendo Lonardo Nicassio e Ken 2949146 e Markus Niemeier ed Emil 29h50897. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Leo attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato per curiosità con una meticcia trovata in un bidone. 
Quando ti sei sentito campione nello sport? Quando ho dato tutto quello che potevo al di là della posizione. 
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? La nostra attività sportiva è principalmente un investimento per la vecchiaia, la mia compagna e il mio amico a 4 zampe contribuiscono alle performance. Per fare queste gare sostengo molte spese se qualcuno mi vorrebbe sponsorizzare, mi farebbe un favore. 

Lo sport aiuta a star bene, a continuare a stabilire obiettivi sfidanti, difficili ma raggiungibili con il duro lavoro, l’impegno costante e la fiducia continua. 
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? Pensano che sono un pazzo e non vale la pena fare questa cosa pericolosa. 

Nella vita si fanno scelte, si stabiliscono priorità, si trovano passioni da praticare e la vita va vissuta nel miglior modo possibile, ognuno con le proprie scelte, motivazioni, passioni, interessi, senza stress e senza pressioni. 
Quali capacità e caratteristiche possiedi nel tuo sport? Essere un po’ spericolati e amare gli animali.
Quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti ostacola? Difficoltà articolari, devi stare molto bene e preparato fisicamente, essere in grado di stare dietro un motore attaccato per circa 5 km su percorsi trail. I rischi sono lesioni muscolari e nel caso cadi anche articolari. 

Ogni cosa ha un rovescio della medaglia, si fanno scelte che comportano vantaggi e svantaggi, questo succede nello sport ma anche nella vita quotidiana, bisogna trovare un giusto equilibrio e cercare di salvaguardarsi nel miglior modo possibile senza rinunciare a passion
i e amori.
 
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Più che psicologo un mental coach fa la differenza. 
La tua situazione sportiva più difficile? Prima esperienza con Ken dove non ero ancora adattato allo stress fisico. 

Ogni nuova esperienza comporta delle difficoltà ma l’esperienza aiuta a organizzarsi, a capire meglio, a saper far meglio. 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Inizialmente siamo sconfortati ma con pazienza e tempo risolvi. 

Quasi a tutto c’è rimedio, bisogna essere fiduciosi e sapersi organizzarsi nel capire, affrontare, gestire, superare ogni situazione da soli o con l’aiuto di amici, familiari, professionisti. Bisogna saper sviluppare consapevolezza, autoefficacia e resilienza, andando avanti verso i propri obiettivi, mete, sogni da cercare di raggiungere e trasformare in realtà. 
Cosa hai scoperto di te stesso nello sport? 
Che puoi fare qualcosa di straordinario, basta volerlo. 

In effetti, se si vuole qualcosa, si riesce a ottenerla documentandosi, confrontandosi, provando e riprovando e cercando di fare sempre meglio da soli o in compagnia. 
Quali allenamenti mentali utilizzi? Mi autostimolo, dicendo a me stesso che mi sono allenato bene per questo obiettivo e per cui devo fare solo quello che ho preparato, senza paura ma con convinzione, pensando positivo sempre. 

Se ci si prepara e ci si allena bene, si può avere la coscienza a posto e si può essere più sicuri di potercela fare. Senza stress e pressioni ma con pazienza e fiducia. 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? 
Iniziano le prime gare per le selezioni Italia ma il primo obiettivo importante è vincere nuovamente i campionati italiani. 

Per il terzo anno consecutivo Leo e Ken sono campioni italiani Canicross, sembra essere un'ottima coppia molto affiatata. 
Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Il pre-gara vivo con un po’ di tensione ma cerco di rilassarmi pensando positivo, la gara più importante devo arrivare sempre con la consapevolezza di aver dato tutto senza rimorsi, il post-gara dipende sempre su come va. se va bene tutto sarà più facile e prenderai fiducia sulle tue potenziali invece se va male cerco di trovare cosa di buono portare dietro come esperienza. 

Il giorno della gara è un grande giorno, il giorno della verità, dove si mettono in gioco le proprie capacità frutto di intesa e di allenamenti mirati, ma comunque vada si portano a casa sempre ricchi insegnamenti di vita e di apprendimento, capendo come si sta, cosa si è fatto, cosa si può migliorare. 
Quali sono gli ingredienti del successo? Il successo è stare bene con se stessi al di là della prestazione. Comunque disciplina e costanza sono i due elementi che fanno la differenza su tutto. 

Questo è verissimo, prima di tutto bisogna stare bene, sperimentare benessere grazie a una pratica sportiva e poi si può anche far bene, eccellere, vincere, cercare di vincere, piazzarsi bene, partecipare, confrontarsi con altri. 
C’è un'alimentazione particolare per il cane? certo sono come gli umani nel periodo di allenamento inteso, devi caricare la fonte proteica in aggiunta agli integratori. 
Nelle gare sono previsti ristori per il cane? Non sono previsti ristori tranne che alla fine bisogna farlo bere integrando con sali o elettroliti. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

1 commento:

Leonardo Nicassio ha detto...

Questa descrizione rappresenta esattamente il percorso della vita, ci sono cose che con disciplina costanza e resilienza riesci ad effettuare cose straordinari, se puoi sognarlo puoi farlo o per lo meno bisogna provarci e riprovarci senza rimanere con il dubbio di non averci provato.

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