Increible los paisajes, la gente, el recorrido, organización: 10
Alla
Dolomiti Extreme Trail 2017, la 103 km viene vinta da Marta Wenta mentre degli
uomini arrivano insieme Andrea Macchi e Emanuele Ludovisi. La 54 km viene vinta
da Matteo Pigoni e dalla spagnola Estelita Santin Fernandez, mentre la gara più
corta di 23 km è vinta da Ruggero Berolo e Silvia Serafini.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Estelita attraverso risposte ad alcune
mie domande.
Soddisfatta?
“Molto.”
Sensazioni, emozioni? “Incredibile i paesaggi, la gente,
il percorso, organizzazione: 10.”
Obiettivi futuri, sogni? “Obiettivi: gara di tre giorni a Riano
(Leon, Spagna) Riano trail run e Trasvaldeonica (Posada de Valdeon, Picos de
Europa, Spagna).”
Come decidi obiettivi e strategie di gara, team, famiglia, amici,
figure professionali?
“C’è sempre un gruppo di amici. Visualizziamo il percorso insieme e poi io
corro. Per le sensazioni in questa gara mi sono trovata bene. Il tempo era
perfetto, non freddo, non calore, nessuna tempesta, nessun pioggia, perfetto
per me.”
Con l’esperienza è cambiato il
tuo modo di allenarti?
“Non molto. Le domeniche saliamo in montagna per correre e altri due giorni
della settimana ci alleniamo per una sessione di 45 minuti ogni giorno non
molto intenso. Così non abbiamo infortuni che è molto importante.”
Curi la preparazione mentale? Come? “Sono sempre molto positiva. La
montagna mi affascina.”
Nella tua preparazione o nel post gara c'è posto per la cura del corpo?
Come?
“Il giorno prima cerco di mangiare la pasta (hehehe italiano) e bere liquidi e
durante la corsa bere continuamente e prendere un po' di gel, un po' di sali
... in modo continuo.”
Tanti
sono gli ingredienti per il benessere e la performance, al primo posto c’è il gruppo
di amici che sostiene, supporta, consiglia, accoglie, poi diventa importante
documentarsi sulla gara da fare, sull’eventuale percorso, difficoltà, vedersi
il tracciato sarebbe meglio, provane una parte ancora meglio, inoltre diventa
importante la tanta cura di sé, integrazione a sufficienza prima e durante la
dura prova, soprattutto spiluccare spesso solidi e abbeverarsi spesso.