lunedì 31 luglio 2017

Patrizia Losacco: La mia prima 21 km "le Cattedrali" è il ricordo più euforizzante


E’ un’esperienza di tanti lo scoprire lo sport e tutto quello che significa, cioè essere più autonomi e autoefficaci, pensare più a se stessi, farsi del bene da soli, svagare e divertirsi con i compagni di avventura, ritagliarsi del tempo oltre a quello dedicato al lavoro e alla famiglia. Scoprire sempre più se stessi, le proprie capacità, il proprio modo di essere e di fare.

Di seguito Patrizia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? “Ho sempre amato lo sport, volevo diventare insegnante di educazione fisica, il primo sport praticato è il basket, il passaggio agli altri è stato per pura curiosità, in questo momento solo running.”

sabato 29 luglio 2017

Francesca Innocenti, Mondiale 2017 24h: Esperienza meravigliosa, un’emozione unica


Alla prima esperienza di un mondiale Francesca porta a casa qualcosa di utile, una grande esperienza, porti a casa tantissimo oltre alla miglior prestazione personale, che quando viene a un mondiale è molto gradita, ma tutto ciò non viene a caso, dietro tutto ciò c’è un grande lavoro individuale e di squadra per curare tantissimi aspetti importanti per il benessere e la performance.

Di seguito Francesca racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mi domande.

Dario Santoro vince ad Adelfia la “CORRENDO TRA I VIGNETI”


Grande atleta, grande persona, chi non lo conosce lo conoscerà e apprezzerà sempre di più le sue doti atletiche e umane nonostante la giovane età, perché lo sport fatto con passione e motivazione fa crescere meglio e più ricchi dentro, avanti così, siamo tanti i fan che ti spingiamo con il nostro tifo così potrai andare sempre più forte, veloce e leggero. 

Manfredonia ha un idolo in più da riconoscere e apprezzare, un esempio per i più giovani da coinvolgere nella fatica appagante dello Sport.

Nico Leonelli, Mondiali 24h 2017: Sin dall'inizio ho sentito le gambe girare bene

Matteo SIMONE 

Con la maglia azzurra addosso da una parte c’è più responsabilità, più tensione, più pressioni ma dall’altra parte ce la voglia di far bene, c’è l’energia dei fan che l’atleta sente arrivare da ogni parte del copro, si cerca di attingere le risorse residue da ogni anfratto del proprio corpo.

Di seguito Nico racconta la sua esperienza al Mondiale di Belfast di 24 ore di corsa su strada.
Ciao Nico, che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Ciao Matteo, alla vigilia ero un po’ preoccupato per non essere riuscito a fare tutto ciò che necessitava la partecipazione a questo importante evento. Mi sono allenato e ho curato gli aspetti di contorno (quali alimentazione, fisioterapia e preparazione mentale) in maniera inferiore, rispetto alle gare precedenti, per cui il timore di non riuscire a reggere le 24 ore di corsa era abbastanza forte e invece sin dall'inizio ho sentito le gambe girare bene e questa condizione l'ho tenuta per molte ore, tanto da fare il mio PB sui 100 km in 8 ore e 27.”

venerdì 28 luglio 2017

Mimmo Bollino: Dopo questi cammini mi sento bene fisicamente e mentalmente


Il cammino avvicina persone, culture e mondi con ogni modalità; un passo alla volta scoprendo se stessi e nuove consapevolezze, prendendo una direzione verso una meta o un obiettivo pianificato. Come Mennea ha costruito la sua performance, così ognuno può costruire il suo cammino sviluppando autoefficacia e resilienza e cavalcando sempre l'onda del cambiamento. Viaggi interiori individuali, viaggi di condivisione fidandosi e affidandosi con un'apertura mentale nel riuscire, nell'arrivare, nel tornare più ricchi dentro meglio di un master o un corso di alta formazione, esercitando la lentezza ma rispettando i tempi previsti. Cammino come metafora della vita affrontando salite e discese e scoprendo che tutto passa se ci si concentra sul momento presente, sviluppando i sensi e attraversando luoghi interni ed esterni fatti di luci di alba e tramonto, di giorno e notte, alternanza luce e buio, affrontando il clima atmosferico fatto di caldo, pioggia e vento, scoprendo le ciclicità della vita.

Viola Giustino e Dario Santoro vincono la “CORRENDO TRA I VIGNETI”


Lo sport ti rende protagonista, sia che vinci sia che arrivi ultimo, tanti i protagonisti ad Adelfia in occasione della “Correndo tra i vigneti” una gara di circa 9,300 km i cui vincitori sono stati i giovanissimi Dario Santoro con l’ottimo crono di 28’10”, già campione Italiano di Maratona nel 2015 e tra le donne la fortissima atleta pugliese residente a Cassano delle Murge.
Lo sport ti fa uscire all'aperto, allo scoperto, ti fa mettere in gioco senza sé e senza ma. Tra i tanti protagonisti il grande ultrarunner centista Giorgio Calcaterra sempre umile e disponibile capace a fine gara di rifare il giro per accompagnare l’ultimo atleta arrivato il grandissimo Lomuscio Eligio, oramai tra di loro c’è feeling, si può dire che si vogliono bene, questo è lo sport che vogliamo, già nel 2016 in occasione della maratona di Roma Calcaterra dopo aver terminato la sua performance, ha rifatto il giro promettendo di accompagnare l’ultimo atleta arrivato e in quell’occasione fu il grandissimo atleta della società “la Barletta Sportiva”, il cui nome è Eligio Lomuscio che ho incontrato a Barletta in occasione del convegno sul cammino , così come ho incontrato la grandissima coppia di ultrarunner Angela Gargano e Michele Rizzitelli.

venerdì 21 luglio 2017

Juan Pablo Savonitti, ultramaratoneta: Tutto dipende da noi stessi

Matteo SIMONE 

Contattando diversi atleti mi è capitato di conoscere alcuni super sportivi che definisco quasi cannibali di sport.

Di seguito Juan Pablo Savonitti si racconta rispondendo ad un questionario di psicologia e sport.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Adesso a quasi 35 anni no. Ma quando ne avevo 17/18/19 e facevo atletica leggera (400 metri) un po' si.”
Quali sono i sogni da realizzare?Dedicarmi alla mia passione al 200%, senza dover lavorare ogni giorno per poter permettermi di correre ed allenarmi. Correrò la Panamerican highway dall’ Alaska (USA) a Ushuaia (Argentina). A partire dal 1 gennaio 2019. Il percorso inizia in Prudhoe Bay, Alaska e finisce a Ushuaia, in Argentina. 

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