giovedì 31 agosto 2017

Stefano Masini, atleta guida: Correre con Loris è sempre davvero emozionante

Matteo Simone

Fare da guida a un atleta non vedente o ipovedente è un’esperienza e un’opportunità unica e arricchente, bisogna proporsi, bisogna sperimentarsi, bisogna essere scelti per fidarsi e affidarsi.

Si seguito Stefano racconta la sua esperienza di atleta guida rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai deciso di fare questa gara di duathlon?Con Loris già da tempo pensavamo di fare una gara di triathlon. Allo scopo abbiamo cercato e trovato uno sponsor, grazie al quale è stato possibile acquistare un tandem. Agli allenamenti di corsa, abbiamo quindi aggiunto uscite in bici e qualche nuotata in piscina. 

Saverio Monti, ultrarunner: Lo sport aiuta a capire molto di se stessi

Matteo SIMONE 

A volte lo sport ti prende, sperimenti performance e successi, va tutto bene, ti alleni duramente, segui programmi di allenamento, segui i consigli dell’allenatore, del nutrizionista, ti confronti con eventuali psicologi dello sport, con altri atleti più forti, ma alla lunga successo e performance possono portare comunque a uno stress peri essere sempre al top della forma.

Non si può fallire, sempre dimostrare di essere efficienti e al top della forma, alla ricerca di sponsor, di ingaggi, di convocazioni, a volte si decide di mollare e dedicarsi allo sport in maniera più distensiva, più partecipativa, più impulsiva e istintuale, è quello che avviene per gli atleti amatoriali che comunque faticano ma con meno stress, senza tante pretese, avventurandosi, sperimentandosi, liberi di provare e mettersi in gioco.

L’ultrarunner Marinella Satta illustra la 6 ore di Pianezza (TO) del 30 settembre


L’ultramaratoneta Marinella Satta, capace di portare a termine la maratona palleggiando con due palloni da basket, illustra la gara di 6 ore di Pianezza (TO) rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai deciso di organizzare la prima gara?Innanzitutto per passione, visto che amo le ultramaratone, ho chiesto al mio presidente di società pod. Tranese, Renzo Fallarini, se era disponibile ad aiutarmi, lui, essendo un ottimo organizzatore e un grande appassionato ha accettato.”

Loris Cappanna: Duathlon a Cagli (PU), quale occasione migliore per iniziare


Se si vuole si riesce a fare tante cose, importante è decidere obiettivi e mete, studiarle a tavolino e pianificare il percorso per arrivarci nel miglior modo possibile.

Loris, racconta la sua esperienza di duathlon rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai deciso di fare questa gara di duathlon?Assieme alle mie guide è da tempo che ci alleniamo per il triathlon ma ci vogliamo arrivare per grado. Una settimana fa ero su Facebook e per caso ho ascoltato di questa gara di duathlon a Cagli (PU). Quale occasione migliore per iniziare, due telefonate di cui una a Stefano (atleta guida) e una agli organizzatori della gara e ci siamo lanciati.” 

mercoledì 30 agosto 2017

Marinella Satta, ultrarunner, 10 maratone in 10 giorni


Qualcuno dice che bisognerebbe fare massimo due maratone l’anno, una a primavera e l’altra in autunno, ma i tempi cambiano, anche i professionisti fanno più di due maratone l’anno, gli ultrarunner sono un mondo a parte, nel fanno una al giorno per 10 giorni, per 40 giorni per 60 giorni.
Di seguito Marinella racconta la sua esperienza di correre 10 maratone in 10 giorni rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti lasciano queste 10 maratone in 10 giorni? “Molto soddisfatta, anche se il 9° e 10° giorno ho sofferto parecchio per terminare le maratone, per via di una grossa vescica, sotto il piede sinistro, per via dello sterrato. La stessa cosa che mi capitò l'anno scorso alla 6 giorni di Policoro. Questa volta sono riuscita a curarmi meglio, con pomate varie, e avendo a disposizione più tempo per recuperare, ho portato a termine le maratone.”
Si fa tutto, a tutto c’è rimedio, è quello che sperimentano ultramaratoneti, alcuni abituati a correre per 6 giorni continuativi, abituati a gestire fame e sete, vesciche e altri inconvenienti.

Allenamento e solidarietà: 7 settembre 2017 - Lido di Fermo


Tutti si allenano, competono, partecipano, arrivano, faticano più o meno, il vincitore ufficiale è solo uno per aver trovato la giusta alchimia fisica, mentale e nutrizionale, ma in realtà tutti ne escono vincenti, dagli organizzatori per l'evento riuscito ai partecipanti per l'esperienza appagante e aggregante.
Tante le realtà associative che vogliono sperimentarsi nello sport e mettersi in gioco.
Ne è un esempio l'A.S.D. di promozione sociale "Filippide del Fermano", affiliata alla FISDIR, nata per proporre la corsa ai giovani affetti da sindrome autistica. "Filippide del Fermano", in vista della prima "Run for Autism Europe", organizza il prossimo 7 settembre, alle 18,30, al Lido di Fermo, una gara podistica non competitiva di 8 km. Si potrà correre insieme agli atleti di Filippide del Fermano e a due delegazioni di atleti disabili del Portogallo e della Slovacchia. Seguirà Pasta party per tutti i partecipanti e spettacolo di Kung fu.

martedì 29 agosto 2017

Raffaella, triatleta: Lo sport mi fa stare bene, è un antidepressivo


Lo sport ti mette in riga, ti fa seguire un regime di vita salutare, ti permette di essere in forma rispettando sani principi di vita.
Di seguito Raffaella racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad un mio questionario.
Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre una comune sportiva? "
Sì quando ho vinto le paure ad arrampicare.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato le immersioni oltre la vela, poi ho iniziato lo spinning agonistico dopo le prime due gravidanze in Abruzzo, poi a Roma 6 anni di kik box, poi ho iniziato corsa e Mountain bike con canottaggio estivo, poi ho ripreso il nuoto per affrontare il triathlon.”

Raffaella sembra essere alla continua ricerca di quello che viene dopo il momento presente, sembra essere ingorda di sport, alla ricerca di nuovi stimoli, nuove sfide, nuove emozioni, alla ricerca di se stessa, dei suoi limiti, di un poi andando sempre avanti nella vita e nello sport. Questo per lei significa essere campioni ogni giorno, non limitarsi a quello che c’è già, ma essere alla ricerca del nuovo per conoscerlo ed esserne padrone di nuovi vissuti sportivi per partecipare in modo nuovo a nuovi e sport e competere sempre con nuovi stimoli e nuovi sport sfidanti.

Translate