giovedì 14 settembre 2017

Roberto Beretta, PTL 300km 2017: Ero mentalmente pronto a passare momenti duri

Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

La PTL (Petite trotte à Léon) di circa 300 km e 24.000+ è una delle 5 gare dell’UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc). 

È il giro più largo del Monte Bianco, si disputa a squadre, in semi autonomia.
Di seguito Roberto ci racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Roberto, come hai deciso di fare questa impresa?Ho tanti amici nel trail, uno dei più vicini mi ha chiesto di accompagnarlo in questa avventura, io che ho un po' perso la voglia pura di competizione ho visto la proposta come un qualcosa di nuovo, uno stimolo se vogliamo a misurarsi non solo con se stessi e il percorso ma anche con la convivenza in gara di personalità diverse.”

Ascoli Carlo, 65 km Liri: Ho spinto arrivando in grande scioltezza al traguardo


L’impegno, la determinazione, la motivazione pagano sempre, se ti alleni i risultati prima o poi vengono, e quando vengono si assaporano al meglio.
Di seguito Carlo, rispondendo ad alcune mie domande, racconta la sua esperienza di gara estrema sotto un diluvio riuscendo ad indossare la maglia di campione italiano IUTA categoria M35.
Come hai deciso di fare questa gara? “Sono ormai tre anni che partecipo a questa gara, fin dalla prima edizione. Il primo anno tornavo a fare le ultra dopo quasi 2 anni, ero partito come avevo lasciato e dal 40° km ho avuto crampi. Sono stati 25km di crampi continui fino al traguardo, quando sono arrivato sono crollato a terra e gli organizzatori, per paura, mi hanno portato sull'ambulanza. Da allora torno tutti gli anni e dalle 6 ore e 17 minuti del 2015 sono passato alle 5 ore e 45 minuti del 2016 e  alle 5 ore e 22 minuti di quest'anno.”
Una bella progressione di un atleta che sembra essere resiliente, non si è spaventato per i crampi avuti durante la prima edizione ma è ritornato più forte e determinato di prima il2016 e ancora più convinto e fiducioso il 2017. Grande atleta.

mercoledì 13 settembre 2017

Andrea Macchi, 3° al Tor: Testa direi che è il fattore che contribuisce in tutto


Anche a questo traguardo con il suo bimbo in braccio, il grande Andrea taglia il traguardo dopo più di 70 ore di gara, per la precisione 74h51’, arrivando al terzo posto all’ultratrail di 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello positivo, sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, con partenza domenica mattina ore 10.00. Al secondo posto Oliveiro Bosatelli conclude in 69h16’, mentre il più alto è occupato dallo spagnolo Javi Dominguez, 43 anni, che vince l’8^ edizione del Tor arrivando al traguardo di Courmayeur in 67h52’15”.
Di seguito Andrea racconta la sua passione sportiva rispondendo a un mio questionario un po' di tempo fa.

Oliviero Bosatelli, 2° al Tor des Geants 2017

In gara se sono da podio penso a cosa dire all'arrivo 
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Il Vigile del fuoco Oliviero Bosatelli arriva al secondo posto all’ultratrail di 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello positivo, sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, con partenza domenica mattina ore 10.00 e tempo di percorrenza di quasi 70 ore, per la precisione 69h16’. 

Ho ascoltato una sua intervista dopo l’arrivo e mi sono piaciute le sue parole, voleva piazzarsi tra i primi 10 ed ha impostato da subito il suo ritmo senza lasciarsi coinvolgere dagli altri, lui che il Tor l’ha già vinto il 2016, lui che mostra di essere maturo, all’età di 48 anni, lui che sembra essere riservato, umile, modesto, zitto zitto sale sul podio sul gradino n. 2. Il gradito più alto è occupato dallo spagnolo Javi Dominguez, 43 anni, che vince l’8^ del Tor arrivando al traguardo di Courmayeur in 67h52’15”. Al terzo posto si è classificato Andrea Macchi in 74h51’.

Stefano Velatta, Campione Italiano 40miglia 2017: Uso di più la testa e limito gli sbagli


Un’occasione ghiotta per Stefano (Olimpia Runners) partecipare alla 40 miglia e confrontarsi con atleti di calibro come Buccilli, specialista in maratona, e Calcaterra Re della 100km.

l mondo degli ultrarunner è molto amichevole, si è disposti a confrontarsi e ad apprendere dagli altri, c’è meno tensione e meno stress rispetto ad altre specialità dove gli atleti sono più agguerriti.

martedì 12 settembre 2017

Gisella, trail running: Il TOR non lo puoi raccontare...lo devi vivere di persona


Gisella ha correndo il Tor des Geants 2017 una gara di 330km con migliaia di km di dislivello con un tempo massimo di 150 ore, lo ha portato a termine e ha raccontato la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario, le cui risposte riporto di seguito.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si a mio modo dopo il mio primo lungo a nuoto in acque libere con l’edizione 2015 del giro di Monte Isola a nuoto km8.8 e ovviamente dopo l’arrivo a Courmayeur con l’edizione di quest’anno della più bella avventura che possa aver vissuto il TOR!

Gisella

Michele Debenedictis, 40 miglia: E’ arrivato anche il titolo di Campione Italiano 2017

Matteo SIMONE 


Il 10 settembre 2017 si è disputato il Campionato Italiano di corsa su strada sulla distanza delle 40 miglia in occasione della Scorrendo con il Liri

La corsa è stata vinta da Carmine Buccilli ma il campionato IUTA (Italian Ultramarathon and Trail Association) è stato vinto da Stefano Velatta mentre Michele Debenedictis vince il titolo di Campioni Italiano della categoria M50.
Di seguito Michele ci racconta la sua impresa rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Michele, com'è andata? Soddisfatto?E’ andata benissimo nonostante le condizioni meteorologiche ma comunque sono soddisfatto.”
Momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara?Assolutamente no perché avevo la consapevolezza di dare il massimo in tutto. Tanto in caso di problemi o esigenze sarebbe stato impossibile risolverli, sempre a causa delle condizioni atmosferiche.”

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