mercoledì 22 maggio 2019

Aurelia Rocchi, Ultrabalaton 221 km non è una passeggiata ma una sfida

Una gara dura, molto maschiaccia come dicono i miei amici
Matteo Simone 

Nei giorni 11 e 12 maggio 2019 si è svolta in Ungheria la XIII^ Ultrabalaton di 221km il cui vincitore è stato l’ungherese Tamas Bodis in 20h26’37” precedendo Enrico Maggiola 21h07’33” e il polacco Andrzej Radzikowski 21h47’33”.

La gara femminile è stata vinta dalla danese Stine Rex in 22h21’34” che ha preceduto due atlete ungheresi, Szvetlana Zetenyi 24h36’24” e Ivett Hallgato-Csik 27h23’43”, mentre Aurelia Rocchi Vlaicu si classifica al 100° posto assoluto e 3^ della categoria W50 in 31:41:56.
Di seguito Aurelia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Grandissima, quali problemi hai avuto?E' stata una bella e grande esperienza. Una gara dura, molto maschiaccia come dicono i miei amici con i quali ho fatto questa gara. Un bel percorso e con tanta acqua e vento tutta la notte, fino alle 10 di mattina. E’ stata dura ma la voglia di arrivare al traguardo e l’adrenalina mi facevano superare tutte le crisi. 221 km non è una passeggiata ma una sfida che noi cerchiamo sempre di superare con le nostre forze.”

Giuliano Caputo, calcio e bici: Stare bene con me stesso e poter mangiare senza rimorsi

Quando ti dicono che non puoi farcela, ti stanno mostrando i loro limiti. Non i tuoi

A volte lo sport lo incontri da piccolo e te lo porti per sempre con te, puoi iniziare giocando per strada e poi puoi pensare di diventare un campione, un professionista, ma la vita nello sport non è facile per tutti, campioni ne diventano in pochi e allora bisogna darsi da fare per trovare un lavoro per campare con la propria famiglia e una volta sistemati si può pensare a uno sport amatoriale che nel caso dell’amico giuliano è la bici dopo aver provato il calcio professionale.
Di seguito Giuliano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? Si. Nel momento in cui ho raggiunto un traguardo che mi ero prefissato, sono diventato campione.” Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato per gioco in strada con il calcio, poi è diventata una pratica più accurata fino a diventare una professione per poi terminare e ricominciare con il ciclismo che ancora pratico.”

lunedì 20 maggio 2019

Giulia Magno, velocista: La testa gioca il 90% nella competizione e nello sport

Spero di riuscire ad indossare la maglia azzurra una volta nella mia vita
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Giulia Magno è un’atleta velocista dell’A.S.D. C.U.S. Catania con i seguenti Personal Best: 400m: 55.56 – Ginevra; 200m: 24.99 – Palermo; 100m: 12.20 – Misterbianco; 800m: 2:24.76 – Enna. 

Di seguito Giulia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno? "Certo, ogni giorno, perché la testa ed il sentirsi i migliori, sono una componente importante per riuscire a raggiungere i veri obiettivi.”

venerdì 17 maggio 2019

Paolo Bravi, Team Grottini, vince la 6h del Donatore - Foiano della Chiana (AR) 2019

Un confronto continuo con gli atleti è motivo di crescita e esperienza
Matteo SIMONE
                                                                                                         

La settima edizione della 6 ore del Donatore è stata vinta da Paolo Bravi che ha totalizzato 75.277km mentre Francesca Innocenti con 64.849km ha vinto la prova femminile. 

Di seguito Paolo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Hai vinto la 6 ore? Come mai questa gara?Tutta ‘colpa’ del mio amico inseparabile ormai da anni Luca Verducci. A fine gennaio gli ho chiesto per quale Maratona si voleva preparare e lui mi ha risposto … preferisco fare la 9 colli...non potevo farlo allenare da solo…quindi abbiamo intrapreso insieme un cammino o meglio tanti km di corsa insieme ed ormai ci siamo quasi, avevamo programmato invece di farci 70km tra le nostre colline marchigiane di fare questa 6 ore.”

Stefano Corrias: Nel 97’ mi sono tesserato con l'Atletica del Parco e non ho più smesso

Sono molto istintivo anche in gara, non sto lì a fare calcoli, come mi sento vado

Prima o poi la trovi una squadra di cui far parte per partecipare insieme a gare podistiche e allenamenti indossando una canotta con i colori sociali e sfidando altri atleti e altre squadre per arrivare in classifica in modo da portare a casa una buona prestazione o un premio in prodotti naturali o in denaro.
Di seguito l’amico Stefano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, Maratona di Roma 2017, conclusa senza andare in crisi, e corsa in condizioni meteo disagevoli per la pioggia. Mi piace correre ma lunghe distanze e la pioggia mi mandano un po’ in crisi. Era una sfida con me stesso che volevo vincere e ci sono riuscito.

La maratona è sempre una grande sfida per tanti atleti anche se ora molti si cimentano in distanze più lunghe definite ultramaratone: Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Praticamente ho iniziato a correre subito dopo terminato gli studi, per passare il tempo. Poi nel 97’ mi sono tesserato con l'allora Atletica del Parco, e non ho più smesso. Dal 2003 vado anche regolarmente in palestra, tre volte a settimana, lezioni di fitness corpo libero.” Che significa per te praticare attività fisica?Star bene con me stesso e gli altri, sentirmi libero e avere quella marcia in più per affrontare la quotidianità.”

Isabella Romanas: Il mio esordio nel Triathlon è andato meglio del previsto

Ho finito la gara, avevo la pelle d’oca sulla schiena, emozioni meravigliose

Isabella si sente una donna forte, sempre pronta a mettersi in gioco e a provare nuove sfide, è un’atleta alla ricerca sempre di nuovi stimoli, di situazioni da poter apprendere mettendosi in gioco e da un po’ di tempo ha scoperto il triathlon documentandosi e informandosi su come iniziare e ha fatto il suo esordio in occasione del XII° Sprint UYN Triasola Schiantarelli – Memorial Anna di Vito e Fabio Vida domenica 28 aprile presso il Centro Sportivo Schiantarelli di Asola (Mantova).

Di seguito le sue impressione attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Isabella, sono proprio contento, com'è stato l'esordio con il triathlon e con la nuova squadra?Ciao Matteo eccomi qua, una esperienza bellissima, un podio inaspettato sempre con la grinta, mi sono divertita tantissimo. Il mio esordio nel Triathlon è andato meglio del previsto, ho finito la gara, avevo la pelle d’oca sulla schiena, emozioni meravigliose.”

giovedì 16 maggio 2019

Nanda Bianconi: La mia prima 6h è andata benissimo 5^ donna e 1ª di cat. 58km

La corsa sta tirando fuori la parte migliore di me

Sempre più donne si avvicinano al mondo delle ultramaratone dimostrando di essere fortissime e determinate forse più degli uomini, Nanda all’esordio su una gara della durata di 6 ore ha totalizzato quasi 58km in occasione della 7^ edizione della 6h del Donatore vinta da Paolo Bravi che ha totalizzato 75.277km mentre la gara femminile è stata vinta da Francesca Innocenti con 64.849km. Di seguito Nanda racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande: Grandissima, com'è andata la gara? Soddisfatta? Prima 6 ore?Quante domande si la mia prima 6 ore ed è andata benissimo 5^ donna assoluta e 1ª di categoria con 58km.” 

In effetti a volte bombardo gli atleti di domante pertinenti e non un po’ per stimolarli un po’ per permetterli di raccontare le proprie vicende e ciò aiuta un po’ a elaborare l’accaduto, ci si rende conto di quello che veramente è successo, si condividono esperienze e aspetti interessanti che riguardano il benessere e la performance attraverso la pratica di uno sport che è benefica e salutare.

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