giovedì 10 ottobre 2024

Mara Cerini: Sogni realizzati titolo italiano assoluto sui 1500 e nazionale nel 1999

 Matteo Simone 
 

Mara Cerini, podio di Goteborg

La pratica di una disciplina sportiva permette di sognare e poi di organizzarsi per allenarsi e cercare di trasformare sogni in realtà. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Mara Cerini (Atl. Ambrosiana) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Come ti definisci atleticamente? Resistente. 
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? Campionati italiani 1998: 800 mt prima finale, 4^ arrivata. 
Il tuo vissuto prima, durante, dopo una gara? Prima: ansia o nervosismo; durante: concentrazione; dopo: sensazione di non aver dato tutto. 
Hai sperimentato il limite nelle tue gare? Si, da giovane con i miei PB su 800 e 1500. 

Il 20 settembre 1998, Mara corse gli 800 metri in 2’04”76 e il 24 febbraio 1999, corse i 1500 metri in 4’19”56. 
La tua gara più estrema o più difficile? Meeting internazionale di Torino dove partivo con un tempo di 2.09 e le altre avevano quasi tutte sub 2.00. 
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Fondamentale. 
Sogni realizzati e da realizzare? Già realizzati: titolo italiano assoluto sui 1500 e nazionale nel 1999. 

Mara Cerini è stata campionesse italiana dell'atletica leggera nei 1500 metri piani indoor nel 1999 con il crono di 4'27"56. 
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Non ne ho, solo continuare a fare quello che mi piace. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Mio marito Andrea mi sostiene molto. 
C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Mio marito mi incoraggia da sempre, quelli che mi scoraggiano li evito. 
Quali sono gli ingredienti del successo? Determinazione, grande allenatore, disponibilità economica e sostegno dei familiari. 

Per praticare sport cercando di puntare alla elevata performance c’è bisogno di essere sereni, ricevere supporto soprattutto dalla propria famiglia, essere compresi, essere seguiti da professionisti bravi ed esperti. 
Segui un piano di allenamento, programmi gli allenamenti? I piani me li faccio io da 15 anni, concilio meglio la mia vita e le mie emozioni. 
Gli allenamenti più importanti? Potenza aerobica, anche se preferisco i lavori veloci. 
Che significato ha per te un podio, personal best, sconfitta? Podio: supremazia; personal best: limite superato; sconfitta: possibilità di rifarsi dopo arrabbiatura… 

Ogni gara è una messa alla prova, un grande test, si apprende sempre e serve tutto, sia la vittoria o il podio o il personal best per essere gratificati e ricompensati per il lavoro svolto durante i programmi di allenamenti costanti e faticosi ma anche le sconfitte fanno scoprire eventuali criticità da potenziare e rafforzare. 
Cosa dà e cosa toglie lo sport? A me non toglie nulla perché faccio quello che mi piace. 
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Determinazione e anche resilienza dopo le grandi delusioni o i problemi medici. 

La pratica di uno sport impegnativo ad alto livello richiede una elevatissima passione e motivazione che permetta di impegnarsi con costanza e determinazione cercando di raggiungere mete, obiettivi, sogni sfidanti, difficili ma non impossibili e non mollare mai, soprattutto quando c’è un calo di forma, infortunio, sconfitta, crisi, criticità. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

Nessun commento:

Translate