venerdì 12 ottobre 2018

Alessandra Penna: Le amicizie più grandi sono tutte quelle nate con lo sport

Lo sport è aggregazione e divertimento non solo fatica e abnegazione!
Matteo SIMONE


A volte lo sport diventa quasi una droga, non se ne può fare a meno, sono notevoli i benefici che ne derivano, l’importante è scegliere quello che fa per te, cosa che non è tanto semplice, bisogna provare e riprovare fino a che si scopre in quale sport si può sperimentare benessere e performance. 

Di seguito racconta la sua storia sportiva, sogni e obiettivi.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Tutto è iniziato con il nuoto a livello agonistico a 6 anni, era un impegno quasi a tempo pieno, poi alle scuole medie il professore mi iniziò a portare alle corse campestri ed ai i giochi della gioventù riconoscendo in me delle qualità da mezzofondista. Mi dividevo tra la mattina a scuola con la corsa e il pomeriggio con gli allenamenti di nuoto, questo per i 3 anni di scuole medie poi all'inizio del liceo ho deciso di non correre più e concentrarmi solo nel nuoto. Ho nuotato fino a 21 anni, con tante soddisfazioni e traguardi raggiunti poi decisi di smettere e tornai a correre a 23 anni con gli allenamenti in pista e anche a gareggiare. Per il momento l’atletica leggera, è diventata quasi una droga, però non mi dispiacerebbe praticare il triathlon che anche il mio allenatore di nuoto mi consigliò di fare quando smisi.”

Intervista doppia a due runners: Fabiola Desiderio e Giulia d'Angelis

Giulia: Mi allena una campionessa Fabiola Desiderio che mi fa da guida

Lo sport rende felici e resilienti, condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello sport. 

Un mondo affascinante, aggregante, amichevole quello dello sport fatto di incontri e confronti alla scoperta di se stessi e degli altri per evolvere incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercare di trasformare sogni in realtà. Di seguito Fabiola e Giulia raccontano la loro passione per lo sport rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Fabiola:Mi sento una comune sportiva, ho iniziato dalle scuole medie con l’atletica, praticavo gli 800 e 1500 in pista con ottimi risultati a livello regionale, poi ho smesso al terzo anno di ragioneria perché rimandata ad una materia, mio madre pensava che per correre trascuravo la scuola. Ho ripreso all'età di 38 anni facendo già da subito ottimo risultati, la mia vita ora è dedicata oltre che alla mia famiglia anche a questo sport che amo.”
Giulia: Mi sento una campionessa quando chiudo in bellezza un allenamento duro. Ho sempre fatto sport fin da quando ero piccola: nuoto, basket, pallamano, corsa.”

giovedì 11 ottobre 2018

Nazareno Niko Salpistis, ultrarunner: Ho capito che tutti possiamo essere resilienti

Dopo un lungo processo di trasformazione sono tornato a correre

Lo sport permette di mettersi in gioco, di provare, di sperimentare, di scegliere lo sport migliore per le nostre caratteristiche, qualità, capacità. Di seguito Nazareno racconta la sua esperienza di atleta resiliente rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, è successo. Ma poi sono subito tornato con i piedi per terra. Ho vinto alcune gare, ho fatto qualche podio, anche abbastanza importante, ma la dimensione deve rimanere sempre quella di un appassionato di sport, un buon amatore, nulla di più.” 
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho fatto parecchi sport, in primo luogo nuoto propedeutico e poi molto calcio (ahimè). La passione per l'atletica è nata alla superiori e l'ho coltivata assieme a quella per le mutidiscipline. Gli infortuni mi hanno tolto di mezzo per un bel po’, dopo una lunga parentesi di sola palestra e un po’ di rugby, dopo un lungo processo di trasformazione sono tornato a correre, precisamente ad inizio 2012.”

LO SPORT DELLE DONNE. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti


Nello sport non è importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante sviluppare anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare oltre, di consolidare lo stato di forma. Sempre più le donne stanno dimostrando di essere fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con tanta grinta e forza, infatti è già successo che in gare considerate più dure d’Europa la vincitrice assoluta è stata una donna Americana. Anche le donne Italiane sono tanto forti e resistenti, donne che iniziando con piccoli passi riescono a battere anche il record maschile di scalinata di un edificio.

mercoledì 10 ottobre 2018

The Heart of Kenyan Running: Sport, benessere, cultura nel cuore del Kenya

Matteo Simone 

The Heart of Kenyan Running” vuole configurarsi non solo come stage tecnico di allenamento bensì, e soprattutto, come occasione unica di confronto e conoscenza di una realtà distante da quella della nostra quotidianità, da cui c’è molto da imparare e che saprà conquistarvi con la sua semplicità, fierezza e grande forza d’animo.


L’iniziativa è rivolta a runners di tutti i livelli, principianti, amatori e professionisti. Ognuno avrà la possibilità di allenarsi rispettando i propri ritmi e i propri eventuali programmi di allenamento. Sarete sempre guidati e accompagnati nel corso delle vostre uscite da pacers keniani che vi guideranno ogni giorno sui infiniti percorsi di terra battuta nei dintorni della località di Iten, la leggendaria Home of Champions che da anni ormai accoglie atleti professionisti e runners da tutto il mondo.

Luca Parisi: Mi sono sentito campione ogni volta che ho tagliato il traguardo

Matteo Simone 

Lo sport permette di sperimentarsi e mettersi in gioco apprendendo dall’esperienza e conoscendo sempre meglio se stessi, proprie caratteristiche, possibilità, qualità. 

Di seguito Luca racconta la sua passione per la corsa rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Mi sono sentito campione ogni volta che ho tagliato il traguardo di una competizione.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport?Ho imparato a vincere le difficoltà e a superare gli ostacoli così come nello sport anche nella vita.
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Guardo sempre al futuro ma anche al passato al fine di evitare di rifare gli stessi errori. 

La corsa in particolare a volte diventa una sana abitudine, un’opportunità di svago, di crescita personale gestendo allenamenti e gare in compagnia o anche da soli.

martedì 9 ottobre 2018

Filippo Castriotta: Campione Italiano IUTA SM50 6h in pista a Campobasso

Questo risultato è veramente di squadra!
Matteo SIMONE

Filippo Castriotta, dopo aver vinto il titolo di Campione Italiano IUTA 40 miglia SM50 a Liri, vince a Campobasso il titolo di Campione Italiano IUTA SM50 6h in pista percorrendo 161 giri e totalizzando km 68,216. C'ero anch'io e ho avuto l'opportunità di notare la condotta di gara dei primi e degli ultimi una grande e ricca esperienza di conoscenza di se stessi e degli altri che permette di trasferire tanti insegnamenti nella vita quotidiana lavorativa, familiare, relazionale.

Ottima la condotta di gara di Filippo Castriotta, il pirata del Gargano dell’ASD Jonathan Sport & Avventura, nuova associazione di Manfredonia presieduta da Marco Guerra. Una gara di testa che lo vede all'inizio nelle prime posizioni ma fermato ben due volte dai giudici per problemi di rilevamento del chip, fortunatamente Filippo ha ripreso la sua gara malgrado il nervosismo per aver perso il treno dei primi, ha ripreso la sua gara con i suoi ritmi con costanza nel ritmo fino alla fine. Grande merito per la sua prestazione a sua moglie Caterina, l'assistente di fiducia sempre pronta e attenta alle sue esigenze alimentari o di vestiario.

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