giovedì 15 marzo 2018

Silvio Trivelloni vince la 6 ore della Reggia: Ho fatto il mio primato 85km e 400mt

Matteo SIMONE

Si è disputata sabato 10 marzo 2018 la 6 ore della Reggia di Caserta, gara valida come prova del 16^ Gran Prix IUTA di Ultramaratona ed organizzata dalla Podistica Caserta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Sovrintendenza della Reggia.  Silvio Trivelloni della “Lazio Atletica” vince, al secondo posto si classifica Stefano Velatta dell'Atletica Paratico. La gara femminile è stata vinta da Valeria Empoli.
Di seguito, Silvio racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Che sapore ti ha lasciato questa 6 ore?Il sapore che mi ha lasciato questa competizione di 6 ore di corsa è sicuramente di essere molto contento della prestazione ottenuta ma con qualche piccolo rammarico; da una parte il chilometraggio ottenuto dove il mio Garmin mi dava il totale dei km percorsi pari a  86,320 media 4'10" per km e dall' altra dovuto alla mia poca esperienza in gare di ultramaratona essendo questa la mia seconda esperienza di corsa di 6 ore,  perché rivedendo tutta la mia gara, chilometro per chilometro, posso ipotizzare che se avessi gestito meglio i ritmi di corsa tra il 60° ed il 70°km (corsi a 4'km e anche poco meno) avrei potuto ottenere un chilometraggio migliore secondo le proiezioni di corsa che si possono evincere dai passaggi gara fino al 70°km e quindi arrivare alla soglia degli 88km. Comunque nel complesso sono soddisfatto ho fatto il mio primato personale 85km e 400mt), il precedente era di 82km e 700mt a Ravenna nel 2016, e per soli 97mt non ho raggiunto la migliore prestazione mondiale dell'anno.”
Complimenti Silvio, una prestazione di rilievo, in Italia ben pochi riescono a fare questi numeri, gare di 6 ore si vincono totalizzando circa 82km quando ci sono gli atleti più forti e questo ti fa ben sperare per il futuro visto la poca esperienza possiamo dire a ragione che davvero il meglio deve ancora venire visto che aumentano a dismisura le gare di 6 ore e le ultramaratone di 100km.
Che significato ha per te questa vittoria?Il significato che ha per me questa vittoria? Di certo non la consapevolezza del mio potenziale, dico questo con tanta umiltà..ma non perché mi ritengo meglio degli altri, anzi quando mi presento in gara temo tutti dal più forte all'ultimo arrivato in gara siamo tutti uguali, ma solo perché in allenamento anche nell'anno passato già svolgevo lavori di un certo spessore quantitativi e qualitativi da probabili vittorie in gare di ultramaratona, ma almeno per lo scorso anno ho fatto una scelta di vita cioè mettere da parte le competizioni sportive per assistere mio Padre adesso in cielo. Questa scelta è stata per me fondamentale perché vivere giorno per giorno accanto alla sua sofferenza mi ha fatto molto meditare ...In fondo in gare di ultramaratona si sopportano sforzi alla soglia dei limite umano...e se chi lotta per la vita li sopporta come un leone perché mai non dovrebbe farlo uno sportivo che vuole dedicarsi a gare lunghe?? Questo mi dà molta forza.”

Belle le parole e le gesta di Silvio, lui che da sempre è rispettoso e lavoratore nello sport, molto forte quando era atleta del Centro sportivo dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle, quando la mezza maratona, per esempio quella di Ferrara dove c’ero anch’io, la chiudeva in 01h05’, un campionissimo. Nella vita si attraversano fasi e si fanno delle scelte, bisogna trovare un sano equilibrio tra famiglia, lavoro e sfera personale come può essere un hobby o uno sport.
Vestirai la maglia azzurra prossimamente?Vestirò la maglia azzurra? Non lo so sarebbe un bel sogno.”

Penso sia un sogno che si possa concretizzare per la partecipazione a gare internazionali di 100km per un atleta che totalizza 85km in una 6 ore con poca esperienza significa che può avere una proiezione di circa 7h15’ in una 100km e credo che ora in Italia ne sono pochissimi con queste qualità e capacità, ma staremo a vedere: Avuto problemi, criticità?No non ho avuto particolari problemi di criticità tranne gli inevitabili continui rallentamenti ad ogni chilometro dovuto ai vari doppiaggi d'altronde inevitabili in circuiti da 1km e 170mt e le vari curve a gomito per percorso tra l'altro in uno scenario stupendo come la Reggia di Caserta.”
Cosa lasci a Caserta e cosa porti a casa?Lascio a Caserta senza dubbio un bellissimo ricordo e porto a casa maggiori motivazioni per ulteriori traguardi.”

Silvio sembra essere un grande lavoratore, uno che riesce a trovare spazi e tempi per allenarsi dappertutto e con qualsiasi modalità, capace di andare al lavoro e tornare a casa di corsa facendo decine di chilometri, se si mette in testa qualcosa di importante riesce a seguire il suo cuore e mente per trasportare il suo corpo fino al traguardo velocemente. Come ha dimostrato in passato nelle distanze inferiori della mezza maratona e maratona intera con primati personali degni di nota: Hai conosciuto altri atleti?Si ho conosciuto altri atleti che prima conoscevo solo di nome tra cui Stefano Velatta grandissimo atleta di cui gode di tutta la mia stima e senza dubbio il più forte o uno dei più forti ultramaratoneti in Italia.”

Confermo, conoscevo anch’io di nome Stefano e poi ho avuto la possibilità e l’onore di conoscerlo di persona alla 100km delle Alpi e lui davvero è uno dei pochi che possono ambire a vestire la maglia azzurra come Silvio e alcuni altri.
Quali sono ora tue mete, direzioni, obiettivi?Mi piacerebbe partecipare ad una gara di 100km ma devo ancora decidere dove e quando.
C'è un alimento particolare che hai assunto in gara?In gara ho assunto ogni ora acqua e zucchero.
Come ti prendi cura di te ora dopo una gara di 6 ore di corsa?Il giorno dopo la gara ho camminato 15 chilometri per sciogliere le gambe, e mentre già dal terzo giorno ho ricominciato con leggere e brevi variazioni per recuperare velocità...Ma dopo qualche giorno riprendo la routine giornaliera degli allenamenti facendo circa tre volte la settimana i miei 21km dal lavoro a casa correndo come allenamento, quindi zaino alle spalle e di corsa correndo a casa per recuperare il tempo di una routine giornaliera convulsa.”

A ecco, ricordavo bene, una buona opportunità per ricavare tempo negli spostamenti da casa a lavoro, dovrebbero premiare queste persone che non usano motori ma gambe o bici.
Cosa hai raccontato a casa, al lavoro, agli amici dopo la gara di 6 ore di corsa?Quando incontri qualcuno dopo una gara del genere ti fanno i complimenti e senza dubbio fanno piacere. Anche al lavoro è stato cosi'...e le domande sono inevitabili: “Come fai a correre per 6 ore in un anello di 1170 mt?' La mia risposta è: 'La testa, io sono fatto così in quelle 6 ore sono 'OUT' i miei INPUT celebrali servono solo per girare e correre su quell'anello tutto il resto è OUT fuori dal mio interesse, dopo 6 ore se ne parla. Il mio corpo e la mia mente in quelle 6 ore serve solo a quello, senza dubbio concentrazione nervosa.”

Questo è uno dei segreti delle ultramaratone, concentrarsi e focalizzarsi per quello che si sta facendo in quel momento ripetuto nel tempo per 6 ore, 12 ore, 24 ore e giorni interi e poi si riprende il tram tram quotidiano, non si sa chi è più folle se chi gira attorno a un anello correndo o chi gira in macchina attorno a un raccordo anulare, ognuno le sue scelte.

Silvio è menzionato nel mio libro “Sport, benessere e performance”, edito da Prospettiva Editrice.

Un intervista a Silvio è riportata nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.

+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta

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