martedì 20 marzo 2018

La squadra italiana ai Campionati Europei di 24 ore 2018 a Timisoara (Romania)


I prossimi Campionati Europei di 24 ore si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018.

La FIDAL ha stabilito i CRITERI DI PARTECIPAZIONE: “Premesso che la formazione di una squadra completa, al femminile e al maschile, è subordinata alla possibilità di schierare Team sufficientemente competitivi, saranno iscritti fino ad un massimo di 6 atleti/e gara, di cui 3 portano punteggio per la classifica a squadre. Le scelte degli/delle atleti/e verranno fatte in base a: a) atleti preselezionati: Lorena Brusamento, Enrico Maggiola; b) migliori prestazioni tecniche conseguite nei 24 mesi precedenti la data delle convocazioni, in manifestazioni ufficiali nazionali e internazionali sulla distanza di 24 ore, purché superiori a 225 km per gli uomini e a 205 km per le donne; c) scelta tecnica, specie mirata alla valorizzazione di atleti di età inferiore ai 35 anni.
Gli atleti convocati sono i seguenti: Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Podistica Fiamma Trieste), Fausto Parigi (Sanremo Runners), Paolo Rovera (ASD Dragonero), Lorena Brusamento (Gs Gabbi), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone). Serena Natolini (ASD Valli di Lanzo).
Una gara ti testa, la mente guida il corpo, sono stati selezionati atleti capaci Atleticamente e mentalmente, atleti con elevata consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, capaci di focalizzarsi per l'impegno fisico e mentale prolungato nel tempo, atleti con elevata esperienza in gare che possono essere considerate anche alienanti, che hanno sviluppato elevata autoefficacia e resilienza attraverso lunghi viaggi anche interiori che l'ultracorsa ti porta a fare, atleti che sanno gestire il momento presente ed il tempo che passa in modo performante, atleti che sanno accogliere, affrontare, gestire e prevenire crisi o difficoltà, atleti che sanno prendersi cura di se stessi anche dal punto di vista nutrizionale che diventa fondamentale in questo tipo di gara, atleti che sanno accogliere parole e suggerimenti di partner e tecnici per andare avanti senza mollare.
Di seguito alcune testimonianze di atleti attraverso alcune interviste in questi ultimi anni.
Nico Leonelli: Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Personalmente penso che la 24 ore è una specialità che non si può praticarla per molti anni... alla fine di ogni gara, in cui hai dato il massimo, ti senti completamente esausto e la gioia per una bella prestazione o di una vittoria, viene sempre sostituita dal pensiero di non volerla fare mai più! Ed invece poco tempo dopo…. c'è sempre un ennesima ultima gara da fare…. e si continua… ma bisognerebbe lasciarla prima che il fisico te lo costringa a fare nella maniera peggiore.” Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali? “Teoricamente bisognerebbe avere un dietologo, un medico sportivo, un fisioterapista, un mental coach, un preparatore atletico di base ed uno specifico ultra…. ma ciò presumerebbe essere dei professionisti e noi non lo siamo e non possiamo permettercelo.”

Fausto Parigi: “Ti consigli con un team? E' cambiato nel tempo il tuo modo di preparati? Coccole e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione? ”Di regola mi alleno e preparo le gare in assoluta solitudine, con impegno ma mai con troppo zelo, nel corso degli anni è diminuita la mia ansia da prestazione, ogni gara è vista come un' opportunità ma senza obblighi... sicuramente i sistemi di protezione potrebbero non essere sufficienti per il prossimo impegno, comunque il mio credo è: l'importante è divertirsi. Spero di non venir mai meno a questo.” Utilizzi una preparazione mentale? “Prima dei campionati italiani avevo sperimentato tecniche di training autogeno, purtroppo gli impegni di lavoro mi hanno impedito di avere tempo da dedicare a questo in preparazione prossima gara.” Cosa hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare importanti? ”La cosa principale che ho imparato nel corso degli anni è che durante un' ultra maratona devi necessariamente restare lucido, per capire e rimediare ad eventuali inconvenienti in itinere, caratterialmente mi adatto abbastanza facilmente e tendo a non deprimermi troppo.” Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport prima di una gara importante? “Credo che la figura dello psicologo dello sport abbia una sua collocazione in tutte le fasi,  per poter indirizzare al meglio il carico emotivo prima della gara e ancor di più in una metanalisi retrospettiva, per capire e correggere eventuali atteggiamenti negativi.” 

Paolo Rovera: Come vedi i nuovi giovani italiani ULTRA? C'è ancora possibilità per te di altre convocazioni? “Dei nuovi giovani italiani Ultra ho avuto la fortuna di conoscere Francesca Innocenti che a Belfast ha fatto un'ottima performance. Gli altri non li ho ancora conosciuti, ma mi hanno riferito i tecnici Iuta, che li stanno seguendo, che sono molto forti fisicamente e con grandi motivazioni, sicché il futuro dell'ultramaratona in Italia specialità 24 h pare essere garantito. Per quanto mi riguarda amo talmente tanto la maglia della Nazionale che la indosserei anche nel giorno del mio matrimonio, ma so anche che per meritarla e onorarla servono i risultati e purtroppo l'ultimo che ho conseguito non gioca a mio favore.”

Lorena Brusamento: Ti sei sentita campione nello sport? “Si, toccando il piede di Re Leonida all'arrivo di Spartathlon.” Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? “Alimentazione e integrazione, obiettivo chiaro e fisso in mente uniti ad una forte fiducia sullo stato di salute del mio corpo.” Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Spartathlon in particolare anche se ogni gara/corsa mi ha dato emozioni, sensazioni particolari e ricordi.” Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Che sono forte, mi ferma solo qualcosa che può mettere a rischio serio la salute.” Quali capacità, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Forza, determinazione, tenacia, controllo, conoscenza di me stessa, fiducia.” 
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? “Si, la sensazione di non avere più nulla e di avere raschiato il fondo del barile.” Quali sono le sensazioni che sperimenti facendo sport? “Emozione, agitazione, gioia, serenità, condivisione, amicizia.” Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Cerco sempre di dare il massimo e di non farmi condizionare né dall'ambiente esterno né da qualche pensiero negativo.” Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo sport è amicizia, aggregazione, condivisione, gruppo, insegnamento, conoscenza, qualsiasi sport e a qualsiasi livello.” Quale può essere un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? “Motivo numero uno: la salute. Il doping è qualcosa che spinge oltre il limite in maniera artificiale, le sostanze che si assumono o si iniettano al nostro corpo fanno danno. Motivo numero due: che soddisfazione ci può essere nel raggiungere un risultato...barando?” Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Ogni sogno realizzato apre la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia azzurra era un sogno, l'ho realizzato e questo mi da la possibilità di sognare altro! La vita senza sogni, che vita è?”.

Valeria Empoli: Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “L’esperienza che mi ha dato la convinzione che ce la potevo fare  è stata sicuramente riuscire a portare a termine (anche positivamente) la mia prima sei ore di corsa partecipando  senza aver mai corso e una distanza superiore alla mezza maratona.” Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Durante una gara Trail sono caduta accidentalmente dentro un fiume e mi sono completamente fatta un bagno in acqua gelata!” Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Sicuramente praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che fin’ora non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.” Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Gareggiando ho sicuramente scoperto di possedere tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.” Che significa per te partecipare ad una gara sportiva? “Partecipare ad una competizione sportiva è molto importante per due motivi : ti permette di misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin troppo facile non mettersi  mai a confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.” Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Credo che fin’ora non mi sono mai spinto oltre il mio limite perché credo che sia controproducente per il proprio fisico.” Quali sono o sono state le sensazioni che sperimenti facendo sport: pregara, in gara, post gara? “Mi ritengo una persona molto emotiva ma soprattutto una persona che sente molto la gara soprattutto il pre gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di continuo le scarpe, studio gli avversari) poi una volta partita a correre tutto ciò sparisce e mi diverto!”

Francesca Innocenti: Qual è una esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare?L'essere riuscita a ripartire a correre l'ultima ora e mezzo della competizione quando ho saputo che stavo perdendo la prima posizione conquistata 15 ore prima. Ho lottato per non perdere la vittoria correndo quasi come avevo fatto durante le prime ore, facendo oltre 8 km nell'ultima ora. Non avrei mai creduto di riuscire a fare una cosa simile dopo 23 ore di fatica: il nostro corpo e la nostra mente sono strumenti meravigliosi che, se allenati e trattati bene hanno potenzialità che neanche noi conosciamo. Il giorno dopo, ripensando a quello che avevo fatto, mi venne in mente una frase di Nietzsche ‘Non credi di farcela finché non ce la fai’.” Che significa per te partecipare a una gara sportiva? “E' una prova con me stessa che mi serve a capire e misurare come sono riuscita a preparare i km da affrontare e, bene o male che vada, da lì riparto. Quando faccio le stesse gare con il mio fidanzato ci divertiamo a fare un confronto tra noi ed è un’occasione per incontrare gli amici che condividono la nostra stessa passione, è bello incontrarsi in giro per l'Italia da Nord a Sud nel giro di qualche settimana!” Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e alla tua performance? Il cambiamento significativo nel rendimento sportivo lo devo al mio allenatore Luca Sala, presenza fondamentale di questo mio periodo sportivo. Mi segue con costanza e mi suggerisce gli allenamenti da fare con un programma impegnativo ma dandomi tanta motivazione.”

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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