I prossimi Campionati Europei di 24 ore si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018.
La FIDAL ha stabilito i CRITERI DI PARTECIPAZIONE: “Premesso che la formazione di una squadra completa, al femminile e al
maschile, è subordinata alla possibilità di schierare Team sufficientemente
competitivi, saranno iscritti fino ad un massimo di 6 atleti/e gara, di cui 3
portano punteggio per la classifica a squadre. Le scelte degli/delle atleti/e
verranno fatte in base a: a) atleti preselezionati: Lorena Brusamento, Enrico
Maggiola; b) migliori prestazioni tecniche conseguite nei 24 mesi precedenti la
data delle convocazioni, in manifestazioni ufficiali nazionali e internazionali
sulla distanza di 24 ore, purché superiori a 225 km per gli uomini e a 205 km
per le donne; c) scelta tecnica, specie mirata alla valorizzazione di atleti di
età inferiore ai 35 anni.”
Gli
atleti convocati sono i seguenti: Nicola
Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico
Maggiola (Podistica Fiamma Trieste), Fausto
Parigi (Sanremo Runners), Paolo
Rovera (ASD Dragonero), Lorena
Brusamento (Gs Gabbi), Valeria
Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena
Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca
Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara
Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone). Serena
Natolini (ASD Valli di Lanzo).
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Una gara ti testa, la mente guida il corpo,
sono stati selezionati atleti capaci Atleticamente e mentalmente, atleti con
elevata consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, capaci di
focalizzarsi per l'impegno fisico e mentale prolungato nel tempo, atleti con
elevata esperienza in gare che possono essere considerate anche alienanti, che
hanno sviluppato elevata autoefficacia e resilienza attraverso lunghi viaggi
anche interiori che l'ultracorsa ti porta a fare, atleti che sanno gestire il momento
presente ed il tempo che passa in modo performante, atleti che sanno
accogliere, affrontare, gestire e prevenire crisi o difficoltà, atleti che
sanno prendersi cura di se stessi anche dal punto di vista nutrizionale che
diventa fondamentale in questo tipo di gara, atleti che sanno accogliere parole
e suggerimenti di partner e tecnici per andare avanti senza mollare.
Di seguito
alcune testimonianze di atleti attraverso alcune interviste in questi ultimi
anni.
Nico Leonelli:
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Personalmente penso che la 24 ore è una specialità che non si può
praticarla per molti anni... alla fine di ogni gara, in cui hai dato il
massimo, ti senti completamente esausto e la gioia per una bella prestazione o
di una vittoria, viene sempre sostituita dal pensiero di non volerla fare mai
più! Ed invece poco tempo dopo…. c'è sempre un ennesima ultima gara da
fare…. e si continua… ma bisognerebbe lasciarla prima che il fisico te lo
costringa a fare nella maniera peggiore.” Ti consigli con un team?
Famiglia, amici, figure professionali? “Teoricamente bisognerebbe
avere un dietologo, un medico sportivo, un fisioterapista, un mental coach, un
preparatore atletico di base ed uno specifico ultra…. ma ciò presumerebbe
essere dei professionisti e noi non lo siamo e non possiamo permettercelo.”
Fausto Parigi:
“Ti consigli con un team? E' cambiato nel tempo il tuo modo di preparati? Coccole
e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione? ”Di regola mi
alleno e preparo le gare in assoluta solitudine, con impegno ma mai con troppo
zelo, nel corso degli anni è diminuita la mia ansia da prestazione, ogni gara è
vista come un' opportunità ma senza obblighi... sicuramente i sistemi di
protezione potrebbero non essere sufficienti per il prossimo impegno, comunque
il mio credo è: l'importante è divertirsi. Spero di non venir mai meno a questo.”
Utilizzi una preparazione mentale? “Prima dei campionati
italiani avevo sperimentato tecniche di training autogeno, purtroppo gli
impegni di lavoro mi hanno impedito di avere tempo da dedicare a questo in
preparazione prossima gara.” Cosa hai scoperto del tuo carattere che
ti aiuta nel prepararti e affrontare gare importanti? ”La cosa
principale che ho imparato nel corso degli anni è che durante un' ultra
maratona devi necessariamente restare lucido, per capire e rimediare ad
eventuali inconvenienti in itinere, caratterialmente mi adatto abbastanza
facilmente e tendo a non deprimermi troppo.” Ritieni utile la figura
dello psicologo dello sport prima di una gara importante? “Credo che la
figura dello psicologo dello sport abbia una sua collocazione in tutte le
fasi, per poter indirizzare al meglio il
carico emotivo prima della gara e ancor di più in una metanalisi retrospettiva,
per capire e correggere eventuali atteggiamenti negativi.”
Paolo Rovera:
Come vedi i nuovi giovani italiani ULTRA? C'è ancora possibilità per te di
altre convocazioni? “Dei nuovi giovani italiani
Ultra ho avuto la fortuna di conoscere Francesca Innocenti che a Belfast ha
fatto un'ottima performance. Gli altri non li ho ancora conosciuti, ma mi hanno
riferito i tecnici Iuta, che li stanno seguendo, che sono molto forti
fisicamente e con grandi motivazioni, sicché il futuro dell'ultramaratona in
Italia specialità 24 h pare essere garantito. Per quanto mi riguarda amo
talmente tanto la maglia della Nazionale che la indosserei anche nel giorno del
mio matrimonio, ma so anche che per meritarla e onorarla servono i risultati e
purtroppo l'ultimo che ho conseguito non gioca a mio favore.”
Lorena Brusamento:
Ti sei sentita campione nello
sport? “Si, toccando il piede di Re Leonida all'arrivo di
Spartathlon.” Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance?
“Alimentazione e integrazione, obiettivo chiaro e
fisso in mente uniti ad una forte fiducia sullo stato di salute del mio corpo.”
Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Spartathlon in particolare anche se ogni gara/corsa mi ha dato
emozioni, sensazioni particolari e ricordi.” Cosa hai scoperto del
tuo carattere nel praticare sport? “Che sono forte, mi ferma
solo qualcosa che può mettere a rischio serio la salute.” Quali capacità,
caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Forza, determinazione,
tenacia, controllo, conoscenza di me stessa, fiducia.”
Hai
sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? “Si, la
sensazione di non avere più nulla e di avere raschiato il fondo del barile.”
Quali sono le sensazioni che sperimenti facendo sport? “Emozione,
agitazione, gioia, serenità, condivisione, amicizia.” Quali sono le
condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale? “Cerco sempre di dare il
massimo e di non farmi condizionare né dall'ambiente esterno né da qualche
pensiero negativo.” Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi
per avvicinarsi allo sport? “Lo sport è amicizia,
aggregazione, condivisione, gruppo, insegnamento, conoscenza, qualsiasi sport e
a qualsiasi livello.” Quale può essere un messaggio per sconsigliare
l'uso del doping? “Motivo numero uno: la
salute. Il doping è qualcosa che spinge oltre il limite in maniera artificiale,
le sostanze che si assumono o si iniettano al nostro corpo fanno danno. Motivo
numero due: che soddisfazione ci può essere nel raggiungere un
risultato...barando?” Quali sono i sogni che hai realizzato e quali
quelli da realizzare? “Ogni sogno realizzato apre
la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia azzurra
era un sogno, l'ho realizzato e questo mi da la possibilità di sognare altro! La
vita senza sogni, che vita è?”.
Valeria Empoli:
Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la
puoi fare? “L’esperienza
che mi ha dato la convinzione che ce la potevo fare è stata sicuramente riuscire a portare a
termine (anche positivamente) la mia prima sei ore di corsa partecipando senza aver mai corso e una distanza superiore
alla mezza maratona.” Ti va di descrivere un episodio curioso o
divertente della tua attività sportiva? “Durante una gara Trail sono caduta
accidentalmente dentro un fiume e mi sono completamente fatta un bagno in acqua
gelata!” Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Sicuramente praticare questo sport
è stato molto utile per scoprire dei lati che fin’ora non conoscevo come quello
di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione
o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi
dove le gambe ti dicono di fermarti.” Quali sono le tue capacità,
risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Gareggiando ho sicuramente scoperto
di possedere tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due
caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.” Che significa per te
partecipare ad una gara sportiva? “Partecipare ad una competizione
sportiva è molto importante per due motivi : ti permette di misurarti e
confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia
fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin
troppo facile non mettersi mai a
confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro
motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i
sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare
tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.” Hai sperimentato l’esperienza
del limite nelle tue gare? “Credo che fin’ora non mi sono mai
spinto oltre il mio limite perché credo che sia controproducente per il proprio
fisico.” Quali sono o
sono state le sensazioni che sperimenti
facendo sport: pregara, in gara, post gara? “Mi ritengo una persona molto
emotiva ma soprattutto una persona che sente molto la gara soprattutto il pre
gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di continuo le scarpe, studio gli
avversari) poi una volta partita a correre tutto ciò sparisce e mi diverto!”
Francesca Innocenti: Qual è una esperienza che ti possa dare la
convinzione che ce la puoi fare? “L'essere riuscita a ripartire a correre l'ultima ora e mezzo della
competizione quando ho saputo che stavo perdendo la prima posizione conquistata
15 ore prima. Ho lottato per non perdere la vittoria correndo quasi come avevo
fatto durante le prime ore, facendo oltre 8 km nell'ultima ora. Non avrei mai
creduto di riuscire a fare una cosa simile dopo 23 ore di fatica: il nostro
corpo e la nostra mente sono strumenti meravigliosi che, se allenati e trattati
bene hanno potenzialità che neanche noi conosciamo. Il giorno dopo, ripensando
a quello che avevo fatto, mi venne in mente una frase di Nietzsche ‘Non credi di farcela finché non ce la fai’.”
Che
significa per te partecipare a una gara sportiva? “E' una prova
con me stessa che mi serve a capire e misurare come sono riuscita a preparare i
km da affrontare e, bene o male che vada, da lì riparto. Quando faccio le
stesse gare con il mio fidanzato ci divertiamo a fare un confronto tra noi ed è
un’occasione per incontrare gli amici che condividono la nostra stessa
passione, è bello incontrarsi in giro per l'Italia da Nord a Sud nel giro di
qualche settimana!” Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e
alla tua performance? “Il cambiamento
significativo nel rendimento sportivo lo devo al mio allenatore Luca Sala,
presenza fondamentale di questo mio periodo sportivo. Mi segue con costanza e
mi suggerisce gli allenamenti da fare con un programma impegnativo ma dandomi
tanta motivazione.”
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