Andrea Macchi è stato selezionato dalla FIDAL per
il prossimo Campionato Mondiale di Trail
Running che si disputerà a Penyagolosa
(Spagna) il 12 maggio 2018.
Di seguito, Andrea racconta le sue impressioni in previsione della sua prossima gara ritenuta importante.
Di seguito, Andrea racconta le sue impressioni in previsione della sua prossima gara ritenuta importante.
Quale
ritieni sia la tua prossima gara importante? “La mia prossima
gara importante è sicuramente il mondiale di Penygolosa il 12 maggio.”
Il mondiale sicuramente è una gara
importante per se stessi ma anche per l’intera nazione, davvero una bella
responsabilità fare del proprio meglio, mettere da parte i propri interesse nel
periodo fino al giorno della gara, fare una gara di squadra considerando anche gli
altri atleti.
Ti
senti pronto? Hai in programma allenamenti o gare test per valutare lo stato di
forma? “Ad oggi mancano poco meno di 2 mesi ed azzeccare la
forma per quel giorno non sarà facile, sono comunque sul pezzo, nel senso sia
fisicamente che mentalmente ci sono e voglio crescere fino alla gara. In
programma farò la Maremontana il 25 marzo che è una buona gara allenamento
stile mondiale per il dopo valuterà il mio preparatore nazionale.”
E’ importante sperimentarsi in gare simili a quelle che si dovrà affrontare in occasione del mondiale, per valutare la propria condizione, per apportare piccole migliorie nella propria strategia di affrontare la gara, per consolidare sicurezza di sé e competenze acquisite, e diventa anche importante affidarsi ad allenatori e tecnici che hanno esperienza e sanno accompagnarti nel breve percorso verso il giorno importante.
Sensazioni,
emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante?
“Sono contento perché è la seconda maglia azzurra che indosserò dopo i mondiali
fatti nel 2005 ma in un altro sport, canottaggio, quindi è molto gratificante
ed emozionante ora nel trail 13 anni
dopo conquistarne una e rappresentare la propria nazione sarà sicuramente
diverso perché nel canottaggio eravamo un equipaggio di 4 dove tutto era
condiviso, mentre oggi si saremo 6
maglie azzurre e lo spirito di squadra sarà sempre presente anche perché i
primi 3 faranno classifica per nazione ma ognuno nella gara è solo con le sue
di forze e dovrò gestirmi molto bene lungo gli 85km con 4900 d+.”
Una grandissima soddisfazione per Andrea
indossare per la seconda volta la maglia azzurra per due sport diversi, ora si
tratta di concentrarsi e focalizzarsi per il giorno importante. Una gara di
85km ultratrail prevede tanta
preparazione, tanta sicurezza in sé, tanta esperienza per gestire sia
imprevisti che brevi momenti di crisi durante il lungo percorso verso il
traguardo.
Quali
saranno le strategie di gara? “Penso che ci sia poca
strategia da fare, nel senso la gara in primis è con se stessi e devo riuscir a
dare il 100% dall’inizio alla fine, ma non partire al 130% per poi non averne
poco dopo, o viceversa partir troppo piano. Sarà difficile ma dovrò cercare di
isolarmi il più possibile mentalmente e ascoltare me stesso per capire come meglio
gestirmi in base a quello che succederà in gara.”
Concordo, bisogna concentrarsi e
focalizzarsi ogni passo, ogni metro, mettere da parte qualsiasi distrazione
immaginando di chiuderle in un barattolo e pensare di aprilo a fine gara, per
utilizzare qualsiasi risorsa utile nel periodo che va dal pre gara al
traguardo.
Ti
consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali?
“Si ho il mio team che mi segue formato da persone professionali e in primis
amici, sia sulla preparazione fisica che alimentare che mentale, con in più i
compagni atleti. Ma per tutte le gare che facciamo, loro nella realtà non ci
preparano una tattica perché ci son troppe variabili da gestire lungo il
percorso, ma ci mettono nelle condizioni di equilibrio di poterci esprimere al
nostro meglio.”
Utilizzi
una preparazione mentale pre gara? “Devo solo essere in
pace con me stesso, saper di aver fatto tutto il possibile per arrivare pronto
per quel momento, poi la gara in realtà è il divertimento di tanta fatica.”
Vero, bisogna essere in pace con se
stessi, senza pressioni, ognuno sa di aver fatto i compiti a casa, di essersi
preparato bene per l’evento e per il giorno importante, quindi importante è
essere con la coscienza a posto pronti per ogni evenienza da affrontare,
gestire, superare.
Hai
un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?
“Quelli che parlano poco e poco si conoscono sono i miei idoli, gli sguardi ed
i gesti alle volte insegnano molto più di tante parole.”
E a proposito di immagine, sono proprio
belle quelle di Andrea in azione nella natura e soprattutto i suoi arrivi con
suo figlio in braccio per trasmettere che il pensiero per lui c’è sempre anche
se è lontano in boschi e montagne, ma la base sicura c’è, sempre presente
quando è importante esserci.
Ricordi
un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita?
“Bè sicuramente un 15’ in terapia intensiva con il mio piccolo m’hanno reso
molto più leggere tante cose.”
Quando si supera qualcosa, è importante
tenere a memoria quello che hai passato e che hai superato per darti più
fiducia in seguito in occasione di altri inconvenienti o difficoltà.
C’è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima
gara? “BUON TUTTO, questo è l’augurio più bello che ricevo sempre
da una persona speciale.”
C’è
qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport?
“Sicuramente Gianni Carletti seguendomi sia mentalmente che alimentarmente con
la sua linea di prodotti biologici Kratos m’ha insegnato a prendermi cura di me
stesso, perché parliamoci chiaro quello che faccio, tra km in allenamento e
lavoro sulle piante è un pochino stressante per il fisico, anzi fa proprio
male, quindi m’ha fatto capire che bisogna prendersi cura del proprio corpo per
poi trovare un grande equilibrio in modo da non creare una parabola di
distruzione e allo stesso modo Fulvio Massa che crea il mio allenamento lo
gestisce su misura per me per i nostri obbiettivi gestendo con professionalità
quelli che sono i carichi.”
A volte è importante quello che io
definisco autoprotezione e coccole, a volte lo sport alla lunga può diventare
usurante e ogni tanto un po’ di benessere e recuperi diventano importanti e
fondamentali così come diventa necessario affidarsi a persone che ti diano una
mano che siano consigli, suggerimenti o una preparazione adeguata, ben venga lo
sponsor in uno sport che impegna tanto tempo, e prevede materiali e
attrezzature adeguate, con un guadagno corrispondente a zero nonostante
vittorie in gare definite estreme e per folli soprattutto da chi è al di fuori
di questo mondo.
Quale
aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti?
“Penso il voler far del mio meglio in quello che faccio, non importa che sia
correre o tagliare un prato o allevare le api, mi impegno nel cercare di farlo
al mio meglio, poi non tutte le ciambelle hanno il buco, ma provarci è bello!”
Quali
capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti?
“Tutto e niente, una gara è la gestione delle difficoltà per renderla perfetta,
quindi meglio gestisco i problemi uno alla volta man mano che si presentano e
meglio andrà la gara, come si dice la pazienza è la virtu’ dei forti!”
E’ importante focalizzarsi sul momento
presente, ora c’è questo e penso a questo, poi si vedrà, una cosa per volta.
Ritieni
possa essere utile lo psicologo dello sport prima di una gara importante? “Ritengo
utile anche un sassolino che ci si porta con se al quale diamo il compito di
incanalare energie negative e darci coraggio, tutto è utile e niente indispensabile
ma bisogna crederci!”
Grazie Andrea, è vero, bisogna crederci
prima e impegnarsi poi, e grazie anche per le sue parole che riporto di
seguito: “Ciao Matteo, è bello rispondere ogni tanto al tuo questionario, lo
trovo comunque un modo per rendermi conto di chi sono e dove sono arrivato
prendendomi un attimo per i miei pensieri perché nella vita che conduco quel
tempo ahimè non esiste.”
Psicologo, Psicoterapeuta
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