martedì 20 marzo 2018

Andrea Macchi, trail: La prossima gara importante è sicuramente il mondiale


Andrea Macchi è stato selezionato dalla FIDAL per il prossimo Campionato Mondiale di Trail Running che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018.
Di seguito, Andrea  racconta le sue impressioni in previsione della sua prossima gara ritenuta importante.
Quale ritieni sia la tua prossima gara importante? “La mia prossima gara importante è sicuramente il mondiale di Penygolosa il 12 maggio.”

Il mondiale sicuramente è una gara importante per se stessi ma anche per l’intera nazione, davvero una bella responsabilità fare del proprio meglio, mettere da parte i propri interesse nel periodo fino al giorno della gara, fare una gara di squadra considerando anche gli altri atleti.
Ti senti pronto? Hai in programma allenamenti o gare test per valutare lo stato di forma? “Ad oggi mancano poco meno di 2 mesi ed azzeccare la forma per quel giorno non sarà facile, sono comunque sul pezzo, nel senso sia fisicamente che mentalmente ci sono e voglio crescere fino alla gara. In programma farò la Maremontana il 25 marzo che è una buona gara allenamento stile mondiale per il dopo valuterà il mio preparatore nazionale.”


E’ importante sperimentarsi in gare simili a quelle che si dovrà affrontare in occasione del mondiale, per valutare la propria condizione, per apportare piccole migliorie nella propria strategia di affrontare la gara, per consolidare sicurezza di sé e competenze acquisite, e diventa anche importante affidarsi ad allenatori e tecnici che hanno esperienza e sanno accompagnarti nel breve percorso verso il giorno importante.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Sono contento perché è la seconda maglia azzurra che indosserò dopo i mondiali fatti nel 2005 ma in un altro sport, canottaggio, quindi è molto gratificante ed emozionante ora nel trail 13 anni dopo conquistarne una e rappresentare la propria nazione sarà sicuramente diverso perché nel canottaggio eravamo un equipaggio di 4 dove tutto era condiviso,  mentre oggi si saremo 6 maglie azzurre e lo spirito di squadra sarà sempre presente anche perché i primi 3 faranno classifica per nazione ma ognuno nella gara è solo con le sue di forze e dovrò gestirmi molto bene lungo gli 85km con 4900 d+.”

Una grandissima soddisfazione per Andrea indossare per la seconda volta la maglia azzurra per due sport diversi, ora si tratta di concentrarsi e focalizzarsi per il giorno importante. Una gara di 85km ultratrail prevede tanta preparazione, tanta sicurezza in sé, tanta esperienza per gestire sia imprevisti che brevi momenti di crisi durante il lungo percorso verso il traguardo.
Quali saranno le strategie di gara? “Penso che ci sia poca strategia da fare, nel senso la gara in primis è con se stessi e devo riuscir a dare il 100% dall’inizio alla fine, ma non partire al 130% per poi non averne poco dopo, o viceversa partir troppo piano. Sarà difficile ma dovrò cercare di isolarmi il più possibile mentalmente e ascoltare me stesso per capire come meglio gestirmi in base a quello che succederà in gara.”

Concordo, bisogna concentrarsi e focalizzarsi ogni passo, ogni metro, mettere da parte qualsiasi distrazione immaginando di chiuderle in un barattolo e pensare di aprilo a fine gara, per utilizzare qualsiasi risorsa utile nel periodo che va dal pre gara al traguardo.
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali? “Si ho il mio team che mi segue formato da persone professionali e in primis amici, sia sulla preparazione fisica che alimentare che mentale, con in più i compagni atleti. Ma per tutte le gare che facciamo, loro nella realtà non ci preparano una tattica perché ci son troppe variabili da gestire lungo il percorso, ma ci mettono nelle condizioni di equilibrio di poterci esprimere al nostro meglio.”
Utilizzi una preparazione mentale pre gara? “Devo solo essere in pace con me stesso, saper di aver fatto tutto il possibile per arrivare pronto per quel momento, poi la gara in realtà è il divertimento di tanta fatica.”

Vero, bisogna essere in pace con se stessi, senza pressioni, ognuno sa di aver fatto i compiti a casa, di essersi preparato bene per l’evento e per il giorno importante, quindi importante è essere con la coscienza a posto pronti per ogni evenienza da affrontare, gestire, superare.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Quelli che parlano poco e poco si conoscono sono i miei idoli, gli sguardi ed i gesti alle volte insegnano molto più di tante parole.”

E a proposito di immagine, sono proprio belle quelle di Andrea in azione nella natura e soprattutto i suoi arrivi con suo figlio in braccio per trasmettere che il pensiero per lui c’è sempre anche se è lontano in boschi e montagne, ma la base sicura c’è, sempre presente quando è importante esserci.
Ricordi un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita? “Bè sicuramente un 15’ in terapia intensiva con il mio piccolo m’hanno reso molto più leggere tante cose.”

Quando si supera qualcosa, è importante tenere a memoria quello che hai passato e che hai superato per darti più fiducia in seguito in occasione di altri inconvenienti o difficoltà.
C’è una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “BUON TUTTO, questo è l’augurio più bello che ricevo sempre da una persona speciale.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport? “Sicuramente Gianni Carletti seguendomi sia mentalmente che alimentarmente con la sua linea di prodotti biologici Kratos m’ha insegnato a prendermi cura di me stesso, perché parliamoci chiaro quello che faccio, tra km in allenamento e lavoro sulle piante è un pochino stressante per il fisico, anzi fa proprio male, quindi m’ha fatto capire che bisogna prendersi cura del proprio corpo per poi trovare un grande equilibrio in modo da non creare una parabola di distruzione e allo stesso modo Fulvio Massa che crea il mio allenamento lo gestisce su misura per me per i nostri obbiettivi gestendo con professionalità quelli che sono i carichi.”

A volte è importante quello che io definisco autoprotezione e coccole, a volte lo sport alla lunga può diventare usurante e ogni tanto un po’ di benessere e recuperi diventano importanti e fondamentali così come diventa necessario affidarsi a persone che ti diano una mano che siano consigli, suggerimenti o una preparazione adeguata, ben venga lo sponsor in uno sport che impegna tanto tempo, e prevede materiali e attrezzature adeguate, con un guadagno corrispondente a zero nonostante vittorie in gare definite estreme e per folli soprattutto da chi è al di fuori di questo mondo.
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti? “Penso il voler far del mio meglio in quello che faccio, non importa che sia correre o tagliare un prato o allevare le api, mi impegno nel cercare di farlo al mio meglio, poi non tutte le ciambelle hanno il buco, ma provarci è bello!”
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? “Tutto e niente, una gara è la gestione delle difficoltà per renderla perfetta, quindi meglio gestisco i problemi uno alla volta man mano che si presentano e meglio andrà la gara, come si dice la pazienza è la virtu’ dei forti!”

E’ importante focalizzarsi sul momento presente, ora c’è questo e penso a questo, poi si vedrà, una cosa per volta.
Ritieni possa essere utile lo psicologo dello sport prima di una gara importante? “Ritengo utile anche un sassolino che ci si porta con se al quale diamo il compito di incanalare energie negative e darci coraggio, tutto è utile e niente indispensabile ma bisogna crederci!”

Grazie Andrea, è vero, bisogna crederci prima e impegnarsi poi, e grazie anche per le sue parole che riporto di seguito: “Ciao Matteo, è bello rispondere ogni tanto al tuo questionario, lo trovo comunque un modo per rendermi conto di chi sono e dove sono arrivato prendendomi un attimo per i miei pensieri perché nella vita che conduco quel tempo ahimè non esiste.”

Psicologo, Psicoterapeuta
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