Matteo SIMONE
Silvio Trivelloni della Lazio Atletica vince la 6 ore della Reggia di Caserta, gara valida come prova del 16^ Gran Prix IUTA di Ultramaratona ed organizzata dalla Podistica Caserta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Sovrintendenza della Reggia.
Al secondo posto si classifica Stefano
Velatta, il biellese dell'Atletica Paratico, che ha percorso poco meno di 84
km.
Un paio di anni fa ho chiesto a Silvio di rispondere
ad alcune mie domande e riporto di seguito le sue risposte. Silvio Trivelloni
sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media e poi diventa un Atleta del Centro
Sportivo dell’Aeronautica Militare.
Silvio non sottovaluta l’aspetto mentale,
fa parte del suo allenamento quotidiano ed è la marcia in più per essere
campione nello sport e nella vita.
Ti sei sentito campione nello sport? “Mi sono sentito un po’ ‘Campione’
quando ho ottenuto dei buoni piazzamenti nelle maratone 42 km (Firenze 1998 5°
assoluto e primo italiano 2h19’ - Venezia 2005 2h16’57” e altre maratone).”
Nella tua disciplina quali difficoltà
si incontrano? “Le
principali difficoltà sono l’avere costanza, tenacia, non mollare mai ed avere
la convinzione di credere nei propri mezzi soprattutto mentali.”
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Le motivazioni che trovo nello sport
dopo quasi 30 anni di agonismo, sono nel benessere fisico che dà in particolare
la corsa e la convinzione che in una buona mente c’è anche un buon fisico per
migliori prestazioni.”
Silvio non molla, ce la mette tutta con
testa e corpo ad andare avanti nel suo intento di continuare a sperimentare
benessere attraverso lo sport e la corsa in particolare.
Chi ha contribuito al tuo benessere
nello sport o performance?
“Fare
bene un determinato sport migliora l’aspetto mentale, imparando ad essere
coerente e tenace nella vita di tutti i giorni. E in più la fortuna avuta nella vita di aver
fatto parte per quasi 10 anni del Centro Sportivo Aeronautica Militare che
senza dubbio mi ha dato il tempo e le basi per costruirmi come atleta.”
Qual è stata
la gara della tua vita? “Maratona Venezia 2005 valida come
Campionato mondiale Militare dove con il tempo di 2ore 16’57” ho stabilito il
record di tutta la storia dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche
anno.”
Qual è una
tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “L’equilibrio
mentale e la pace interiore. Se non avessi questi due elementi non ce la potrei
fare.”
Quali sono
le qualità che hai dimostrato di possedere? “Credo che le mie
qualità migliori siano da addurre come molti mi hanno riconosciuto proprio
all’aspetto mentale. La testa è il vero motore del nostro corpo.”
Nella vita ci sono priorità, ma se davvero vuoi
trovi sempre almeno una soluzione.
Quali
sono le sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Le sensazioni pre-gara sono le
più intense perché correlate alla gestione e allo scarico dell’adrenalina in
gara e canalizzarla in forza muscolare. Quelle post gara sono sensazioni anche
quelle molto belle, le endorfine sono ormai liberate e la stanchezza lascia il
passo alla soddisfazione dell’evento svolto.”
Hai dovuto
scegliere lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Ho militato per circa 10 anni
presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare quindi svolto questa
attività come professione che mi ha permesso sempre di avere una continuità
sportiva. Ora continuo l’attività sportiva con Lazio Atletica e Sporting Pavona
Atletica.”
Che consiglio ti
andrebbe di dare a coloro che si trovano a fare scelte importanti nello sport? “Se si percepisce di avere un briciolo
di talento in un determinato sport, consiglio a chiunque fin dalla prima gioventù
di dare tutto se stesso per lo sport praticato e ciò si può coniugare anche con
lo studio, certamente con qualche sacrificio in più.”
C’è stato il
rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Il mio doping naturale sono le endorfine liberate
dopo tanti chilometri di corsa. Il doping non solo snatura lo sport ma fa
perdere dignità alla persona. Il doping fa perdere la dignità alle persone e
sfasa l’organismo umano, crea squilibrio prima alla mente e di riflesso al
corpo.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? “Ritengo lo psicologo sportivo una figura
fondamentale nello sport, ho conosciuto enormi talenti sportivi che non avevano
le qualità mentali. Posso affermare con certezza che il vero talento sportivo
non è solo colui che abbia buona fibra muscolare, il vero talento nello sport è
il talento mentale.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Un messaggio: lo sport prepara alla vita per diventare
veri Uomini e vere Donne, perché se è ben praticato addestra alla disciplina
sapendola poi coniugare ad ogni situazione di vita per colui che lo pratica.”
Quali sogni hai
realizzato e quali da realizzare? “Il sogno realizzato è quello di aver svolto l’atleta
professionista nel Centro Sportivo Militare Aeronautica Militare, invece il
sogno da realizzare è continuare a fare l’agonismo a 42 anni sognando di
rasentare i buoni risultati ottenuti con una mente forte e sana. Tutto è
possibile.”
Un
intervista a Silvio è riportata nel libro “Maratoneti e
Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Silvio è menzionato nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e e performance dell'atleta” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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