giovedì 22 marzo 2018

Valeria Empoli convocata per i Campionati Europei di 24 ore a Timisoara


Per i prossimi Campionati Europei di 24 ore che si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018, la FIDAL ha convocato le seguenti atlete: Lorena Brusamento (Gs Gabbi), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone), Serena Natolini (ASD Valli di Lanzo). Approfondiamo la conoscenza di Valeria attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato ad avvicinarmi a questo sport praticando le gare di corsa campestre con la scuola, ed è proprio li che ho scoperto la mia passione per la corsa.”

Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La gara che mi ha trasmesso una grande emozione è stata vincere il Trail del Vesuvio.”

Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “L’esperienza che mi ha dato la convinzione che ce la potevo fare  è stata sicuramente riuscire a portare a termine (anche positivamente) la mia prima sei ore di corsa partecipando  senza aver mai corso e una distanza superiore alla mezza maratona.”

Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Durante una gara Trail sono caduta accidentalmente dentro un fiume e mi sono completamente fatta un bagno in acqua gelata!”

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Sicuramente praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che fin’ora non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.”

Sono importanti scoperte quelle che si fanno attraverso la pratica dell’ultramaratona, ti accorgi di riuscire in imprese e sfide considerate razionalmente impossibili,  ma con l’impegno, convinzione, determinazione riesci a portare a termine e superare eventuali crisi o difficoltà durante ilpercorso approfondendo la ricchezza delle tue risorse personali ma rispettando sempre i tuoi limiti.

Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? “Gareggiando ho sicuramente scoperto di possedere tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.”

Che significa per te partecipare ad una gara sportiva? “Partecipare ad una competizione sportiva è molto importante per due motivi : ti permette di misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin troppo facile non mettersi  mai a confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.”

Importante è l’esperienza che si fa in gara, accanto ad altri atleti che portano in gara i loro pensieri, sensazioni, emozioni, preoccupazioni, gioia e tutti insieme per un momento di fatica, forza, resistenza per avanzare metro dopo metro, chilometro dopo chilometro con leggerezza o pesantezza sempre avanti fino al traguardo per misurarsi con se stessi e con gli altri non solo con il cronomentro ma anche con tanto cuore e tanta passione.

Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Credo che fin’ora non mi sono mai spinto oltre il mio limite perché credo che sia controproducente per il proprio fisico.”

Quali sono le sensazioni che sperimenti facendo sport: pregara, in gara, post gara?Mi ritengo una persona molto emotiva ma soprattutto una persona che sente molto la gara soprattutto il pre gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di continuo le scarpe, studio gli avversari) poi una volta partita a correre tutto ciò sparisce e mi diverto!”

Quale è stata la gara più estrema o più difficile? “Sicuramente le competizioni che ritengo piu’ difficili sono le gare Trail e le Ultra Maratone, perche’ sottopongono il proprio corpo ad uno sforzo prolungato.”

Cosa ti fa continuare a fare sport? “Ciò che mi spinge a continuare è vedere la soddisfazione delle persone che mi circondano nel vedermi gareggiare.”

Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “E’ difficile far passare un messaggio per i giovani; infatti io mi rendo conto (essendo anch’io giovane) che ci sono sempre meno giovani che si avvicinano allo sport in generale e questo perché sport significa sacrificio quindi rinuncia. Io credo invece che non è così certo, è vero si deve rinunciare a qualcosa se si vuole far sport però le emozioni e le sensazioni forti che ti trasmette non ha eguali.”

L’eventuale sacrificio viene ripagato con le soddisfazioni, l’entusiasmo, l’esperienza che ti permette di fare lo sport da soli o in compagnia e con il sostegno di chi ti sta vicino.

Quale può essere un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Credo che abusando di queste sostanze vietate ci si fa del male solo a se stessi; migliorando scorrettamente le proprie prestazioni e ottenendo falsi risultati.”

Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva? “Credo che la figura dello psicologo sportivo  (anche se non ne sono mai fin ora venuta a conoscenza) sia una figura molto importante e utile per uno sportivo; soprattutto nella fase di preparazione alle gare o in alcune fasi di ‘calo’ psicologico che ogni atleta incorre durante la propria carriera sportiva. La figura dello psicologo si può sicuramente inserire positivamente per aiutare l’atleta a migliorare le proprie prestazioni sportive e superare le difficoltà.”

Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Il sogno più bello che ho realizzato sicuramente è riuscire a correre perché dopo il brutto infortunio al piede i medici mi avevano detto che sicuramente non tornavo più a correre ed invece la mia testardaggine mi ha fatto continuare e non arrendermi! Per il futuro spero di continuare a correre e togliermi delle soddisfazioni soprattutto nell’ambito delle lunghe distanze  che mi stanno veramente piacendo.”

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

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