sabato 12 ottobre 2013

La scrittura codice dell'anima, ovvero la psicologia della scrittura

Evento gratuito a Napoli 

Sabato 19 ottobre 2013 alle 17, presso lo Studio di Psicoterapia del Ciclo della Vita, in via Rossini 43, Napoli-Vomero,

"La scrittura codice dell'anima, ovvero psicologia della scrittura",
condotto dalla dott.ssa Maria Antonietta Capasso  e presentato da Annamaria Di Costanzo, psicoterapeuta, didatta e supervisore dell'Analisi Transazionale e della Gestalt.


sabato 28 settembre 2013

Il farmaco dell'immortalità degli antichi



Dalla sua nascita ad oggi la psicologia ha fatto di tutto per sembrare e diventare “scientifica” agli occhi della comunità e soprattutto dei colleghi medici, nonostante l’oggetto dei suoi studi fosse poco replicabile e di difficilissima indagine. La religione, invece, in quanto complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali pressoché universali e vecchi quanto il genere umano, ha sempre poggiato il suo potere e la sua prosperità su un concetto fondamentale quale la fede, potentissima ma irrazionale quanto basta per essere avulsa da qualsiasi indagine scientifica[1]. Per questa enorme differenza concettuale, sembra quasi impossibile accostare la psicologia alla religione, senza immaginare uno scontro ideologico di notevole portata. Tuttavia l’esperienza religiosa non è altro che una

sabato 21 settembre 2013

Evento Gratuito a Napoli - Sabato 28 Settembre 2013



Ecco il prossimo incontro fissato per Sabato 28 settembre 2013 alle 18,
presso lo Studio di Psicoterapia del Ciclo della Vita, in via Rossini 43, Napoli-Vomero,
"I colori dell'anima. Il teatro come terapia"
presentato dalla dr.ssa Annamaria Di Costanzo.
Saremo lieti di avervi con noi...

mercoledì 18 settembre 2013

Evento Gratuito a Napoli - 18 Ottobre 2013



Venerdì 18 Ottobre 2013 si terrà a Napoli, presso la sede dell'Ordine degli Psicologi della Campania, la conferenza dal titolo "Il contratto in terapia - Per una salda alleanza terapeutica".

Interverranno:
Gaetano Buonaiuto, Psicologo e Psicoterapeuta
Prof. Giuseppe Russo, Matematico, Psicologo e Presidente dell'Associazione Onlus Nemeton;
Dott.ssa Sara Perna, Psicologa, Psicoterapeuta ed Esperta in Psicologia Giuridica;
Dott.ssa Fortuna Marcuccio, Medico Fisiatra, Psicologa e Psicoterapeuta;
Dott.ssa Michelina Federico, Psicologa, Psicoterapeuta ed Esperta in Psicodiagnostica.

Il tema della conferenza verterà sull'alleanza terapeutica e sui primi passi da muovere nei contesti di cura. Verrà esplicitato il metodo del Contratto in Terapia e la teoria sulla quale si regge questo potente strumento. Gli  interventi arricchiranno la giornata con spunti e riflessioni provenienti da diversi contesti professionali e diversificate esperienze personali, considerando il tema dell'Alleanza Terapeutica da diverse angolazioni. 

Per eventuale iscrizione GRATUITA E NON VINCOLANTE, compilare il modulo al link sottostante:
https://docs.google.com/forms/d/1fTALLLbQ02N-Aw_sMcB_OThLJbI0CjjUwBnymNoVrkg/viewform

mercoledì 28 agosto 2013

Il contratto psicoterapeutico


Il contratto in terapia


La professione dello psicoterapeuta, come tutte le professioni riconosciute dallo Stato, è soggetta e regolamentata da norme e leggi di natura giuridica e deontologica aventi il fine di tutelare le persone e la professione stessa. Preso tra due fuochi quali l’obbligo giuridico e la responsabilità etica, il terapeuta spesso si sente vincolato e limitato nella sua attività mettendo in atto un atteggiamento difensivo o di chiusura che lo rende impermeabile e poco sensibile a quegli aspetti che, ad una prima analisi, possono sembrare spinosi e pericolosi ma che, con un maggior grado di consapevolezza e di apertura, possono rivelarsi ottime occasioni per migliorare la propria professione e distinguerla qualitativamente dalle altre. Uno di questi è l’uso del contratto in terapia.
Delineato nel vigente Codice Civile e reso obbligatorio in tutte le professioni dal Decreto Legge 1/2012, rinominato “Cresci Italia”, il contratto terapeutico è diventato una realtà che ogni professionista è tenuto in qualche misura a considerare regolando i propri comportamenti rispetto ad esso. L’art. 9 comma 3 del suddetto decreto infatti recita: «Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell’incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. In ogni caso la misura del compenso, previamente resa nota al cliente anche in forma scritta se da questi richiesta, deve essere adeguata all’importanza dell’opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L’inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare del professionista»[1]. Adeguandosi a queste richieste, l’Ordine Nazionale degli Psicologi ha predisposto

martedì 27 agosto 2013

Insegnamenti fondamentali per la gestione delle sconfitte


Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso.

William Hart  (1)


L’atleta può considerare il non raggiungimento di un obiettivo prefissato come una sconfitta personale. Ma nello sport si mettono in conto le sconfitte, servono a farti fermare, riflettere, fare il punto della situazione, osservare, valutare, capire cosa c’è stato di utile, di importante nella prestazione eseguita e su cosa, invece, bisogna lavorare, cosa si può migliorare. Quindi, tutto sommato, la sconfitta potrebbe servire per fare una valutazione dell proprie risorse, punti di forza e, al contempo, delle criticità.

Importante in caso di prestazione percepita come sconfitta è la motivazione, se un atleta è fortemente motivato nel voler praticare il suo sport che comporta lavori, sacrifici, rinunce, affronterà le sconfitte a testa alta, complimentandosi con se stesso per quello di buono che è riuscito a fare finora, complementandosi con l’avversario per la bravura dimostrata in quell’occasione, anche perché prima o poi lo trovi uno più forte o che comunque riesce a batterti; in questo caso un aspetto importante del vero campione è la resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo”, che sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza; il concetto di resilienza è presente anche nelle persone che subiscono traumi, quelli che possiedono questa caratteristica non vanno incontro a stress acuti, o disturbi post traumatici di stress, ma ne escono più forti, con un valore aggiunto.


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