martedì 12 maggio 2015

Vito Rubino, Ultraman: Essere determinato e paziente nel raggiungere gli obiettivi

Approfondendo il mondo  degli ultramaratoneti ho scoperto che la motivazione è il motore principale per percorrere tantissimi chilometri e quindi c’è differenza di preferenze tra gli atleti, ci sono quelli che preferiscono il trail immersi nella natura e non farebbero mai gare su strada, altri che è indifferente correre su sentieri o su strada ma che non farebbero mai  circuiti brevi da ripetere enne volte come una pista di atletica.

Incontri con gli autori in biblioteca

Zona d'autore Elsa Morante - venerdì 29 maggio, ore 17:30 Presentazione libri Incontri di lettura dedicati agli autori del territorio.

L'appuntamento è nella biblioteca Elsa Morante, Via Adolfo Cozza 7, venerdi 29 maggio alle 17.30.
Partecipano:
Giovanna Avignoni “Sono nato troppo presto” e “Come una bolla” Ed. in proprio; Matteo  Simone “Doping: il cancro dello sport” e “O.R.A. Obiettivi Risorse Autoefficacia” Aras Edizioni. Modera Giuseppe Meffe. L'incontro fa parte delle iniziative del Maggio dei libri. L'ingresso è libero. Info 06 45460481 - elsamorante@bibliotechediroma.it
Condividi il link a questa notizia: http://www.bibliotu.it/news/10127 .
Oggi nella gara sportiva si è arrivati a un agonismo così spinto, a interessi economici così grossi che l’atleta cerca ogni mezzo per migliorare la sua prestazione. Anzi, l’atleta riporta di sentirsi “costretto” a fare questo perché i tifosi pretendono risultati, i giornali criticano le scarse prestazioni e gli allenatori spingono affinché venga raggiunto un rendimento sempre maggiore.
Come dice l'amico collega Gaetano Buonaiuto nell’introduzione del libro “Doping Il cancro dello sport”: "Il fenomeno del doping è insidioso e accattivante allo stesso tempo: come un vaso di Pandora, esso rappresenta la promessa di ‘miracolosi’ risultati, impossibili da raggiungere senza un aiuto esterno. I limiti che si vogliono a tutti i costi superare non rappresentano solo e soltanto quelli fisici. Spesso i primi limiti che si oltrepassano sono quelli mentali, psicologici, morali e spirituali. In una società complessa e sofisticata come la nostra, sotto il bombardamento costante dei mass-media, costruiamo l’immagine ideale cui vorremmo tutti assomigliare: successo e vanità sembrano vuoti e pesanti golem che hanno la capacità di schiacciare le nostre fragilità e debolezze dello spirito."

Manfredonia città dello sport per il benessere e la performance

Manfredonia è una cittadina della provincia di Foggia situata alle porte del Gargano. 

In questa caratteristica città spalmata per lo più lungo la costa e dove l’attività prevalente è ancora la pesca, si può riscontrare sempre più un incremento nelle persone che praticano attività fisica con diverse modalità.
Ci sono i camminatori del Lungomare, i corridori di diversi team, tra i quali “Gargano 2000 Manfredonia”, la neonata “Manfredonia Corre”, la società Romana “Vitamina” il cui Presidente è Pasquale Prencipe e tra i cui atleti vi è Michele Totaro che ha fatto un grande progresso, gli ultra-camminatori eco-spirituali del Team Frizzi e Lazzi che si cimentano sia in distanze brevi e facili aperte a tutti, sia in distanze più lunghe e percorsi impegnativi.
Vito Rubino è un originario della città di Manfredonia, posto immerso nella natura alle porte del Gargano dove c’è l’immensa foresta Umbra, le strade ed i sentieri del promontorio del Gargano, ed i mari dove poter nuotare nell’immensità dell’Adriatico.

lunedì 11 maggio 2015

Valentina Spano: L'ultramaratona è un modo per prolungare la gioia della corsa

Matteo Simone 

Non è da tutti essere ultramaratoneti, anche volendo non tutti posso riuscire perché sono tante le componenti in campo che ti permettono di correre per un lungo periodo di tempo per la percorrenza di chilometri che supera la distanza della maratona che è di 42km195metri. 

Già la maratona da sempre è stata considerata una gara estrema da prepararla atleticamente e mentalmente con criterio e non trascurando nessun aspetto, quindi superare tale distanza comporta un notevole impegno di tempo e tanta fatica sulle gambe, ma tanto più importante è la passione, la voglia ed il piacere che la corsa comporta per tanti ultramaratoneti.
E’ quello che Valentina, per gli amici UltraVale, spiega quando gli si chiede.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Far parte di un gruppo di privilegiati. Sono una persona che ama correre alla follia, l'ultramaratona è solo il mezzo per raggiungere la felicità, l'ultramaratoneta secondo me dimentica l'orologio, non pensa più i km uno ad uno. L'ultramaratona è un modo per prolungare la gioia della corsa.

Racconti di gare estreme

Dalle risposte alla domanda “Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile?” emerge da un lato una sorta di dipendenza dal ricercare il limite, quasi una sorta di inconsapevolezza e di perdita di controllo, infatti in qualche modo si cerca aiuto a famigliari di intervenire per farsi legare e non osare troppo.
Racconti di gare estreme, dove si arriva al punto di rischiare di morire o comunque dove si sperimentano condizioni estreme di fatica fisica o atmosferica, oppure si rischia di perdersi o precipitare. Difficili sono considerate anche le gare dove si ripete un breve circuito per tantissime ore. Ma tutto ciò non basta per limitare il rischio, si arriva al punto di chiedere di essere incatenati. Alcuni atleti sono abbastanza resistenti alle gare estreme superano tutte le difficoltà e i rischi e si proiettano su nuove sfide da affrontare serenamente con sicurezza. Estreme e difficili sono considerate anche quelle dove non vi è motivazione, si corre con svogliatezza, quindi è importante credere in quello che si fa ed avere la passione che ti sostiene.
Angelo: “La gara più estrema e difficile per me, si è capito, è stata proprio la Sparta Atene, ed è quella che sicuramente non porterò mai a termine proprio perché essendo fermo già da tre anni, e mai decidessi di riprendere un percorso di gare, sarà quasi impossibile ritornare ad avere la preparazione per tornare a pensare a rifarla!”
Pasquale: “La 100km del Passatore ed il Gargano Raid di 77km e 3000mt D+, corso per metà in solitario.”

Se c’è motivazione puoi portare a termine qualsiasi impresa

L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti competizioni e situazioni.
Pertanto l’ultramaratoneta è continuamente alla ricerca di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi facciano parte del proprio corredo caratteriale.
Alla domanda: “Quale è una gara estrema che ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine?” di seguito le risposte ricevute:
“Nessuna, ancora oggi ritengo che possa arrivare in fondo a qualsiasi gara, con l’avanzare dell’età non so, i miei prossimi obbiettivi sono UTMB e TDG e spero di riuscirci.”
“Temo il freddo, quindi ogni gara esposta a temperature rigide mi preoccupa (il che non siginfica che prima o poi non la proverò…)”
“Penso che con un buon allenamento mentale si possa portare a termine qualsiasi gara. Non importa il tempo che impieghi.”
“SE CI SONO, NON NE SONO A CONOSCENZA. PROBABILMENTE UNA GARA MOLTO LUNGA E MOLTO TECNICA.”
Ciro: “Nessuna, se m’innamoro.”
“Ma per ora nessuna.”
“Non lo so.”
“Non penso ci sia una gara ultramaratona su strada dove non ci riuscirei.”

venerdì 8 maggio 2015

Gianluca Di Meo: Ultramaratoneta è uno stato mentale al di là dei km, è un avventuriero del limite

Gianluca Di Meo è un ultramaratoneta che ne ha sperimentato tante di gare, con condizioni atmosferiche più estreme, infatti allo scorso raduno italiano ultratrail premondiale raccontava la sua ultima esperienza durante la corsa bianca della quale ne va orgoglioso per averla terminata

Per Gianluca Ultramaratoneta non significa superare solamente i 42km, ultramaratoneta è uno stato mentale aldilà dei km. Ultramaratoneta è un avventuriero del limite.

Translate