venerdì 28 settembre 2018

Giulia d'Angelis, run: Bisogna pensare positivo anche quando le cose vanno male

Mi allena una campionessa Fabiola Desiderio che mi fa da guida

Lo sport è una cultura che permette di apprendere insegnamenti di vita partecipando ad allenamenti e gare, apprendendo modalità per migliorare la prestazione atletica e anche migliorare l’approccio agli allenamenti e alle gare trasformando persone e rendendole più serene, sicure, fiduciose. Di seguito Giulia, della società “Top Run Fondi”, racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mi domande: Quando ti sei sentito campione nello sport? Qual è la gara della tua vita?Mi sento una campionessa quando chiudo in bellezza un allenamento duro. La gara della mia vita sarebbe la maratona che pero ancora non ho fatto perche ho 18 anni.”


giovedì 27 settembre 2018

René Cuneaz maratona 2h12'48": I rischi maggiori nell’atletica sono gli infortuni

Bisogna ascoltarsi e non forzare quando si hanno dei sintomi strani
Matteo SIMONE 

Lo sport diventa una continua ricerca dentro se stessi e al di fuori, nel mondo che ci circonda, osservando e documentandosi su altri atleti o tecniche di allenamento. 

Di seguito René racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?I miei esempi sono quelli che ottengono risultati con sacrifici e dedizione conciliando sport e lavoro come Catherine Bertone che nonostante il lavoro, da pediatra ha partecipato alle Olimpiadi di Rio.”

Per arrivare ai massimi livelli non bisogna trascurare nessun aspetto che può incidere nella performance e nel benessere dell’atleta e bisogna fare attenzione al minimo dettaglio.
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance?Con la testa che ho, per cercare di migliorare, in questi anni ho speso parecchio tempo in tanti piccoli dettagli. Dai video durante la corsa per migliorare l’efficienza tecnica all'alimentazione per eliminare i dolori alla pancia ed al fegato durante le corse prolungate. Questi sono i fattori che ho curato maggiormente.”

Francesco Sebastiani, Campionato del Mondo master 100km in Croazia 2018

La dedica è per mia figlia Aurora che tutte le volte mi dice 'babbo te corri forte' e mi commuove

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Si è disputato l’8 settembre 2018 a Sveti Martin na Muri in Croazia, il Campionato Mondiale 100 km di corsa su strada. Tra i partecipanti della gara open vi era anche Francesco Sebastiani che di seguito riporta le sue impressioni rispondendo ad alcune domande.

Come hai deciso di partecipare? Con chi?Verso i primi del mese di giugno fui contattato da un carissimo amico Stefano Castoldi, dicendomi che sarebbe stata sua intenzione partecipare al Campionato del mondo master della 100km a settembre in Croazia. L'idea mi parve pazzesca, non era certo una gara qualunque, ma in cuor mio avevo già accettato la sfida. Poi con Stefano, un ragazzo a cui diresti di sì anche se ti invitasse a correre a piedi nudi al polo nord.”

Gli ultrarunner di solito sono sempre pronti a mettersi in gioco, a fare le valigie per partire per gare sfidanti, per prepararsi mentalmente e fisicamente a gare di lunga durata che prevede una grande e lunga fatica nell'arco di una decina di ore.

Roberto Isolda, runner: La consapevolezza è di sapermi divertire su qualsiasi terreno

Coltivo nuovi progetti costruttivi in ottica di migliorare la prestazione sulla 100k

Coltivare la passione della 100km significa dedicarsi a un grande orto che abbisogna di cura e allenamenti costanti e continuativi di lunga durata e intensi dal punto di vista qualitativo, ma se c’è passione, intenzione, motivazione, obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili si può fare tutto, tutto pesa di meno. Di seguito Roberto, della Bergamo Stars Atletica racconta un po’ del suo orto rispondendo ad alcune mie domande: Ciao Rob, cosa combini ora?Ciao Matteo! Coltivo nuovi progetti costruttivi in ottica di migliorare la prestazione sulla 100k.”

la ciclicità della vita è fatta di programmazione, pianificazione, progetti, attese e poi tutto passa, passa la gara, la partenza la fatica e quello che rimane le intense esperienze di gara, di incontri, di sguardi, ri ricchezza interiore, di nuove consapevolezze che con il tempo bisogna assorbire e farle depositare nel nostro cuore, corpo, anima e mente che ci aiutano nel futuro per riflettere e per ricordare come siamo riusciti perché a volte lo dimentichiamo: Progetti trail? Strada?A metà ottobre sarò al Morenic Trail (119K e 2.500 mD+), gara molto corribile sopra Ivrea. E poi da novembre il pensiero andrà a Seregno 2019!

Elena Rizzi, maratoneta “Run & Fun”: Ricominciare sempre e non mollare mai


Il migliore doping è l 'alimentazione corretta

Lo sport permette di superare problemi e situazioni, lo sport diventa un bell'orto da coltivare per sperimentare benessere non solo fisico ed estetico ma anche psichico. Elena della società “A.S.D. Run & Fun San Severo” racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?Non c'è stato un percorso, è successo tutto per caso, per sfuggire ad un grave lutto.” Come superi crisi, sconfitte, infortuni?Con la voglia di ricominciare sempre e non mollare mai.” Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?Familiari, all'inizio vedevano solo l'aspetto estetico...poi hanno visto i benefici sulla psiche.” Ritieni utile lo psicologo dello sport?No, perché già lo sport lo è: Mens sana in corpore sano.”

La maratona per tanti è stata o è una gara da portare a termine prima o poi nella vita, a volte si inizia a correre perché si ha in mente di fare proprio la maratona, è un sogno che si può trasformare in realtà impegnandosi, credendoci e poi a volte succede che la maratona diventa un punto di partenza verso altre mete più sfidanti e ambite come le ultramaratone: Qual è la gara della tua vita?La maratona.” Quale esperienza passata ti dà fiducia nel raggiungere i tuoi obiettivi?Ogni volta che concludo una maratona.” La gara più difficile?La maratona.” Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?Un ultramaratona.” Sogni realizzati e da realizzare?Correre, correre, correre.”

martedì 25 settembre 2018

3000 di Emilio con Calcaterra che corre quattro batterie e arriva 2° assoluto

Vincono Lorenzo Buttarazzi e Virginia Petrei
Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Sabato 22 settembre 2018 si è disputata presso lo Stadio Terme di Caracalla la 7^ edizione del 3000 di Emilio. L’intero ricavato delle iscrizioni è stato devoluto in beneficenza in favore della Fondazione Operation Smile Italia Onlus che si occupa della cura e dell’assistenza di bambini affetti da gravi malformazioni facciali.
Gli atleti sono stati divisi in batterie in base al tempo di accredito segnalato al momento delle iscrizioni. Il programma prevedeva anche una gara riservata ai bambini di tutte le età che hanno corso il giro di pista di 400 metri.

Al 3000 di Emilio un finale combattuto, tre persone a contendersi la gara

Vincono Lorenzo Buttarazzi e Virginia Petrei
Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Sabato 22 settembre 2018, presso lo Stadio Terme di Caracalla, si è svolta la 7^ edizione del 3000 di Emilio, gara podistica ideata da Emilio Beltrone e il cui ricavato va in sostegno della Fondazione Operation Smile Italia ONLUS.
Un finale combattuto ricco di colpi di scena, tre persone a contendersi la gara. Il vincitore è stato il giovanissimo diciottenne Lorenzo Buttarazzi (Atletica Colleferro) che ha condotto la gara i primi 2 km davanti a Marco Mencio (Atletica Montefiascone) e Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport) in terza posizione, ma al penultimo giro Lorenzo ha mollato forse un po' intimorito dal grande Giorgio che fa il penultimo giro in progressione prendendo il comando.

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