martedì 9 luglio 2019

Alessandro Sinno, astista: Un'olimpiade coronerebbe la mia carriera da atleta

Il mio unico obiettivo per ora è di crescere e di alzare sempre più l'asticella

Alessandro Sinno, del C.S. Aeronautica Militare, ha conseguito i seguenti risultati sportivi nazionali ed internazionali: 3° classificato ai Campionati del Mediterraneo U23 nel 2016; 3 titoli italiani U23 indoor; 2 titoli italiani U23 outdoor; 2 titoli italiani assoluti indoor.

Il suo miglior salto è di 5.55 ottenuto il 27 giugno 2018 a Foggia e uguagliato il 20 gennaio 2019 ad Ancona. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alessandro attraverso risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa.
Ti sei sentito campione nello sport?Sì, nel momento in cui sono riuscito a raggiungere obiettivi prefissati.” 
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?Dandomi regolarità nelle mie giornate e incentivandomi a curare il mio corpo.” 
Come hai scelto il tuo sport? Seguendo le orme di mio padre anche lui ex atleta.” 

Più ci sono fatica e impegno, più la soddisfazione è maggiore


La fatica diventa una costante nella vita di un atleta ma a volte è considerata anche una buona compagnia perché al momento opportuno va via, si rimane con il gusto di avercela fatta nonostante si sia sperimentato dolore e sofferenza e questo rafforza la persona, si trasferisce l’esperienza nella vita quotidiana nei momenti tristi e faticosi quando sembra che tutto rema contro e poi si riesce a uscirne ancora una volta sperimentando che la crisi o la fatica non è per sempre ma un po’ bisogna accettarla e un po’ bisogna far fronte con strumenti e strategie adeguate e consolidate nel tempo e con l’esperienza.

La passione per uno sport permette di condurre uno stile di vita fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire. Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in sé, con impegno, motivazione, passione e determinazione.

lunedì 8 luglio 2019

Rapone (PZ): Quest'anno la gara Madre “la Ultramaratona delle Fiabe” 46,4 km

Gara Fidal Nazionale e Campionato Grand Prix IUTA 46,4km - 16 giri

Tante le gare di ultramaratona in programma, mi piacerebbe essere presente a tutte, soprattutto quelle organizzati da amici e squadre che conosco come la 6 ore di Corato o la 6 ore dei Conti ma un po’ per impegni personali, lavorativi e familiari; un po’ per acciacchi vari ne devo saltare tante come la prossima 1^ ed. della 6 ore in notturna a Roma, una gara speciale dove si corre di notte con partenza a mezzanotte e arrivo alle 06.00 di mattina, dove verranno a partecipare tanti amici romani, laziali, del Nord, delle Isole e soprattutto dal sud Italia come il folto gruppo della neonata squadra Be Ultra.
Tra le prossime, vediamo se riuscirò ad esserci a Rapone (PZ) come sono riuscito un paio di anni fa trovandomi già al sud e scroccando un passaggio dall’amico ultrarunner Nicola Ciuffreda, dove ho incontrato tanti amici ho fatto una ricca colazione offerta dagli organizzatori e sono andato anche a premio, cosa non facile.

Lorenzo Marcantognini, atletica e calcio: Due volte il record del mondo, pazzesco

Matteo SIMONE 

Lorenzo è nato senza tibia e per questo motivo, sotto il consiglio dell’ortopedico, gli è stato amputato la gamba sinistra. 

Lorenzo, dell’art4sport team, ha ottenuto i seguenti risultati nella categoria T63 (monoamputazione sopra il ginocchio): marzo 2018, record italiano sui 200 mt. indoor ad Ancona; marzo 2019, ai Campionati italiani di atletica paralimpica indoor ad Ancona ha conseguito due medaglie d’argento: 60 mt. e 200 mt.; 7 giugno 2019, al World Para Athletics Grand Prix a Grosseto ha ottenuto il record del mondo nei 400 mt. 1’17”74.
Di seguito Lorenzo racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Campione no, perché quando faccio sport non c’è bisogno di essere un campione, a me basta essere un atleta o ancora meglio quando faccio sport mi sento un persona normale come tutte le altre...è questo l’importante per me.” 

Giacomo Cecchini: Correrò finché riuscirò a divertirmi trovando sempre nuove sfide

Quando la vita mi ha messo a terra la corsa mi è tornata utile per rialzarmi

A volte lo sport aiuta a riprendere in mano le redini della propria vita, scoprendo nuove modalità di essere, di relazionarsi, di affrontare ogni giorno pianificando mete e obiettivi ambiti e sfidanti. Di seguito l’esperienza di Giacomo Cecchini, atleta “9.92 Running ASD”, attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Ogni volta che indosso l’abbigliamento per correre e mi presento alla partenza mi sento già un vincitore, tutto ciò che avviene dopo lo decido io.Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Sono nato in pista con le classiche gare di atletica, mezzo fondo, siepi, fondo, corse campestri. Poi ho smesso, e quando la vita mi ha messo a terra la corsa mi è tornata utile per rialzarmi e da quel momento (2013) non ho più smesso e mi sono detto che correrò finché riuscirò a divertirmi trovando sempre nuove sfide.

Marco Boni, astista: Bisogna allenare forza, velocità, tecnica, acrobatica, la mente

I sogni realizzati sono un titolo italiano assoluto e la maglia azzurra

Marco Boni, astista e bobbista, più di una dozzina di volte sul podio ai campionati italiani assoluti di atletica leggera. Nel 1998 sui 110 metri ostacoli ottiene un bronzo ai campionati italiani juniores nel 2003. Ha rivestito la maglia della nazionale dell'Italia negli incontri internazionali di Gorizia (2002) e Nove (2003).
Dal 2008 ha iniziato la carriera nel bob, venendo selezionato come frenatore con la squadra nazionale per la Coppa Europa e ottiene anche u podio ai campionati italiani estivi di bob.
Il 4 marzo 2012 nel salto in alto stabilisce il personale con 5,60 m, 6ª prestazione italiana di tutti i tempi indoor e minimo per i Campionati europei di atletica leggera 2012. Da qualche mese la sua carriera sportiva ha preso la strada del preparatore atletico della nazionale di bob.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso riposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Più di qualche volta, anche se spesso i motivi della soddisfazione sono variati di volta in volta.” In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? Grazie allo sport mi sono tenuto lontano dalle ‘brutte compagnie’ e da vizi dannosi come droga, alcol e fumo. Inoltre per scelta ma anche per dovere mi sono dovuto informare sull'alimentazione arrivando a sapere di nutrizione molto più di chiunque altro frequenti. Infine ho così un fisico sano ed allenato.”

Sono tanti i benefici derivanti dalla pratica di un sport, allontana da cattive compagnie e stili di vita non sani, aiuta a occuparsi di se stessi sia fisico che mente, aiuta a conoscere il proprio corpo: Come hai scelto il tuo sport?Stanco del calcio e dopo aver provato quasi tutto quello che si poteva, ho trovato l'atletica un bell'ambiente, inoltre per il fatto che riscontravo grandi successi.” Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare?Le difficoltà del salto con l'asta spaziano in maniera impensabile: ci sono quelle fisiche (cioè allenarsi duramente per la condizione), quelle tecniche (riuscire a sfruttare la ‘forza’ accumulata e indirizzarla) e psico-emotive. I rischi del salto con l'asta sono un po' più alti rispetto alla media, dal fatto che si può rompere un'asta durante il gesto al cadere fuori dal materasso a strapparsi un muscolo o prodursi un'ernia durante la preparazione. Quindi bisogna fare attenzione a non sovraccaricare e avere un monitoraggio medico costante. Bisogna allenare forza, velocità, tecnica, acrobatica, la mente.”

Sono tante le componenti del benessere e del successo nello sport, prima di tutto tanta attenzione a non farsi male e poi cercare di osare in base all’esperienza con gradualità, coraggio e aiuto di personale qualificato: Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?Dipende molto dalla dieta che sto facendo in quel periodo. Normalmente mangio come negli altri giorni ma molto prima, durante prendo maltodestrine o altre cose leggere e dopo dipende, possibilmente delle fonti di aminoacidi.” Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Qualche volta pioggia e vento contrario o laterale hanno influito negativamente. Eccezionalmente il troppo caldo o il troppo freddo (cioè >35° o <15°).” Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Mollare fortunatamente ancora nulla, continuerò fino al giorno in cui penserò di potermi migliorare, poi penso che sarà una scelta automatica.”

domenica 7 luglio 2019

Gianfranco Cucco, 2019 Campione Europeo Assoluto Age Group di Duathlon Cross

Sogni da realizzare? La convocazione in nazionale di duathlon cross per i prossimi europei
Matteo Simone 

Gianfranco Cucco (Frecce Bianche Triathlon) già nel 2018 ha vinto gli Europei di Ibiza, categoria Age Group 25-29. 

Quest’anno si ripete in Romania a Sovata, con il crono di 01h45’53” (7km corsa, 20 bici e 3,5km corsa) precedendo il belga Lander Sels 01h48’58” e lo spagnolo Javier MegÍa Ciudad 01h55’48” ed è anche primo assoluto Age Group.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Gianfranco attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì! Proprio lo scorso 2 Luglio in Romania a Sovata, dove ho disputato i Campionati Europei Age Group di Duathlon Cross, ed ho vinto il titolo Continentale assoluto Age Group!” Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho iniziato da piccolo giocando prima a Basket poi a Calcio, per poi passare alla Moto velocità e, giungere all’attuale Triathlon e podismo.”

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