mercoledì 19 maggio 2021

Intervista doppia alle ultrarunner Annalisa Campagna e Lorena Brusamento

 Sul podio insieme a gente del calibro di Lorena Brusamento che è anche la coach

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Domenica 09.05.2021 si è svolta a Cinisello Balsamo (MI) la seconda edizione della “Sei Ore del Parco Nord” Milano, su un anello di circa 1600 metri quasi completamente asfaltato, organizzata dal Centro Provinciale Libertas Milano in collaborazione con ASD Sport club Atletica Libertas Sesto.

Tra le donne la vittoria è andata a Chiara Milanesi con 75.713 km precedendo Lorena Brusamento 74.647 km e Annalisa Campagna 69.783 km. Il vincitore assoluto è stato Marco Menegardi con 88.349 km precedendo Giorgio Calcaterra 86.084 km e Mauro Gagliardini 78.848 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Annalisa e Lorena attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentita campionessa nello sport?
Annalisa: “Sicuramente alla sei ore del parco nord. Ancora non riuscivo a credere di essere arrivata sul podio insieme a gente del calibro di Giorgio Calcaterra o Lorena Brusamento (che è anche la coach che mi segue). Mi sono sentita un po’ fuori posto perché non mi aspettavo proprio di fare così bene e allo stesso tempo una vera campionessa!”.
Lorena: “Si, toccando il piede di Re Leonida all'arrivo di Spartathlon.”
 
La motivazione, la passione, il bisogno spingono a raggiungere obiettivi nella vita o nello sport. Per attivarsi e impegnarsi, l’obiettivo dovrebbe essere sfidante e difficile ma raggiungibile, non impossibile.
Qual è stato il tuo percorso nello sport?
Annalisa: “Da ragazzina giocavo a basket. Ho provato a fare qualche campestre ma correre mi annoiava. Poi ho cominciato a corricchiare durante l’università giusto per tenermi in forma ma continuavo ad annoiarmi (probabilmente perché andavo da sola) per cui tre anni fa ho deciso di iscrivermi ad un gruppo che correva sul naviglio. Da lì a poco tutto è cambiato e la corsa è diventata la mia passione. Nell’aprile del 2018 ho corso la mia prima maratona e nell’ottobre dello stesso anno la mia prima Ultra”.
Lorena: “Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita, prima la pallavolo, poi la corsa ma non solo. Ho cercato di seguire il mio istinto e di fare sempre ciò che mi faceva provare un'emozione”. 

Lo sport rimette al mondo, fa rinascere a nuova vita, una volta incontrato si sperimentano effetti benefici e sono tanti, dal benessere individuale a quello sperimentato in gruppo.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance?
Annalisa
: “Prima tutto è cambiato quando mi sono iscritta a una società podistica (Alzaia Naviglio Runners). Correre in gruppo mi ha dato la motivazione e la forza che non avevo mai avuto prima. Anche se i risultati che ho ottenuto sono principalmente merito del mio fidanzato conosciuto proprio grazie alla corsa. Grazie ai suoi incoraggiamenti e alla fiducia che ripone in me ho iniziato a correre le ultramaratone insieme a lui. Prima non pensavo minimamente di poter superare certi limiti”.
Lorena: “Alimentazione e integrazione, obiettivo chiaro e fisso in mente uniti ad una forte fiducia sullo stato di salute del mio corpo. Il mio percorso verso l'ultramaratona è stato segnato da persone diverse in fasi diverse. Sicuramente il mio compagno e la mia amica/assistente hanno avuto un ruolo importante.”
Cosa e chi ti ostacola nella pratica dello sport?
Annalisa: “Al momento niente e nessuno. Chi mi vuole bene sa quanta gioia io provi nel correre per cui mi sostiene e incoraggia. Ovviamente preparare maratone e ultramaratone non è sempre semplice e ogni tanto conciliare gli impegni lavorativi o familiari o sociali è faticoso (specie a ridosso delle gare quando sarebbe meglio rinunciare a qualche aperitivo o cena di troppo)”.
Lorena: “Cerco sempre di dare il massimo e di non farmi condizionare né dall'ambiente esterno né da qualche pensiero negativo.”
 
La giusta compagnia e il gruppo danno una marcia in più sia negli allenamenti che in gara, nella condivisione di esperienze e obiettivi da raggiungere insieme.
Quale esperienza ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita?
Annalisa
: “La mia prima ultra Ticino Eco Marathon 60km. L’ho preparata nei due mesi estivi precedenti dopo aver fatto solo una maratona e non aver mai corso il mese precedente! Nessuno pensava che potessi arrivare alla fine tranne il mio fidanzato che mi ha preparata, seguita e vista arrivare al podio come seconda donna. Credo che dopo aver fatto quell’impresa potrei fare qualsiasi altra cosa”.
Lorena:Credo che ci siano tante esperienze e tanti avvenimenti nella vita di ciascuno di noi che possono influenzare la nostra fiducia o sfiducia in noi stessi. Io ho nel cuore e nella mente due cose particolari che mi hanno dato quel qualcosa che ha cambiato totalmente il mio modo di approcciare la vita e le fatiche sportive: Spartathlon 2015, con la mia amica Elena, e Spartathlon 2017 condivisa con la mia amica Luisa.”
 
Riuscire in esperienze dure e intense aiuta a sentirsi sicuri e fiduciosi in prossime altre gare o imprese difficili e sfidanti, se si riesce una volta, le prossime volte si è più propensi ad aver coraggio nell’affrontare gare impegnative e difficili.
Come dico spesso, “together is much better” (insieme è molto meglio), quando fai qualcosa insieme ad altri, soprattutto se sono difficili, impegnative e sfidanti, quello che riesci ad ottenere ti rimane nel cuore e nella mente e ti viene utile nei momenti importanti quando hai bisogno di tirare fuori energie residue e nascoste per andare avanti più forte e non mollare.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
Annalisa: “Principalmente che sono un po’ matta perché secondo loro corro tanto e soprattutto perché faccio gare lunghe e massacranti. Ma in realtà sono molto fieri di quello che sono riuscita a fare in questi tre anni”.
Lorena: Sono orgogliosi e pensano che posso fare sempre meglio.”
 
Chi non fa, non sa, se non si sperimenta direttamente qualcosa sembra sempre difficile e complicato ma se c’è interesse e motivazione si è più propensi a impegnarsi e investire tempo e fatica per migliorare e ottenere grandi risultati.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva?
Annalisa: “Probabilmente i più curiosi sono capitati durante il passatore quando al 90esimo km il mio fidanzato era così cotto che ha cominciato ad avere le allucinazioni e a vedere gente che non esisteva che attraversava la strada, o quando ad un ristoro voleva sedersi ma io gli ho tolto la sedia urlandogli che se si fosse seduto non avrebbe più continuato! Siamo un po’ i ‘Sandra e Raimondo’ della corsa!”.
Lorena:Forse la cosa più strana che ho visto è stato il giapponese che dormiva in sospensione tra due sedie in un check point lungo Spartathlon...5 minuti di sonno cosi, poi è suonata la sveglia si è alzato e ha ripreso a correre.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?
Annalisa
: “Credo che la mia dote principale sia la mia testa. Sono molto testarda per cui se mi metto in testa un obiettivo riesco spesso a raggiungerlo. Spesso la mente mi ha aiutato a superare dei problemi fisici e a portare a termine le gare. Probabilmente per quello mi piacciono le ultra, che sono per la maggior parte una questione di testa. Certo poi occorre un’adeguata preparazione fisica ma se non hai abbastanza forza mentale il fisico non va da nessuna parte”.
Lorena:Forza, determinazione, tenacia, controllo, conoscenza di me stessa, fiducia.”
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione?
Annalisa: “Il rischio maggiore è sovraccaricare troppo il corpo. Magari se si sta provando ad allungare la distanza o andare più veloci si rischia spesso di esagerare con gli allenamenti e andare incontro a spiacevoli infortuni. Molto meglio cercare di diversificare magari facendo qualche altro sport. Questo sia per ridurre il rischio infortuni che per evitare la noia, personalmente mi è capitato di esagerare con le gare e avere un momento in cui non volevo neanche sentire parlare di corsa (fortunatamente queste fasi duravano poco)”.
Lorena
: Devo fare attenzione a non dissociarmi per troppo tempo, rischierei di non avere il completo controllo di ciò che succede al mio corpo.
 
Per fare certe gare considerate estreme per la lunghezza chilometrica, per le tante ore di attività fisica con deprivazione di sonno, bisogna a sempre trovare un buon equilibrio soprattutto se si viene presi dalla passione e dalla voglia di fare sempre di più e meglio.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
Annalisa: “Non ci ho mai pensato. Ma considerando quanto sia importante il fattore testa, probabilmente sarebbe molto utile”.
Lorena:Non saprei, non ne ho mai sentito necessità.”
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Annalisa: “Il ‘Passatore’. Mi sono iscritta solo per accompagnare il mio fidanzato ma è stata la gara che mi ha emozionato di più. All’arrivo non riuscivo a smettere di piangere!
Lorena
: Spartathlon in particolare anche se ogni gara/corsa mi ha dato emozioni, sensazioni particolari e ricordi.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, COVID?
Annalisa: “Sono stata fortunata e non ho mai avuto grossi infortuni (se non qualcuno che mi ha tenuta ferma al massimo un paio di settimane) per cui non ho dovuto mai gestire situazioni particolarmente difficili. Al contrario il COVID mi ha messo in seria difficoltà. Nonostante non avessi problemi fisici non riuscivo proprio a correre. Per la prima volta la testa mi aveva abbandonato. In estate mi sono dedicata alla bici da corsa e mi è tornata la voglia di fare sport. Piano piano mi sono riavvicinata alla corsa e quest’anno col ritorno alle gare è tornata la motivazione di sempre!”.
Lorena
:Con pazienza e lavorando su me stessa, cercando sempre di essere positiva”.
 
C’è sempre almeno una soluzione per ogni problema e un piano B da provare a utilizzare per ritrovare entusiasmo e motivazioni per ricominciare.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?
Annalisa: “Lo sport è puro divertimento e ti può dare tante soddisfazioni. Ma lo sport ti permette di conoscere tante belle persone. Grazie alla corsa ho trovato un fidanzato meraviglioso e degli amici stupendi. Sono la mia seconda famiglia. Per cui fate sport che vi rende belli e sani ma soprattutto pieni di amici!”.
Lorena: Lo sport è amicizia, aggregazione, condivisione, gruppo, insegnamento, conoscenza, qualsiasi sport e a qualsiasi livello.”
 

Lo sport apporta benefici, scoperte, conoscenze, è una formazione che non ha prezzo e non ha pari, una formazione alla vita, apprendere ed imparare dall’esperienza diretta per costruire carattere e formare personalità per vivere ogni momento con consapevolezza.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport?
Annalisa: “Che quando voglio possiedo una forza immensa”.
Lorena: Che sono forte, mi ferma solo qualcosa che può mettere a rischio serio la salute”.
 
Lo sport può essere considerato una grande palestra per incrementare consapevolezze, fiducia e resilienza.
Una parola o una frase che ti aiuta a nei momenti difficili?
Annalisa
: “Credo che la parola giusta sia ristoro! Quando sono in crisi è la prima cosa a cui penso è che mi fa andare avanti!
Lorena: I limiti esistono solo nell'anima di chi è a corto di sogni" una frase che ho letto e che mi è rimasta in testa”.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?
Annalisa: “Sicuramente il primo è quello di migliorarsi. Prima di gareggiare contro gli altri si gareggia contro se stessi! Per cui mi piacerebbe ad esempio rifare il ‘Passatore’ con un tempo migliore. Fino a tre anni fa non pensavo di fare una maratona, figurati un ultra! Neanche sapevo esistessero per cui ho già raggiunto dei traguardi importanti. Il sogno nel cassetto ovviamente è fare qualche ultra importante. Magari più in là. Vedremo se sarò in grado”.
Lorena: Ogni sogno realizzato apre la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia azzurra era un sogno, l'ho realizzato e questo mi dà la possibilità di sognare altro! La vita senza sogni, che vita è?”.
 
Lo sport è una grande scuola di vita; bisogna crederci, sognare, realizzare sogni, superare crisi e sviluppare consapevolezza, autoefficacia e resilienza.
Nella mente degli atleti ci sono sempre obiettivi da raggiungere, sogni da trasformare in realtà, traguardi da raggiungere che stimolano e permettono di mobilitare energie per seguire piani e programmi di allenamento.
 
Interviste a Lorena sono riportate nei miei libri:
“Lo sport delle donne”, edito da Prospettiva Editrice.
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, Edito da Aracne Editrice
Inoltre Lorena è menzionata nel libro “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.
 
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Psicologo, Psicoterapeuta gestalt ed EMDR

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