mercoledì 26 maggio 2021

William Mostorino Rivera: Il mio sogno realizzato è di aver terminato una maratona

 Roma 2013, mia prima maratona, mai avrei immaginato di finire una regina

 

Lo sport praticato con passione da solo o con un gruppo di amici ti permette di sperimentare tanto benessere oltre che performance, trattasi di benessere sia dal punto di vista fisico corporeo ma anche mentale, ti permette di crescere come persona e come atleta, di sperimentarti in allenamento e in gara, di raggiungere piccoli e grandi obiettivi, ti permette di far parte di un gruppo di allenamento. Ti permette di avere una meta, di pianificare, organizzare gare e allenamenti.

Di seguito l’amico William del G.S. Cat Sport Roma, racconta la sua esperienza di triatleta attraverso risposte a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Quando ho avuto degli ottimi risultati o quando ho finito una gara molto dura, mi sono sentito un vincitore”.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?
Ha contribuito perché adesso mi sento più in forma, più in salute e i fattori sono le diverse attività che pratico (nuoto, bici, corsa, stretching, alimentazione) che mi portano a ottenere dei risultati sportivi, di salute e per il fisico”.
Come hai scelto il tuo sport?Diciamo che la corsa mi ha scelto, lo facevo da ragazzo però solo ogni tanto, penso che se da ragazzo avessi avuto l’opportunità di farlo come professione avrei avuto ancora migliori risultati”.
 
A volte siamo noi a scegliere lo sport, a volte ci facciamo scegliere dallo sport, ci sentiamo attratti da uno sport, da qualcuno che fa sport, ci sentiamo risucchiati nel mondo sportivo, ci sentiamo piacevolmente immersi nel mondo dello sport fatto di fatica condivisa ma anche di piccole o grandi soddisfazioni.
N
el tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi? Il tempo, fra il lavoro e impegni famigliari cerco sempre di darmi un tempo per fare al meglio i miei allenamenti”.
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?Prima di una gara, di solito 2 giorni prima, mangio più proteine e gli ultimi giorni carboidrati dipendendo dalla distanza; il dopo gara cerco di fare un po’di stretching, bevo più acqua e dopo 2 ore mangio per reintegrare quanto consumato”.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale?Per mia fortuna fino adesso non ho avuto problemi di infortunio, le condizioni ambientali che diminuiscono le prestazione sono la pioggia, vento, freddo, caldo in eccesso, però credo che uno possa farcela. Per fortuna fino adesso ho finito tutte le gare che ho corso anche se in tante di loro il pensiero di chi me l’ha fatto fare mi è passato per la testa”.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?
Forse la fatica qualche volta gioca contro di te, però quando ci riprovi esci più forte di prima di solito quando mi vengono questi pensieri penso a tre persone che amo e mi paragono a qualcuno che ce l’ha fatta o ascolto una musica, o sento il mio nome che qualcuno urla in gara nei momenti difficoltà succede di solito nelle maratone”.
 
Ognuno trova le sue strategie per andare avanti, per non mollare, per non fermarsi, per raccogliere le briciole di energie rimaste soprattutto in gare lunghe come maratone.
Nello sport cosa e chi hanno contribuito al tuo benessere e/o performance?Direi io stesso, ascolto molto le persone che hanno più esperienza di me, e adatto tutto alle mie capacità. Sempre mi sono allenato da solo, però se vuoi avere dei risultati ti devi far seguire da un coach, io ho scelto Massimo Fucili che mattoncino dopo mattoncino mi sta portando al livello successivo".
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?Maratona di Roma 2013, la mia prima maratona in un anno da quando ho iniziato a correre, mai avrei immaginato di finire una regina, questo mi ha dato spinta per far altre 4 maratone”.
 
Piccoli traguardi, piccoli obiettivi danno la spinta, l’entusiasmo per nuove mete più sfidanti, si tratta dell’autoefficacia che piano piano cresce con il graduale raggiungimento di obiettivi con impegno, passione e determinazione.
Un’esperienza che ti può dare la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita?Che con sforzo e dedizione uno può fare tutto, in questo 5 anni di corsa ho imparato che nulla è impossibile e se mai non riesci a farlo almeno sapere che l’hai intentato”.
 
Bel percorso sta facendo William, corsa, bici, nuoto, con tanti amici, tanti gruppi di allenamento, trovare sempre la persona o le persone giuste che condividono un allenamento singolo o combinato con persone esperte che ti guidano, ti consigliano, ti supportano.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “
Ho scoperto che ho la grinta, che se devo iniziare qualcosa mi piace finirlo tanto arrivare il primo come l'ultimo hanno lo stesso valore”.
Hai rischiato di incorrere nel doping? Mai, in questo caso non farei sport”.
Un messaggio per sconsigliare il doping?Non conosco personalmente nessuno che si è dopato, di solito si dopano i bravi per pochi secondi, a volte per andare oltre le loro possibilità, questo non ti incoraggia a farlo, penso che nella vita uno arriva alla cima e poi man mano torna al piano, dobbiamo imparare a invecchiare, questo ci renderà più puliti e migliori”.
Riesci a immaginare una vita senza sport?Prima di farlo come dilettante lo facevo qualche volta al mese, adesso credo che fra nuoto bici o corsa, non me lo immagino, lo farei sempre”.
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Sempre dicendomi che la prossima andrà meglio e capendo dove e come ho sbagliato”.
 
Si impara sempre e si porta sempre a casa qualcosa, l’esperienza diventa una scuola di vita.
Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In che modo e in quali fasi?Si come figura di aiuto è molto importante, perché ci sono momenti molto duri e se qualcuno ti ascolta e ti dà dei consigli o ti fa vedere diversamente cosa he successo uno riesce a no buttarsi giù”.
 

Lo psicologo ti aiuta a restare in piedi, solido, resiliente, ti fa vedere risorse che non vedi, ti fa vedere strade che non hai considerato.

Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport?Che una volta che inizia a correr no ti fermi più che tutto viene da solo, solo basta avere la passione per quello se che fa il resto viene col sudore e sforzo e la tenacia e soprattutto uno si deve divertire in quello che fa”.
 

Il divertimento aiuta ad affrontare la fatica, l’umorismo aiuta ad allenarsi duramente, l’autoironia aiuta a non considerare crisi problemi grandi e bloccanti.

Prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine? Sogni realizzati e da realizzare?
Il mio sogno realizzato è di aver terminato una maratona, poi adesso sto lavorando per far 39min in 10km poi il mio sogno più grande è finire un Ironman fra 2 anni”.
 
Psicologo, Psicoterapeuta

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

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