sabato 7 maggio 2016

8 maggio 2016 a Montesacro a Roma, 'Race for children', ricavato per casa bimbi

 Matteo SIMONE 

Terza edizione, domenica prossima, 8 maggio, Festa della Mamma, della " Race for children", una corsa di 12 km nella riserva naturale Valle dell'Aniene a Roma, il cui ricavato sarà utilizzato per far dar vita, in zona, una casa accoglienza per bambini in difficoltà.

La corsa è organizzata dall'associazione 'Roberta for children' in collaborazione con Italsport; si terrà nel quartiere di Montesacro ed è aperta ai tesserati FIDAL, Runcard, Enti di promozione sportiva ed appassionati purché in possesso di un certificato medico per attività agonistica.
Tutto il ricavato andrà a sostenere le spese per la realizzazione del progetto "Una casa per i bimbi".
L'obiettivo è infatti quello di una raccolta fondi per la realizzazione, in collaborazione con il terzo Municipio di un Centro per l’infanzia nel territorio, dove poter accogliere circa 10/12 bambini nella fascia di età 0-3 anni, in condizioni di abbandono alla nascita e/o in situazioni di rischio per la propria crescita psico-fisica, e/o bambini vittime di maltrattamenti.

Alla ViviBarletta 2016 sostegno a Vincenza Sicari

 Matteo Simone 

La ViviBarletta avrà luogo l’8 maggio per le strade di Barletta partenza ed arrivo Lungomare Pietro Mennea
La manifestazione è valida anche come settimo step del campionato Corripuglia Fidal ed oltre ad essere un evento sportiva sarà anche un evento di promozione sociale e culturale
Tra le finalità della ViviBarletta vi è l’intento “pro-Siria”, infatti sarà organizzata una raccolta di fondi a cura della Homme&Homme di Badr Fakhouri sostenuta da Ciemme e ASD Barletta Sportiva, a favore della popolazione di Aleppo, martoriata dalla guerra civile.
Durante la conferenza di presentazione sono intervenuti: Enzo Cascella, organizzatore dell’evento e presidente dell’ASD Barletta Sportiva; Vincenza Dimaggio, assessore alle Politiche Istituzionali, per l’istruzione, i giovani e lo sport; Bartolomeo Antonio Palmieri, proprietario dell’azienda Ciemme; Mariella Dileo; Badr FakhouriAntonio Gorgoglione, presidente di AIBI e Marcello Degennaro, segretario del CONI.

mercoledì 4 maggio 2016

Ciemme ViviBarletta 2016, in programma domenica 8 maggio


Saranno in 2500, tra atleti tesserati Fidal e podisti amatoriali dell’ultima ora, a prender parte alla Ciemme ViviBarletta 2016, in programma domenica 8 maggio nelle strade della Città della Disfida. La manifestazione, giunta alla settima edizione, è valida anche come settimo step del campionato Corripuglia Fidal.
Mercoledi 4 maggio ore 11,00 c/o l'azienda CIEMME, in via foggia 28 a Barletta - conferenza stampa di presentazione della "CIEMME VIVIBARLETTA".
Non si tratterà soltanto di un’occasione di sport, ma anche di un momento di promozione sociale, culturale ed economico sia per coloro che prenderanno parte all’evento, sia per l’intera comunità cittadina. Contorno della gara podistica sarà la finalità pro-Siria, con manifestazioni di sostegno ed una raccolta fondi a favore della popolazione di Aleppo, città dall’alto contenuto storico e recentemente martoriata dalla guerra civile. L’iniziativa, promossa dalla Homme&Homme di Badr Fakhouri, è stata accolta con favore da Ciemme e ASD Barletta Sportiva, organizzatori della maratona.
Sarà inoltre possibile acquistare bracciali o bandane a sostegno di Vincenza Sicari, atleta che sta combattendo contro un male ancora sconosciuto e per la quale è stata organizzata una raccolta fondi parallela a quella per il popolo siriano.
A Vincenza piaceva impegnarsi, piaceva allenarsi, gareggiare, dare il massimo, allenarsi duramente per ben figurare per se stessa ma anche per un ritorno di immagine della nazione Italia.
Ma ora, da qualche anno ha iniziato ad avere segnali di stanchezza, di astenia, è risultata affetta da una malattie neurodegenerativa, ma le varie analisi, le varie diagnosi, le varie cure non portanto a risultati significativi, c’è una specie di muro dove si va a sbattere, pare che i medici non vanno oltre, vuoi perché non sono abituati ad avere a che fare con una malattia considerata rara, vuoi perché non ci sono disponibilità economiche necessarie alle sue cure.
Fino a qualche anno fa Vincenza Sicari era sui giornali ed in televisione per le sue performance, per le sue vittorie, per rappresentare l’Italia in competizioni Internazionali indossando la maglia azzurra, era un onore per l’Italia schierare nella sua squadra una donna del calibro di Vincenza Sicari capace di ben figurare alle varie competizioni europee, mondiali, olimpiche nelle varie specialità dell’atletica dal mezzofondo alle distanze più lunga la maratona che prevede impegno, sacrificio, dedizione.

martedì 3 maggio 2016

Alessandro Bordieri: La bandiera della Lazio da Formello ad Auronzo in bici

Il sudore e la fatica sono diventati una droga! 
Matteo Simone 
 

A volte è bello diventare o sentirsi campione, ma è altrettanto importante sentirsi sportivi ed atleti sempre, in ogni circostanza, in ogni allenamento, in gara anche senza vincere. 

Di seguito si racconta Alessandro Bordieri, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? Certo è capitato sentirmi campione per un giorno, è una esperienza bella ma dura poco. Lo sportivo che ho in me invece mi fa compagnia tutti i giorni.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e/o performance?Meno 12 kg sul peso e più vitalità in tutte le fasi quotidiane, lavoro compreso.”

Elisa Cusma: Il più grande sogno vestire la maglia azzurra alle olimpiadi!

Matteo Simone

Elisa Cusma è un'ex atleta, specialista negli 800 e 1500 metri, ha vinto 8 medaglie a livello internazionale e 23 titoli italiani assoluti (indoor ed outdoor), tra individuali e staffette. 
Detiene due record assoluti seniores: 800 metri piani indoor e staffetta 4x800 m. Vince il primo titolo italiano assoluto nel 2005 quando a Bressanone si aggiudica la medaglia d'oro sugli 800 m.
Il 1° maggio Elisa vince la gara di 5km a Roma e si lamenta per il percorso impegnativo, io l’ascoltavo e pensavo che gli atleti sono tutti uguali, si lamentano sempre, ma questa è un’atleta speciale, ha vestito la maglia azzurra, ha partecipato alle Olimpiadi, ma l’animo dell’atleta è lamentarsi, si cerca il percorso piatto, facile, senza faticare. Comunque, mi sono divertito ad ascoltare le sue lamentele ma nonostante tutto ha vinto, la stoffa da Campionessa c’è ancora. Di seguito si racconta.

Manuela Capomaggi: Roma-Ostia, un'emozione che porterò sempre nel cuore


Tante mogli iniziano a correre per seguire ed imitare i mariti e poi vengono catturati dalla corsa, sempre più gare e più lunghe, la mezza maratona, la maratona, come ciliegie, una tira l’altra. Manuela Capomaggi si racconta attraverso la sua passione per la corsa trasmessa da suo marito.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Mi sono sentita una campionessa il 22 novembre 2015, la mia prima maratona. Desideravo tanto farmi questo regalo per i miei 50 anni e dedicarla a mio fratello che era un grande sportivo. Ci ho lavorato intensamente mettendoci tutto il cuore e al traguardo mi sono sentita veramente una campionessa.”
50 anni un’età importante, definita la mezza età c’è chi si diletta a percorrere una maratona come Manuela, per dedicarla a se stessa ama anche a qualcun altro, bell’impresa.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e performance? “Come prima cosa ha fatto crescere la stima in me stessa e mi ha donato più consapevolezza, ho capito che se si è disposti a faticare e a lottare si possono abbracciare i sogni.”
Come hai scelto il tuo sport? “Dopo aver avuto un gravissimo problema di salute, che mi ha tenuta lontana da ogni sforzo per 4 anni, arrivò il giorno in cui i medici mi dissero che potevo ricominciare a vivere senza alcuna paura, ormai ero guarita. Perciò tornai a casa felicissima, mio marito che dal Kosovo si era portato l'abitudine di una corsetta breve, ma giornaliera, era pronto per uscire e gli ho detto: ‘aspettami, voglio venire con te. Sono passati 4 anni e non ho più smesso di correre’.”
Provare per credere, a volte la corsa chiama e si viene rapiti.
Nella tua disciplina quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione? Cosa conta, quali qualità bisogna allenare? “Ciò che mi mette più in difficoltà è il vento, è davvero l'unica cosa che mi fa decidere di non uscire. Faccio molta attenzione a non affaticarmi troppo, a non raggiungere mai il limite di stanchezza che mi fa accelerare troppo il cuore. Anche se sono guarita alcune paure restano dentro, perciò io non do quasi mai il massimo. Ma sono consapevole di aver allenato questo aspetto più dei muscoli, ho dovuto imparare a gestire l'ansia a superarla e a fare sempre un passetto in più. Per questo devo dire grazie ad Ivano Caronti che ha messo a mia disposizione cuore ed esperienza.”
Bisogna conoscersi bene e sapere cosa si può e cosa non si può fare, e poi è importante affidarsi a persone ed amici di fiducia che ti possono dare consigli.

lunedì 2 maggio 2016

Riccardo Pagliari: Mi sono sentito un campione il giorno che vinsi una competizione di karate

Matteo Simone 

Riccardo Pagliari ha trovato nello sport una sorta di terapia, in particolare nella pratica del Karate ha sperimentato talmente benessere da sentirsi campione e sperimentarsi più sicuro di se stesso e più capace di affrontare la vita quotidiana e di relazionarsi con gli altri, Ecco come si racconta.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Si mi sono sentito un campione il giorno che vinsi per la prima volta una competizione di karate.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Ha formato il mio carattere, mi ha dato la capacita di relazionarmi con estranei.

Ci sono diverse modalità per relazionarsi, ed a volte lo sport aiuta ad incontrare persone e popoli, a faticare insieme, a lottare per la vittoria, a condividere gioie e dolori.
Come hai scelto il tuo sport?Su consiglio di uno psicologo per migliorare le mie capacita di relazionarmi con gli altri sia familiari che estranei.”

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