lunedì 26 novembre 2018

Ipnosi ed E.M.D.R. (Eye movement desensitization and reprocessing) con atleti

Dr. Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
INTRODUZIONE

La mia intenzione è di presentare un modello di intervento in psicologia dello sport che ho definito con l’acronimo O.R.A.: Obiettivi, Risorse ed Autoefficacia utilizzando tecniche di psicoterapia della gestalt, il protocollo EMDR adattato alle prestazioni di picco e l’Ipnosi Eriksoniana.

Essendo io stesso un atleta ed avendo avuto l’opportunità di fare un esperienza/stage di circa 4 mesi presso un Centro Sportivo di atleti professionisti continuando tutt’ora a seguirne alcuni, ho potuto rendermi conto che per loro è importante essenzialmente un lavoro di definizione degli obiettivi dal quale partire per individuare le risorse occorrenti per raggiungerli attraverso l’EMDR. 

Dietro lo sport c’è fatica e impegno, pensieri e dubbi, sfide e sogni da realizzare

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it


Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di riuscire in qualcosa; lo sport incrementa la Resilienza.

Bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base alle proprie condizioni fisiche attuali. L’esperienza serve per andare avanti con pazienza, un passo alla volta, con consapevolezza e rispettando i propri limiti.
La passione per uno sport permette di sperimentarsi, condurre un sano stile di vita. Lo sport aiuta a elaborare situazioni e problemi, aiuta a trovare soluzioni, a progettare.

domenica 25 novembre 2018

Trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili


Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità, con piccoli movimenti un passo alla volta, con le risorse residue cavalcando l’onda del cambiamento, continuando ad approfondire la conoscenza del proprio corpo e della propria mente.
Tenacia, determinazione, resilienza accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il percorso. La persona resiliente ricerca strategie creative di fronte alle difficoltà, possiede autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni familiari e amicali.
Lo sport fa sperimentare benessere e anche performance; incrementa fiducia in sé, consapevolezza delle proprie possibilità, capacità e limiti; sviluppa resilienza per attraversare periodi anche molto difficili trovando sempre strade per uscire da gallerie e tunnel, più forti e motivati di prima.

lunedì 19 novembre 2018

Francesca Ciano, pallavolo: Dopo ogni sconfitta sono sempre lì, in palestra ad allenarmi

Mi piacerebbe poter vincere il campionato di Prima Divisione

Lo sport è come un treno che porta sempre più lontani attraverso l’impegno costante e apprendendo sempre dalla palestra dello sport praticato in squadra. Di seguito Francesca Ciano, schiacciatrice, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?Ho iniziato a giocare a pallavolo all’età di 12 anni. Ho iniziato ad allenarmi e a giocare in Under 13 fino ad arrivare ad allenarmi e giocare nella squadra di Prima Divisione della Società della città nella quale sono nata. Nel tempo mi sono stati assegnati diversi ruoli: sono stata palleggiatrice, schiacciatore/opposto fino ad arrivare a giocare come schiacciatore/banda. Durante il mio percorso ho svolto più campionati contemporaneamente e questa esperienza ha contributo molto al mio sviluppo come atleta.”

giovedì 15 novembre 2018

Lorena Brusamento, ultramaratoneta: Non esiste un limite a ciò che si può fare

Matteo SIMONE 

Il 3 novembre 2018 si è svolta la 2^ edizione della 100 Km del Val di Noto da Ragusa a Noto.

L’ultramaratona è stata vinta da Federico Borlenghi in 8h03’50” che ha preceduto Enrico Maggiola 8h30’14” e Rapisarda Carmelo 9h00’03”.
Lorena Brusamento è arrivata prima delle donne in 9h29’52” precedendo Elisa Benvenuti 9h49’31”, Maria Alessandra Galioto 10h 04’00” e Lara La Pera.
Di seguito approfondiamo la conoscenza della vincitrice attraverso risposte ad alcune mie domande.

Luca Parisi, maratoneta e ultrarunner: Ancora non ho fatto la gara della mia vita

Matteo SIMONE 

La XX^ Maratona di Ravenna Città D'arte è stata vinta dal keniano Wilfred Kipkosgei Murgor in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.

La gara femminile è stata vinta dall’etiope Aberu Ayana Mulisa in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan in 02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della corsa che era di Catherine Bertone in 02h39’19″ nel 2015.
Essendo valida quale Campionato Italiano di Maratona, il titolo maschile è arrivato al 4° assoluto, il siciliano Alessio Terrasi in 02h19’14″ che facendo una grande gara in progressione ha battuto in volata Francesco Bona 02’h19’28″ che aveva migliori tempi di accredito. In terza posizione si è classificato Luca Parisi con la sua miglior prestazione in maratona 02h22’51″.

Cosa c'è dietro una maratona? Un fiume di pensieri, sensazioni, emozioni


Cosa c'è dietro una maratona? Un fiume di pensieri, sensazioni, emozioni, allenamenti, preparazione, incertezze. Un obiettivo, una sfida, una pianificazione minuziosa, un'attenzione al minimo dettaglio.

Incontri, confronti, tensioni, pressioni. Esperienze uniche, dense, forti, intense. Paure, insicurezze, consapevolezze.
Lo sport aggrega, rende felici, permette di prendersi cura di se stessi, di sperimentare benessere e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti come portare a termine una maratona o vincerla. Lo sport diventa una medicina naturale per il corpo, la mente e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e apprezzarsi per quello che si riesce a fare.

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