Sono una che non molla mai
Matteo SIMONE
Simona Prunea del G.S. Orecchiella Garfagnana e allenata dal tecnico Massimo Santucci, ha stabilito nel 2021 tre Record Italiani master W50: 500 metri in 1’23”63; 1000 metri in 3’08”86 il 17 aprile allo stadio Ridolfi di Firenze e 2000 metri in 7’00”83 il 10 aprile a Brescia.
Simona Prunea è anche Campionessa Italiana master W50 sulle distanze dei 1500 metri e 3000 metri indoor presso il Palaindoor di Ancona.
Venerdì 19 marzo, conquista il titolo italiano 3000 metri con il
tempo di 11’20”67, precedendo Monica Barchetti (La Fratellanza 1874) e Simone
Ruggeri Simona (ASA Ascoli Piceno). Sabato 20 marzo conquista il titolo italiano 1500 metri in
5’07”67, precedendo Giuseppina Fornarelli (Athetic Academy Bari) e Monica
Barchetti.
Simona
Prunea ottiene due medaglie d’argento categoria W45 ai Campionati Mondiali di
Perth 2016, nei 1500 in 4'57"10 e negli 800m in 2’24″83.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Simona attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato l'atletica a 14 anni, un pochino tardi, ma a 20 anni ho fatto il minimo per partecipare alle Olimpiadi di Barcellona 1992! Poi una ‘pausa’ di 23 anni! Dal 2013 ho riiniziato con l'atletica come master, finora!
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Prima è stata la gravidanza a farmi mollare e a continuare è il mio marito, grande motivatore.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Sono una che non molla mai, che finisce gli allenamenti in qualunque condizione atmosferica o fisica, che non si ritira mai dalla una gara, che sono veloce almeno sugli ultimi 200 m. Sono nata mezzofondista, tenace, determinata - non ho saltato un allenamento in vita mia (neanche quando ero incinta - ho corso fino a un giorno prima di partorire)!
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Il fattore principale che mi consente di fare performance anche a questa età è mio marito più il mio mister/allenatore!
Ringrazio Alin Ciolca (arbitro di calcio), marito di Simona che mi ha permesso di avere le risposte di Simona e scoprire una campionessa che si era persa per strada, giustamente a causa di una gravidanza ma poi ha ritrovato la motivazione e gli stimoli nel riprendere a fare sport continuando a essere una campionessa master.
Un'esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare? Campionato Mondiale Indoor 2017 a Daegu (Correa) dove sono riuscita a vincere 3 medaglie di oro, l'unica atleta italiana che è riuscita a ottenere questa performance!
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Sempre il 2017, ai Mondiali Indoor, subito dopo aver vinto la 3^ medaglia d’oro, mi hanno fermato all’antidoping così che non ho potuto ‘godere’ al massimo la mia impresa insieme al mio amore.
Stratosferica, il 22 marzo 2017 a Daegu - Corea del Sud, Simona Prunea si laurea Campionessa Mondiale Master Indoor categoria SF45 nei 3000 metri, con il tempo di 11’06″72 e il giorno successivo Campionessa Mondiale negli 800 metri, con il tempo di 2’26”66 e due giorni dopo, il 25 marzo Campionessa Mondiale Master Indoor categoria SF45 nei 1500 in 5’19”34.
Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? I familiari sono fieri come anche gli amici stretti. La maggior parte mi dicono che ‘son matta’ ma molto brava in quello che faccio.
Certo ‘matta’ nel senso buono, per fare certi risultati bisogna osare, essere determinati, fare cose pazzesche, essere fuori dall’ordinario.
Nella pratica del tuo sport cosa ti ostacola? Quali sono le difficoltà e i rischi? Lavoro di notte, le difficoltà: recuperare le notti lavorative e i rischi: gli infortuni che ai 'Master' per recuperare ci vuole di più!
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? Il freddo o la stanchezza in gara dopo una notte di lavoro.
Un conto è essere professionisti e avere a disposizione l’intera giornata per allenarsi anche più volte al giorno e avere cura di sé con massaggi, riposo, massaggi, fisioterapie e un altro conto è l’attività da master da incastrare nella giornata lavorativa e familiare, ma se c’è passione si può fare tutto con attenzione, coraggio, impegno, passione, determinazione, grinta.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Certo, non mi sono mai rivolta a uno psicologo fin ora, ma comunque lo ritengo utile sia per motivare prima sia dopo un lungo periodo di insuccessi e per il periodo di recupero dopo un infortunio abbastanza duro.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Golden Gala!
Simona ha partecipato più volte al Golden Gala di Roma. Il 2 giugno 2016 con gli 800 metri in 2’23”25; l’8 giugno 2017 con i 1000 metri in 3’07”35; il 31 maggio 2018 con i 1500 metri in 5’03”56; il 6 giugno 2019 il miglio in 5’32”21.
Certo Simona, dopo una pausa di 23 anni, aveva voglia di riprendere e recuperare dimostrando di essere ancora fortemente competitiva e ora un altro fermo non ci voleva.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, Covid? Con il supporto del mio tifoso numero 1: mio marito! Senza lui, il mio mister e la mia squadra del cuore, sarebbe stato molto difficile!
Nei momenti difficili è importante essere capiti e sostenute da persone vicine, familiari, allenatori e da una squadra o gruppo per andare avanti comunque riorganizzandosi sempre.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Che sono una ‘tosta’! Che sono un po' esagerata, che voglio superare i miei limiti sempre!
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara? Prima tanto stress, durante tanta concentrazione e dopo tanta soddisfazione sapendo che ho dato tutto!
Una bella sequenza di sensazioni ed emozioni intense che fanno parte della vita e della consapevolezza dell’atleta che senza stress non si ottiene niente, che lo stress come la fatica sono il prezzo da pagare per migliorare e andare forti, vince chi riesce ad affrontare, gestire, superare stress e fatica.
Quali sono gli ingredienti del successo? Determinazione + amore + duro allenamento + sofferenza + sacrifici = felicità!
Direi che questa è un’ottima scuola dello sport da insegnare e trasmettere a piccoli e grandi, bisogna trovare motivazione e passione nel fare le cose, bisogna mettere in conto difficoltà, avversità difficoltà, sacrifici, sofferenza; bisogna saper faticare e saper aspettare il momento giusto per ottenere il successo e godere soddisfatti di ciò che si è riusciti a fare.
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance? Mi piace correre e per ragioni di salute e non ingrassare.
Che significa per te partecipare ad una gara? Dare tutto ciò che hai di te in quel momento.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? Si, in quelle di mezza maratona.
Quale è stata la gara più estrema o più difficile? La mia prima mezza maratona, visto che ho fatto solo pista e poco strada.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? Lottare con i tuoi limiti, non ingannare i tuoi amici per non perdere la credibilità.
Sogni realizzati? Partecipare a un Campionato Europeo o Mondiale e vincere una medaglia d’oro Mondiale o Europea.
Grandissima atleta che continua a rappresentare l’Italia in Campionati Europei e Mondiali vincendo medaglie d’oro della sua categoria.
Un’intervista a Simona è riportata nel libro
“Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di
uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport
& Benessere.
Data di Pubblicazione: novembre 2022.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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