Sollecitato da un amico
triatleta, ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni ma
anche dell’atleta comune lavoratore che deve districarsi tra famiglia e lavoro
per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi,
fare sport, stare con amici atleti, partecipare a gare e quindi ho pensato di
predisporre un questionario per raccogliere il punto di vista di atleti comuni
e campioni per approfondire il mondo dello sport ed in particolare gli
aspetti che incidono sul benessere e sulla performance.
Ho raccolto le risposte di un
atleta, allenatore ed ho trovato interessanti alcuni aspetti inerenti la sua
visione dello sport. Antonello Vargiu ha un’esperienza pluridecennale nel campo
dell’atletica con ottimi risultati e gli aspetti che hanno influito e che
ancora incidono sul suo benessere e le sue prestazioni sportive sono diversi,
tra i quali vi è il metodo da seguire, l’affidarsi ad un bravo allenatore, il
seguire degli atleti più forti ed allenarsi con generosità. Inoltre trova
fondamentale lo spirito di gruppo che si crea.
Come ha
contribuito lo sport al tuo benessere e quali sono i fattori che hanno
contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Lo sport è fondamentale
per il mio benessere. Occorre una buona disciplina personale e, naturalmente,
un bravo allenatore che ti dia tutte le informazioni per imparare a correre
bene. Un’altra strategia molto importante è stata sempre quella di correre con
compagni di allenamento più forti di me.”
Chi ha
contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sicuramente
all’inizio è stato fondamentale un bravo allenatore ma poi è dipeso soprattutto
da me e dalla mia testardaggine ad allenarmi con atleti sempre più forti di me.”
Quali sono le tue
capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere?
“Sicuramente la costanza, la
generosità negli allenamenti, allenamenti molto mirati in compagnia di atleti in genere più
forti di me e la caparbietà nelle gare.”
A seguito delle tue
esperienze che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover
fare scelte importanti nello sport? “E’ importante farsi guidare all’inizio da
un bravo allenatore e, cosa importantissima, ci vuole un gruppo molto affiatato
e positivo.”
Come è cambiata la tua
vita famigliare, lavorativa nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante
ed impegnativa? “Maggiore positività e determinazione e, per il lavoro, grande
spirito di gruppo.”
Quale può essere un tuo
messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport fatto di fatica,
impegno, sudore, sofferenze? Prova a venire a divertirti con noi. Magari stando
all’interno del nostro gruppo troverai tanti motivi per continuare. La fatica e
la sofferenza quando si corre ridendo e scherzando passa in secondo piano.
Quali i meccanismi
psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport al tuo benessere o alla tua performance? “Certamente una
tranquilla situazione familiare, appartenenza ad un gruppo di atleti di ottima
levatura, capacità di vedere la vita prevalentemente in senso positivo, stile
di vita molto attivo, nutrizione perfetta.”
Inoltre Antonello
segue un regime alimentare adatto agli allenamenti ed alle gare pre e post
reintegrando i nutrienti essenziali. Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prima delle gare io seguo
una nutrizione molto liquida e ricca di micronutrienti, proteine e pochi
carboidrati. Durante le gare non assumo niente (al limite qualche sorso di
acqua) mentre nel dopo gara uso dei prodotti specifici, entro 30’, a
ripristinare le quantità di proteine e carboidrati necessari al proprio corpo.”
Qual è un messaggio che
vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping e per fare uno sport teso al
benessere o alla performance? “L’uso del doping non ti porta molto lontano.
Meglio pensare ad allenarsi bene e costantemente e pensare al benessere
fisico.”
Antonello all’età di 57 anni è ancora competitivo e
riesce a primeggiare non solo sui suoi coetanei ma anche con atleti più
giovani, capace di arrivare 13° assoluto su un totale di 1.200 partecipanti,
con la voglia di continuare a fare sport con attenzione e performance.
Cosa ti
ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Ciò che mi piace di più
è sentire che il mio corpo a 57 anni è ancora integro e mi permette di ottenere
dei bellissimi risultati nelle gare.”
Qual è stata la gara
della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le
emozioni più belle? “Veramente tante, è successo in tante gare. L’ultima in
ordine di tempo è stata certamente la Mezza Maratona di Chia (Cagliari,
03-05-15) dove, con una temperatura sui 32 gradi ed un percorso a tratti molto
impegnativo, sono riuscito a fare un tempo ragionevole (1:27’07”, almeno 5’
sopra il mio standard) arrivando 13° assoluto tra quasi 1200 partenti (hanno
tagliato il traguardo solo 850 atleti).”
Antonello mostra di possedere
un’alta autoefficacia, il credere in se stessi, in quello che si fa.
Qual è una tua
esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare
nello sport o nella vita? “Ormai dopo 18 anni di agonismo a buoni livelli (250
volte sul podio su 300 gare ufficiali) ho raggiunto una esperienza tale per cui
le gare sono in grado di affrontarle con una ottima sicurezza e convinzione.”
Quali sono i sogni che
hai realizzato e quali quelli da realizzare? I sogni che ho realizzato sono
stati quelli di aver vinto la maggior parte delle gare che ho fatto, vincere
crea tantissima autostima. Da realizzare non saprei di preciso, magari
conquistare un titolo nazionale sui 5000 o 10000 mt. Sicuramente anche
continuare ad essere molto competitivo restando in salute è un bellissimo
sogno.
Antonello è anche Presidente di una
importante società di atletica di Caglari.
Ritieni utile la figura
dello psicologo dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi
dell’attività sportiva? Nel nostro caso non saprei. La nostra società è
composta soprattutto da Master che praticano lo sport nei ritagli di tempo dopo
il lavoro. Sarebbe da testare.
Sa che è
importante focalizzarsi sulla gara e quindi ogni cosa a suo tempo, mettere da
parte il resto e focalizzarsi sulla gara, insomma ci sono tanti elementi che
fanno di una persona un campione di se stesso sapendosi gestire in allenamento
ed in gara.
Quali sono o sono state
le tue sensazioni pregara, in gara, post gara? “Prima delle gare ho bisogno di
massima concentrazione per la preparazione. In gara le sensazioni possono
cambiare tantissimo in funzione di come si sviluppa la mia gara. Dopo gara
divento la persona più socievole tra tutti, e raro che non faccia i complimenti
se vedo che altre persone riescono a fare delle bellissime prestazioni.”
Mostra anche di essere resiliente,
di saper aspettare quando vi è un infortunio senza accelerare i tempi di
ripresa. Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Con il riposo totale, anche a rischio di ripartire da
zero.”
Antonello è anche
Presidente della ‘Cagliari Atletica Leggera’: “Oggi siamo la società di
atletica più numerosa della Sardegna con le atlete donne tra le più forti non
solo in campo regionale ma anche nazionale (Manuela Manca e Roberta Ferru).
Un'intervista ad Antonello è riportata
nel libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre
dal punto di vista di uno psicologo dello sport). Sport & benessere 15 |
ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della
corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile
di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e
obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare
consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è
necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel
nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la
sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli
atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette
di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di
cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può
riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così
diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si
rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la
resilienza.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
EMDR
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