giovedì 31 dicembre 2015

Antonello Vargiu, atletica: 250 volte sul podio su 300 gare ufficiali

Sollecitato da un amico triatleta, ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni ma anche dell’atleta comune lavoratore che deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, fare sport, stare con amici atleti, partecipare a gare e quindi ho pensato di predisporre un questionario per raccogliere il punto di vista di atleti comuni e campioni per approfondire il mondo dello sport ed in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance.
Ho raccolto le risposte di un atleta, allenatore ed ho trovato interessanti alcuni aspetti inerenti la sua visione dello sport. Antonello Vargiu ha un’esperienza pluridecennale nel campo dell’atletica con ottimi risultati e gli aspetti che hanno influito e che ancora incidono sul suo benessere e le sue prestazioni sportive sono diversi, tra i quali vi è il metodo da seguire, l’affidarsi ad un bravo allenatore, il seguire degli atleti più forti ed allenarsi con generosità. Inoltre trova fondamentale lo spirito di gruppo che si crea.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Lo sport è fondamentale per il mio benessere. Occorre una buona disciplina personale e, naturalmente, un bravo allenatore che ti dia tutte le informazioni per imparare a correre bene. Un’altra strategia molto importante è stata sempre quella di correre con compagni di allenamento più forti di me.”
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sicuramente all’inizio è stato fondamentale un bravo allenatore ma poi è dipeso soprattutto da me e dalla mia testardaggine ad allenarmi con atleti sempre più forti di me.”
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Le difficoltà sono molto intense nel primo periodo però quando ormai si corre già a buoni ritmi e si ottengono dei buoni risultati nelle gare diventa tutto più facile. La corsa in un buon gruppo poi facilita tantissimo.”
Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Sicuramente la costanza, la generosità negli allenamenti, allenamenti molto mirati in compagnia di atleti in genere più forti di me e la caparbietà nelle gare.”
A seguito delle tue esperienze che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover fare scelte importanti nello sport? “E’ importante farsi guidare all’inizio da un bravo allenatore e, cosa importantissima, ci vuole un gruppo molto affiatato e positivo.”
Come è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante ed impegnativa? “Maggiore positività e determinazione e, per il lavoro, grande spirito di gruppo.”
Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport fatto di fatica, impegno, sudore, sofferenze? Prova a venire a divertirti con noi. Magari stando all’interno del nostro gruppo troverai tanti motivi per continuare. La fatica e la sofferenza quando si corre ridendo e scherzando passa in secondo piano.
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport al tuo benessere o alla tua performance? “Certamente una tranquilla situazione familiare, appartenenza ad un gruppo di atleti di ottima levatura, capacità di vedere la vita prevalentemente in senso positivo, stile di vita molto attivo, nutrizione perfetta.”
Inoltre Antonello segue un regime alimentare adatto agli allenamenti ed alle gare pre e post reintegrando i nutrienti essenziali. Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prima delle gare io seguo una nutrizione molto liquida e ricca di micronutrienti, proteine e pochi carboidrati. Durante le gare non assumo niente (al limite qualche sorso di acqua) mentre nel dopo gara uso dei prodotti specifici, entro 30’, a ripristinare le quantità di proteine e carboidrati necessari al proprio corpo.”
Qual è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping e per fare uno sport teso al benessere o alla performance? “L’uso del doping non ti porta molto lontano. Meglio pensare ad allenarsi bene e costantemente e pensare al benessere fisico.”
Antonello all’età di 57 anni è ancora competitivo e riesce a primeggiare non solo sui suoi coetanei ma anche con atleti più giovani, capace di arrivare 13° assoluto su un totale di 1.200 partecipanti, con la voglia di continuare a fare sport con attenzione e performance.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Ciò che mi piace di più è sentire che il mio corpo a 57 anni è ancora integro e mi permette di ottenere dei bellissimi risultati nelle gare.”
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Veramente tante, è successo in tante gare. L’ultima in ordine di tempo è stata certamente la Mezza Maratona di Chia (Cagliari, 03-05-15) dove, con una temperatura sui 32 gradi ed un percorso a tratti molto impegnativo, sono riuscito a fare un tempo ragionevole (1:27’07”, almeno 5’ sopra il mio standard) arrivando 13° assoluto tra quasi 1200 partenti (hanno tagliato il traguardo solo 850 atleti).”
Antonello mostra di possedere un’alta autoefficacia, il credere in se stessi, in quello che si fa.
Qual è una tua esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Ormai dopo 18 anni di agonismo a buoni livelli (250 volte sul podio su 300 gare ufficiali) ho raggiunto una esperienza tale per cui le gare sono in grado di affrontarle con una ottima sicurezza e convinzione.”
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? I sogni che ho realizzato sono stati quelli di aver vinto la maggior parte delle gare che ho fatto, vincere crea tantissima autostima. Da realizzare non saprei di preciso, magari conquistare un titolo nazionale sui 5000 o 10000 mt. Sicuramente anche continuare ad essere molto competitivo restando in salute è un bellissimo sogno.
Antonello è anche Presidente di una importante società di atletica di Caglari.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi dell’attività sportiva? Nel nostro caso non saprei. La nostra società è composta soprattutto da Master che praticano lo sport nei ritagli di tempo dopo il lavoro. Sarebbe da testare.
Sa che è importante focalizzarsi sulla gara e quindi ogni cosa a suo tempo, mettere da parte il resto e focalizzarsi sulla gara, insomma ci sono tanti elementi che fanno di una persona un campione di se stesso sapendosi gestire in allenamento ed in gara.
Quali sono o sono state le tue sensazioni pregara, in gara, post gara? “Prima delle gare ho bisogno di massima concentrazione per la preparazione. In gara le sensazioni possono cambiare tantissimo in funzione di come si sviluppa la mia gara. Dopo gara divento la persona più socievole tra tutti, e raro che non faccia i complimenti se vedo che altre persone riescono a fare delle bellissime prestazioni.”
Mostra anche di essere resiliente, di saper aspettare quando vi è un infortunio senza accelerare i tempi di ripresa. Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con il riposo totale, anche a rischio di ripartire da zero.”
Antonello è anche Presidente della ‘Cagliari Atletica Leggera’: “Oggi siamo la società di atletica più numerosa della Sardegna con le atlete donne tra le più forti non solo in campo regionale ma anche nazionale (Manuela Manca e Roberta Ferru).
Un'intervista ad Antonello è riportata nel libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport). Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza. 

 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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