Ti puoi definire ultramaratoneta? “Ho iniziato quest’anno con due gare ultra di 6 ore:
sono solo all’inizio. Ho ripreso a correre dopo uno stop per
frattura al femore. Posso ricordare di essere stato sempre considerato un
grande macinatore di chilometri. È solo l’esperienza di gare ultra che mi manca. Prima di provare una 100 km, sperimenterò
distanze più corte.”
Stefano ha deciso di intraprendere la strada delle ultra ma sa che è un
percorso graduale e rispettoso e quindi si avvicina alle ultradistanze in punta
di piedi partecipando a gare della distanza intermedia tra la maratona e la 100
km e quindi si avvicina alla 6 ore.
Hai mai rischiato per infortuni o altri
problemi di smettere di essere ultramaratoneta? “Paradossalmente, ora che ho abbracciato il mondo ultra,
corro meno chilometri di quando ero solo maratoneta (arrivavo anche a 150 km settimanali),
poiché in seguito alla rottura del femore per un investimento da parte di un
autoveicolo, la mia biomeccanica non è perfetta, e così percorrendo un volume
elevato di chilometri rischierei infortuni. Quasi ogni settimana faccio la
ginnastica posturale e ogni giorno lo yoga, anche
con ausilio di attrezzi: pallina roller,
elastici, foam roller, ecc. Faccio molta cyclette in salita così non carico sugli arti e mi potenzio
muscolarmente.”
Quale è stata la tua gara più estrema o
più difficile? “La 6 Ore De’ Conti del 4 luglio
2015: percorso ondulato, con tratti in sampietrino, molto caldo. Dopo 4h30’ per
un tratto ho camminato, ma poi ho ripreso a corricchiare. Ora come ora, non
raggiungendo più i miei passati livelli di 2h44’22” sulla maratona e 35’13”6
sui 10˙000 m, la gara della sei ore è quella che più mi affascina, soprattutto
per l’obiettivo di cercare di macinare più chilometri possibili. Non è estrema
come una 100 km, ma sicuramente più impegnativa di una maratona.”
In vista
dell’avvicinamento alla temuta 100km, Stefano si è avvicinato ad una 6 ore, una
gara più difficile di una maratona, si può dire che Stefano è sulla strada
giusta.
È successo che ti abbiano consigliato di
ridurre la tua attività sportiva? “Sono tanti anni che pratico l’atletica. Potrà pure esserci stato
qualche consiglio in questo senso, ma continuo nella mia pratica, sperimentando
su me stesso e su altri atleti che la corsa è una medicina forse ancora poco
prescritta ma salutare. Dipende dal singolo soggetto la capacità di praticarla
con saggezza.”
Come tanti
altri Stefano sperimenta nella pratica della corsa una terapia salutare, una
sorta di medicina e quindi perché farne a meno? Quindi non possiamo che
augurare a Stefano di continuare per la sua strada di lunghe corse.
Hai un sogno nel cassetto? “Portare a termine una 100 km con un tempo discreto, non solo per
concluderla.”
Stefano con
un passato di atleta competitivo con ottimi personali sulle diverse distanze
non vuole solo esserci in una 100 km, ma si vuole esprimere al meglio e quindi
userà le opportune accortezze per prepararsi al meglio. Forza STEFANO SEVERONI,
DAJE!!!
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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