giovedì 10 dicembre 2015

Decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento

Ci vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di preparazione atletica, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a questi impegni.
Si può fare preparazione atletica in vista di una performance atletica, in vista dell’ottenimento di risultati personali o di squadra, si può fare preparazione atletica in vista di performance artistiche come concerti o performance circensi, ma qualsiasi siano i motivi della necessità o esigenza di una preparazione atletica non bisogna perdere di vista il fattore mentale.
E’ indispensabile fare progetti credibili a se stessi, un ottimo punto di partenza è credere di essere in grado di fare qualcosa, perché ci si sente di esserlo, perché si è sperimentato gradualmente dei miglioramenti. (1)
Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale.
Lo spiega bene Pietro Trabucchi nel suo libro Perseverare è umano:  “Negli anni Novanta Anders Ericsson e la sua équipe di ricercatori ha dimostrato che le grandi prestazioni in qualsiasi campo, dalla musica agli scacchi, dallo sport all’arte e alla letteratura, sono frutto in maniera preponderante dell’esercizio e della preparazione piuttosto che di capacità innate.  Le sue acquisizioni sono oggi note con il nome di ‘regola delle diecimila ore’. Ericsson e colleghi cominciarono i loro studi osservando i violinisti che studiavano al conservatorio di Berlino.
Da allora – era il 1993 – sono stati compiuti moltissimi studi sulle prestazioni di eccellenza in tutti i campi dell’attività umana e tutti, nessuno escluso, hanno confermato l’intuizione pioneristica di Ericsson. Tutte richiedono una quantità di impegno individuale, sotto forma di esercizio intenzionale, riassumibile a grandi linee in almeno diecimila ore di allenamento. (2)
Quanto sei disposto ad impegnarti per  raggiungere l’eccellenza?
-     sono pronto a mettere in secondo piano alcune cose anche importanti della mia vita;
-     m’impegno molto per migliorare le mie abilità;
-     m’impegno a valutare in maniera costruttiva le mie prestazioni e i miei risultati;
-     assumo la responsabilità dei miei errori;
-     in ogni allenamento cerco di dare il massimo e di essere soddisfatto;
-     mi piace imparare tecniche nuove;
-     considero gli errori delle opportunità di miglioramento e non qualcosa da nascondere a me stesso.
Quindi, la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le pretese, più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi, di investimento di tempo.

(1)     Simone M.: Psicologia dello sport e non solo, Aracne, Roma, 2011, pag. 38.
(2)     Trabucchi P., Perseverare è umano. Come aumentare la motivazione e la resilienza negli individui e nelle organizzazioni. La lezione dello sport. Corbaccio, Milano, 2012, pp. 41-43.

Psicologo, Psicoterapeuta
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