lunedì 27 febbraio 2017

Emanuele Gallo, runner: Sperimento nello sport un’esperienza mistica


Lo sport fa bene alla mente, al fisico, allo spirito, si riscontrano benefici sia praticando sport di gruppo ma anche lo sport individuale ti permette di stare da solo con te stesso, arriva il momento della resa dei conti, di elaborare la propria vita con se stessi, di fare il punto della situazione, e da solo con la fatica ci si conosce meglio. 

Di seguito l’esperienza di Emanuele Gallo.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Giochi della Gioventù 1987”.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a giocare a calcio con il club del mio quartiere, ho smesso intorno ai 16 anni. Ho giocato a calcio a 5 partecipando a vari tornei anche di carattere internazionale. Successivamente per motivi di lavoro mi sono dedicato alla pesistica senza crederci mai molto. Nel luglio del 2014 dopo mesi che ci pensavo ho fatto una corsetta intorno alle mura di Tarquinia, impiegando circa 30 minuti. Da quel giorno ho iniziato ad allenarmi con una certa regolarità, gennaio 2015 mi sono tesserato con L.B.M.”.

Massimiliano De Luca: Non pensavo di riuscire a correre per 42 chilometri



Lo sport ti rimette al mondo, ti fa incontrare persone e culture, ti fa pianificare obiettivi, ti fa trasformare sogni in realtà, ti rende felice, ti apre la mente, abbatte barriere mentali, culturali, intergenerazionali, questa è l’esperienza di molti runner, tra i quali Massimo De Luca che si racconta di seguito.

Ti sei mai sentito campione nello sport almeno un giorno nella tua vita?Per la costanza, caparbietà e perseveranza sì, mi sento un campione. Lo so che queste tre parole sono sinonimi, ma detto tre volte vale di più. Considero comunque campioni nello sport tutti coloro che abbattono i muri dei propri limiti. Lo sport ti fa sentire campione quando realizzi qualcosa a cui non avresti creduto mai".

sabato 25 febbraio 2017

Una Campagna per i Sordociechi


Sara Carboni

Blogger e Copywriter

 
Le iniziative sociali sono tante e ogni anno crescono numericamente. Sono promosse da Onlus, associazioni e ONG e si pongono lo scopo di portare avanti una missione di solidarietà verso chi vive condizioni di disagio e disabilità. La loro presenza sul territorio italiano mette in evidenza quanto l’azione solidale sia presente nel nostro paese e la capacità che ha di portare novità e energia in questo settore.
Queste organizzazione del terzo settore sono no-profit e le varie iniziative che creano diventano una forma di auto finanziamento per portare avanti le attività.

Una Onlus importante

La Lega del Filo d’Oro è stata fondata da Sabina Santilli e un gruppo di volontari nel 1963 per aiutare adulti e bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. L’associazione attiva da decenni è riuscita a radicarsi sul territorio di nascita, Osimo. La creazione di strutture per la riabilitazione si è espansa arrivando a coinvolgere le maggiori città italiane. Questo è un anno importante per la Lega perché verrà finito di costruire la nuova sede che raccoglierà in un singolo edificio tutti gli ambulatori, uffici amministrativi e dormitori. Diventerà un centro funzionale all’avanguardia e un punto di riferimento per la riabilitazione a livello nazionale e europeo.

La Onlus cerca di trasmettere il proprio messaggio attraverso campagne e acquisti solidali. Ha creato una serie di idee regalo da poter essere impiegate durante le ricorrenze come matrimoni, anniversari, battesimo, cresima e lauree. Con queste piccole azioni spera di comunicare la propria missione cercando allo stesso tempo un sostegno materiale per portare avanti le attività.

mercoledì 22 febbraio 2017

Vito Rubino e Palas con il team Caltrek: La nostra gara nel deserto del Mojave in Nevada

Matteo SIMONE

Vito Rubino e Palas Policroniades sono una coppia di ultrarunners, triatleti e praticanti di sport di endurance e multisport

Ogni volta che li incontro o sento parlare di loro, ci sono racconti di storie affascinanti ed avventurose, ora è la volta di una “adventure race” nel deserto con la pratica di diverse discipline sportive, di seguito il loro racconto.
Mi racconti la vostra gara multisport? Quali sport?L’adventure racing è uno sport di squadra dove l’obiettivo è raggiungere una destinazione in un percorso non segnalato, orientandosi con l’aiuto di cartina e bussola. La destinazione viene mantenuta segreta fino a poco prima dell’inizio della gara. Tipicamente, le attività sono la corsa/trekking/orienteering, la mountain bike, il kayaking e la discesa in corda doppia. La nostra gara è stata nel deserto del Mojave in Nevada con una durata limite di 35 ore.”

Andrei Nana, ultrarunner: Spartathlon, la gara più stupefacente al mondo


Spartathlon, the most amazing race in the world where I had to most spiritual experiences


 

Andrei Nana non solo è un atleta fortissimo sulle lunghe distanze ma è anche laureato in Psicologia presso l'Università del Tennessee e promuove la corsa di lunghe distanze attraverso l’International 100 + UltraRunning Foundation, Inc.

Inoltre Andrei Nana è fondatore del Nana Endurance Training che fornisce allenamento di resistenza di alta qualità incentrata sulla combinazione di aspetti fisici, mentali ed emotive necessarie per aiutare a raggiungere obiettivi di resistenza e crescita personale.

Andrei Nana è anche Responsabile/Amministratore della squadra degli Stati Uniti Spartathlon.

Di seguito si presenta attraverso risposte ad un mio questionario.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato a fare sport molto giovane a circa 6 anni con il judo, atletica, calcio, pallamano e continuai con le arti marziali. Ho praticato arti marziali per oltre 35 anni. Un po' più di 7 anni fa mi sono imbattuto nella corsa su lunga distanza e in qualche modo mi sentivo molto ispirato dalla corsa di resistenza.”

Quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Sono stato fortunato a rendermi conto che per avere successo in una ultrarunning bisogna allenare non solo il corpo, ma anche la mente e creare l'abitudine di finire sempre le gare. Ho anche imparato che è meglio sul treno piuttosto che sotto un treno così sono andato a ogni gara molto preparato.”


Spiragli di luce: Ogni progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo


L’Associazione “Spiragli di Luce”, operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali.

L'Associazione per poter continuare ad svolgere le attività natatoria rivolte ai ragazzi disabili ha scelto di aderire al Program Charity della Maratona di Roma 2017 chiedendo il supporto di amici runner interessati a sostenere questo nuovo importantissimo progetto.
Invitato dalla presidente dell’associazione, Elisa Tempestini, mia amica runner dalla staffetta della transumanza da Anzio a Jenne organizzata da Ivano Caronti, sono felice di aderire al Program Charity della Maratona di Roma 2017, come ho già fatto l’anno passato con l’associazione Sport Senza Frontiere.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dell’associazione e della sua presidente.
In che modo lo sport contribuisce al benessere degli atleti di Spiragli di Luce?Lo Sport per i ragazzi di spiragli di Luce è fondamentale, siamo riusciti ad ottenere dei grandi risultati, la prima è l'integrazione, la seconda è la prevenzione.”
Come arrivano gli atleti alla tua associazione?Gli Atleti ci contattano tramite l'informazione che diamo sul nostro territorio, tramite i servizi sociali, i social, e passaparola.”
Come scelgono lo sport gli atleti sport?Gli atleti scelgono lo sport in base alle loro esigenze e patologie, di cui vengono selezionati.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella tua associazione?I ragazzi sono tutti tesserati e assicurati, ma il rischio è sempre in agguato, basta una distrazione e può succedere una tragedia, per questo è una grande responsabilità.”
Cosa e quali persone hanno contribuito al buon andamento dell’associazione?Hanno contribuito nell'associazione i sponsor per la parte economica, e i volontari per la parte tecnica, e la Fondazione Porfiri, che ci aiuta con i nostri progetti.”
Quali sono stati i momenti più belli e significativi dove hai sperimentato le emozioni più belle?Ogni progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo, l'emozione più grande è dividere con loro ogni momento della giornata , sia in piscina che a pallavolo.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano per il buon andamento dell’associazione?Quello che svolgo è una missione per me, questa è una domanda difficile da far capire.”
Familiari e amici cosa dicono del tuo impegno nell’associazione?La mia famiglia mi ha sempre appoggiato, le mie 2 figlie da quando sono piccole hanno fatto un percorso insieme, ora sono maggiorenni, questo mi gratifica, ho cercato di insegnare questi grandi valori, rispettare e aiutare chi è meno fortunato di noi.”
Un episodio curioso o divertente degli atleti di spiragli di Luce? "Ogni momento è speciale, i loro sorrisi ti riempiono di gioia, ma la cosa più bella è stata quando con tanti sacrifici, avevamo un locale dove abbiamo cercato di rendere i ragazzi autonomi".
Cosa hai scoperto di te stessa nell’impegnarti nell’associazione? Sono 15 anni che mi dedico a loro, lotto ogni giorno per i loro diritti, sono loro i normali!
Quali sensazioni sperimenti con gli atleti di "Spiragli di luce"? Nello sport ogni movimento è speciale.
Quali sono stati i momenti più difficili?
I momenti difficili, sono quando nessuno ti ascolta e ti girano le spalle.”
Hai dovuto scegliere di rinunciare a qualcosa nell’impegnarti nell’associazione? Io mi considero una farfalla, libera di volare...e un leone ..pieno di energie.
C’è un messaggio che vorresti dare ai famigliari di persone con disabilità fisica o intellettiva? Il mio messaggio ai genitori ..non mollare mai, loro ci insegnano a vivere.
Riesci ad immaginare una vita senza la tua associazione? Io penso volere è potere, l'associazione deve guardare al futuro, le lotte servono a questo.”
Come hai gestito eventuali crisi all’interno dell’associazione?
Con determinazione e fiducia.”
C’è mai stato il rischio di chiudere l’associazione?Per fortuna non abbiamo mai rischiato di chiudere, c'è sempre qualche Angelo.
Potrebbe essere utile lo psicologo nell’associazione? Per quali aspetti?Dentro un associazione sono indispensabili un equipe di persone, specie uno psicologo per avere un controllo generale.”
Un tuo messaggio per far avvicinare le persone alla tua associazione? Alcune volte basta un gesto, un sorriso, e tanta volontà, non tutti tollerano le persone con disagio mentale o fisico, si ha paura, ma io non mi stancherò mai di invitare le persone ad avvicinarsi a noi.”
Obiettivi dell’associazione a breve, medio e lungo termine? Ora il nostro obbiettivo è quello di una sede, un locale dove loro possano continuare i loro progetti, essere autonomi, e fare in modo che la loro vita continui nel sociale.”

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, crisi, difficoltà, si è più presenti, attenti, gentili.
Elisa è menzionata nel mio libro “Sport, benessere e performance” 

Un'intervista a Elisa è riportata nel libro "Lo sport delle donne"  presentato Venerdì 8 marzo 2019, alle ore 18.30, presso il Bar  (Via Olevano Romano 35 – Roma). Moderatrice: Alessandra Penna, ingegnere e atleta. Relatori: Francesca Boldrini (Podistica Solidarietà), Anna Giunchi (Psicologa, Preparatore atletico, Blogger http://annalamaratoneta.blogspot.com/).

Nello sport non è importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante sviluppare anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare oltre, di consolidare lo stato di forma. Sempre più le donne stanno dimostrando di essere fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con tanta grinta e forza.


Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it  

lunedì 20 febbraio 2017

William Da Roit: 4K Alpine Endurance Trail, 350 km e 25.000 mt di dislivello


La prima edizione del 4K Alpine Endurance Trail della Valle d’Aosta si è disputata dal 3 al 9 settembre, sulle alte vie della valle d'Aosta, con partenza e arrivo a Cogne, attraversando Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso

Peter Kienzl è stato il vincitore impiegando quasi 83 ore. La gara femminile è stata vinta da Francesca Canepa.
Di seguito l’esperienza di William Da Roit che si racconta attraverso una breve intervista.

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