venerdì 15 dicembre 2017

Il 15 dicembre a Torre Spaccata: Psicologia dello Sport e non solo

Nell'ambito della manifestazione “Riusciranno i libri a salvare il mondo?” venerdì 15 dicembre alle ore 16.30 presento il mio primo libro: Psicologia dello Sport e non solo.

Lo scopo della manifestazione è quello di dimostrare l'importanza del libro nella nostra civiltà e il suo fondamentale utilizzo nella crescita e salvaguardia dell'uomo. 
Viale dei romanisti 53, presso ex mercato rionale, metro C torre spaccata.
E’ un libro divulgativo rivolto ad atleti, praticanti sport individuali o di squadra, psicologi, tecnici e staff medico di società sportive, famigliari di sportivi.
Argomenti trattati nel libro sono la psicologia dello sport, la psicoterapia della Gestalt, la psicologia dell’emergenza, l’EMDR, l’incontro con l’altro, la maratona, il doping.

Loris Cappanna, non vedente: L'emozione più forte è stata quando ho fatto il pacer

Essendo cieco totale, più che stare attento io, devono stare attente le mie guide
Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 

Se si vuole si riesce a fare tante cose, importante è decidere obiettivi e mete, studiarle a tavolino e pianificare il percorso per arrivarci nel miglior modo possibile.

Fare da guida a un atleta non vedente o ipovedente è un’esperienza e un’opportunità unica e arricchente, bisogna proporsi, bisogna sperimentarsi, bisogna essere scelti per fidarsi e affidarsi.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Loris attraverso risposte ad alcune mie domande.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?Lo sport mi ha dato nuovi stimoli e opportunità.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione?Essendo cieco totale, più che stare attento io, devono stare attente le mie guide, anche se devi comunque fare sempre attenzione ai rumori che ti circondano.”

giovedì 14 dicembre 2017

Luca Cagnati: Fare sport (qualsiasi) è la migliore palestra di vita


Lo sport non è tutto nella vita, ma può diventare una fetta importante, una componente importante che a volte fa da trampolino nella vita, dà le basi e le fondamenta per vivere meglio la quotidianità e anche la difficoltà soprattutto se si tratta di sport di endurance o comunque complessi dove bisogna mettere in campo non solo qualità fisiche ma anche mentali e di management di se stessi e dell’ambiente circostante, una vera e propria scuola di addestramento alla vita e a superare imprevisti, crisi, difficoltà.

Di seguito, Luca racconta la sua esperienza e le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Più che campione nello sport, mi sono sentito realizzato, o felice per un risultato raggiunto, penso che essere campione nello sport ma non nella vita di tutti i giorni non sia una cosa che ti fa sentire realizzato, ci vogliono entrambe le cose.”

mercoledì 13 dicembre 2017

Riusciranno i libri a salvare il mondo? Il 15/16/17 dicembre a Torre Spaccata


Riusciranno i libri a salvare il mondo? Lo scopo della manifestazione è quello di dimostrare l'importanza del libro nella nostra civiltà e il suo fondamentale utilizzo nella crescita e salvaguardia dell'uomo. 

Viale dei romanisti 53, presso ex mercato rionale, metro C torre spaccata.
Nell'ambito della manifestazione, venerdì 15 dicembre alle ore 16.30 presento il mio primo libro: Psicologia dello Sport e non solo.
E’ un libro divulgativo rivolto ad atleti, praticanti sport individuali o di squadra, psicologi, tecnici e staff medico di società sportive, famigliari di sportivi.
Argomenti trattati nel libro sono la psicologia dello sport, la psicoterapia della Gestalt, la psicologia dell’emergenza, l’EMDR, l’incontro con l’altro, la maratona, il doping.

Luana Greco, runner: Ascolto alla lettera chi mi prepara, il mio mister

Matteo Simone

Nello sport si fatica ma poi si notano i benefici in termini di benessere individuale e di gruppo, di risultati e di riuscita graduale, di raggiungimento di mete e obiettivi. 

Importante diventa chi circonda l’atleta, una squadra che sostiene e supporta l’atleta, una famiglia che comprende le esigenze e la motivazione dell’atleta, un mister che si dedica a preparare programmi e a osservare l’atleta in allenamento e in gara e i tanti amici incontrati durante i percorsi di allenamento e anche in gara.

martedì 12 dicembre 2017

Credere sempre in più in se stessi e fidarsi e affidarsi al proprio coach

Matteo SIMONE 

Gli allenatori e i tecnici dovrebbero sviluppare l’arte della critica, a tal proposito è interessante uno spunto di Levinson: 
"...consigli sull'arte della critica..: Essere specifici...dire che cosa è stato fatto bene, che cosa è stato fatto male e come si potrebbe migliorare…Essere sensibili…"

In effetti si ha a che fare con persone, si può far bene e si può far male, ma non si butta niente, tutto serve performance e fallimenti, i primi per godere ed esultare e i secondi per apprendere lungo il cammino dell’eventuale successo.

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la fatica del gesto sportivo

Matteo SIMONE

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la sofferenza e la fatica del gesto sportivo.

Dietro la sofferenza e la fatica c'è l'essenza della vita che ti distoglie dalla finta zona di confort e ti fa mettere in campo per sperimentarti e realizzare grandi cose, soprattutto per chi è in condizioni di deficit sensoriale come la vista che si deve affidare a una guida, a un Angelo che ti tuteli, che ti protegga lungo un sentiero alternativo per arrivare dove vuoi.
Ecco perché insieme è molto meglio e si possono fare grandi cose, ecco perché a volte le persone si alleano per raggiungere mete e obiettivi importanti, difficili e sfidanti ma non impossibili. 
Questo è lo sport che vogliamo, una competizione prima di tutto con se stessi per sperimentarsi e vivere pienamente e intensamente. Abbiamo bisogno anche di te per far correre ipovedenti e non vedenti perché noi siamo pochi e loro sono sempre di più perché lo sport è contagioso, parlo dello Sport che vogliamo, che aggrega e rende felici e resilienti. 

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