giovedì 16 aprile 2020

L’attività fisica quale fattore trainante per il benessere e la salute delle popolazioni

Matteo SIMONE - Psicologo, Psicoterapeuta

L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.

Benessere significa sentirsi bene, stare in forma, sapersi relazionare. Si tratta di una salute fisica e mentale, perché fisico e mente sono in relazione, corpo e mente funzionano insieme, sono alleati, se sta bene l’uno l’altro sta meglio, le due parti hanno bisogno di sperimentare benessere insieme, se sei disposto a metterti in movimento sei più propenso ad affrontare problemi, situazioni, persone. Ti senti più sicuro, coraggioso, fiducioso.

mercoledì 15 aprile 2020

Per mantenersi in buona salute con l’attività fisica basta poco


Bisogna andare avanti con coraggio, fiducia, speranza e resilienza. Abbiamo tanti progetti, sogni, mete, da portare a compimento. 

La vita può durare 100 anni ma anche un attimo, come un sorriso, un pianto, una caduta. Accorgiamoci di essere vivi, di essere sopravvissuti notando il nostro respiro, il cuore che palpita, la nostra pelle.
È dura davvero facciamo del nostro meglio e seminiamo bene, creiamo comunità resilienti che diano buoni esempi e buone prassi. Bisogna essere pazienti e fiduciosi e aspettare tempi migliori per potersi allenare e scegliere una prossima gara, c’è tempo per tutto, ora la priorità è sopravvivere e vivere nel miglior modo possibile, poi si vedrà.

martedì 14 aprile 2020

Massimo Termite: Le gare di ultratrail sono un viaggio fisico e mentale

Ho un carattere introverso, lo sport forse è la mia forma di estroversione.

Nel 2008 iniziai a interessarmi al mondo degli ultramaratoneti, attraverso brevi interviste ad alcuni partecipanti alla “100 km degli Etruschi”.

Ho raccolto impressioni, sensazioni e testimonianze con l’intento di comprendere le motivazioni a intraprendere questo tipo di imprese estreme che comportano un’estenuante prestazione sportiva.
Questo interesse per il mondo delle lunghe distanze mi ha portato a mettermi in gioco sperimentandomi in alcune gare di ultramaratona e ciò mi ha permesso di scrivere articoli e libri e nel mio primo libro “Psicologia dello sport e non solo”, edito da Aracne Editrice, riporto le risposte tratte dalla videointervista e tra queste alcune di Massimo Termite.

lunedì 13 aprile 2020

Negli ultimi anni la corsa aveva portato luce e sollievo nella mia vita

Matteo Simone

Capita che ci sono eventi eccezionali, straordinari, inaspettati che stravolgono la vita delle persone e allora si tratta di riorganizzarsi prima di tutto per vivere e sopravvivere e poi per cambiare programmi e spostare impegni e mete da raggiungere.

In linea di massima la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare.
Quando non siamo disponibili al cambiamento, quando rinunciare ci fa stare troppo male, questi sono campanelli a cui dobbiamo prestare attenzione. È importante considerare il momento presente: il “qui e ora”!  Dobbiamo sempre cavalcare l’onda del cambiamento con pazienza, fiducia e resilienza.

Il Paese ricomincia a pedalare, dopo oltre un mese di quarantena


Passa tutto se siamo fiduciosi, collaborativi, pazienti, se siamo comunque in contatto a distanza, se siamo sensibili, tolleranti. Passa tutto e si affronta tutto come i muri di tante maratone. Possiamo e dobbiamo farcela sviluppando resilienza per cercare di uscire più forti e determinati per ritornare anche a correre e pedalare sempre con il sorriso.

Bisogna andare avanti con coraggio, fiducia, speranza e resilienza. Abbiamo tanti progetti, sogni, mete, cose da continuare a fare, la vita può durare 100 anni ma anche un attimo, come un sorriso, un pianto, una caduta. Sentiamo il respiro, il cuore, la pelle e allora accorgiamoci che siamo vivi, che siamo sopravvissuti, che non è ancora l’ora.
Attraverso la meditazione la persona riesce a comprendere che tutto passa, tutto sorge e tutto muore, riesce a non reagire agli eventi spiacevoli, riesce a partire dal qui e ora e a programmare una formulazione del goal setting, un piano degli obiettivi graduali con una giusta scansione temporale.

domenica 12 aprile 2020

Irina Majdanyuk: Mi sto preparando a correre l'ultima delle sei maratone Major

Si può fare tutto, se c'è un obiettivo e un piano per raggiungerlo
Psicologo, Psicoterapeuta

La vita, attraverso lo sport, diventa un esperimento, si prova a fare qualcosa con un’adeguata preparazione oppure si può improvvisare ma con consapevolezza e attenzione apprendendo sempre dalla scuola dello sport. 

Di seguito l’esperienza di Irina attraverso alcune risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?No. Campionessa mai. Sentivo soddisfazione, gioia, orgoglio, stanchezza, esaurimento. Ma campionessa non mi sono mai sentita”.

sabato 11 aprile 2020

Nei periodi difficili, vai avanti a piccoli passi

Matteo Simone 

Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità, con piccoli movimenti un passo alla volta, con le risorse residue cavalcando l’onda del cambiamento, continuando ad approfondire la conoscenza del proprio corpo e della propria mente.


Interessante e utile il racconto di Elena Mikhalkova:
Una volta la nonna mi aveva dato un consiglio: – Nei periodi difficili, vai avanti a piccoli passi. Fai ciò che devi fare, ma poco alla volta. Non pensare al futuro, nemmeno a quello che potrebbe accadere domani. Lava i piatti.  Togli la polvere. Scrivi una lettera. Fai una minestra. Vedi? Stai andando avanti passo dopo passo. F i un passo e fermati. Riposati. Fatti i complimenti. Fai un altro passo. Poi un altro. Non te ne accorgerai, ma i tuoi passi diventeranno sempre più grandi. E verrà il tempo in cui potrai pensare al futuro senza piangere.”

Translate