giovedì 29 settembre 2016

Michele Spagnolo si definisce il podista prestato al cammino



 

E’ contento Michele che si definisce il podista prestato al cammino, da anni corre le ultramaratone ed ultimamente è diventato un forte e resistente camminatore e porta nei suoi cammini tante persone che piano piano si appassionano e vogliono provare a partecipare a gare lunghe della durata della maratona ma anche superiore, come la 100km da fare assieme a Michele camminando, uomini e donne che iniziano a camminare e vengono rapiti e sequestrati dal cammino veloce fino ad arrivare a fare gare della durata di 24 ore.

Con il Team Frizzi e Lazzi walking, la camminata in gruppo rende felici e resilienti, un passo alla volta e senza fretta ed avvicina persone popoli mondi e culture.

Tutto passa con il cammino e si diventa più resilienti.

Qualche anno fa feci un intervista a Michele riportata sul mio libro Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico.

Cos’è per te la corsa?  “Per me la corsa è vita, attraverso la corsa mi emoziono, conosco altri, è salute, è un’opportunità di elaborare soluzioni ai miei problemi, è anche un modo per pubblicizzare il mio negozio.”

A quali gare partecipi?  “Cerco di partecipare a gare sempre più difficili, più lunghe, più estreme, ho partecipato a gare della distanza di 100 km, alla ‘Nove Colli Running’ di Cesenatico, gara podistica di 202 km dove ci ho impiegato 30 ore.”

SABATO 1 OTTOBRE presentazione progetto scuole della Corsa di Miguel


La Corsa di Miguel non è solo una corsa podistica ma molto di più, è una manifestazione organizzata dal Club Atletico Centrale con l’Unione Italiana Sport per Tutti intitolata alla memoria di un maratoneta-poeta argentino desaparecido, Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese.
Come ogni anno la Corsa di Miguel, propone alle scuole di ogni ordine e grado un percorso didattico diviso fra iniziative negli istituti e competizioni sportive. L’obiettivo è quello di diffondere un’idea di sport non basata soltanto su ordini d’arrivo e vincitori, ma sulla cultura del fair play e dello studio della storia e della geografia da un punto di vista originale. In questa stagione scolastica, oltre ai tradizionali appuntamenti della Strantirazzizmo, del 1000 per gli istituti superiori e per lo staffettone 50×400 delle elementari, si cui si allega regolamento e modulo di adesione, si aggiungeranno al programma anche alcune gare di staffetta.
Per illustrare il programma generale della manifestazione, la Corsa di Miguel ha organizzato una mattinata al museo MAXXI di via Guido Reni.

mercoledì 28 settembre 2016

Coltivare la qualità del "vivere nel presente"

Matteo SIMONE


E’ importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione ad iniziare dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta di automonitoraggio per valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio, il proprio bisogno. 

E’ un contattare le proprie sensazioni in cerca del meglio per sé e considerando gli obiettivi che si vogliono perseguire con piacere, passione, motivazione, impegno.
Kabat-Zinn nel suo testo Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza, illustra l’importanza del non fare, di fermarsi, di sperimentare l’essere: 

martedì 27 settembre 2016

Sabato 1 ottobre 2016 anteprima della Corsa di Miguel!

Matteo SIMONE

La Corsa di Miguel non è solo una corsa podistica ma molto di più.

E' una manifestazione organizzata dal Club Atletico Centrale con l’Unione Italiana Sport per Tutti intitolata alla memoria di un maratoneta-poeta argentino desaparecido. Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese.
Sabato 1 ottobre, appuntamento al Palazzetto dello Sport alle 10 per un allenamento insieme con la maglia di una delle corse di Miguel. Come dico spesso “togherter is much better”, insieme è molto meglio, per fare sport, socializzare, per divertirsi comunicare, diffondere, fare gruppo, sensibilizzare, trasmetter sani valori.

Lisa Borzani vince il Tor des Géants 2016 km 330 in 91h9’

Matteo SIMONE

Il Tor des Géants con partenza ed arrivo a Courmayeur, è considerato "il trail più duro al mondo", il tempo limite è di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza, il tracciato misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo, e la Regina quest’anno è la padovana Lisa Borzani che ha tagliato il traguardo dopo 91 ore e 9 minuti e classificandosi 7^ nella classifica generale arrivando giovedì 15 settembre 2016 alle 5,10 del mattino.

Approfondiamo la conoscenza della piccola Gigante del Tor 2016 attraverso le risposte ad alcune domande.

Sport tutti insieme, per sognare, per condividere obiettivi personali e di squadra

Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta

Nella MIAGENDA 2016/2017 è riportato un breve racconto di Eduardo Galeano (1940-2015), scrittore sudamericano: “Da bambino, orgoglioso figlio di emigranti veronesi, al quartiere Cambuci di San Paolo del Brasile, giocavo a calcio con i miei coetanei, mulatti, ebrei, giapponesi, polacchi. E quella palla di stracci e speranza rappresentava la nostra lingua in comune, Il nostro modo per stare insieme, per sognare, per capire e farci capire”.
Come dico sempre “togheter is much better”, insieme è molto meglio.
Lo sport è essenzialmente un'attività divertente. Un allenatore si occupa di persone, del loro rendimento sportivo come singoli e come squadra, è deputato all’educazione innanzitutto, ad un corretto stile di vita che è quello sportivo. Deve ottenere una condivisione di obiettivi personali e di squadra, identificare le motivazioni, saper gestire lo stress in allenamento ed in competizione, modulare i carichi di lavoro, comunicare feedback con i propri atleti o squadra, essere disponibile ad accogliere domande, dare spiegazioni su particolari esercizi, tecniche, modalità di lavoro.

lunedì 26 settembre 2016

Sport Senza Frontiere aiuta Patrick Kahoro e il suo team


Matteo SIMONE

 

Alcuni mesi fa Patrick faceva una richiesta per recuperare delle scarpe che gli erano state regalate: “Matteo we received shoes last week, new and used shoes, from Denmark. Almost  57 to 60 pairs, but we are not yet get them due of lack money as we are required to pay for custom fee of  €180 as tax. (Matteo abbiamo ricevuto le scarpe la settimana scorsa, le scarpe nuove e usate, dalla Danimarca. Quasi 57-60 paia, ma non siamo ancora riusciti ad averle a causa della mancanza di denaro, ci viene chiesto di pagare una tassa di 180 € a titolo di imposta).”

Un ringraziamento a Sport Senza Frontiere che ha sposato la causa di Patrick, ha colto il mio invito di aiutare Patrick Kahoro e il suo team a sdoganare delle scarpe ricevute in omaggio scarpe per allenarsi, inviando il denaro occorrente per recuperare le scarpe regalate.

Sport Senza Frontiere che crede nello sport come un efficace strumento di cambiamento sociale e pertanto si adopera per garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c’è e diffonderne principi e valori.

Trattasi di un atleta del Kenya che racconta la vita degli amici runner che amano fare sport, che attraverso lo sport guadagnano per vivere, che attraverso lo sport stanno lontano dalla droga e prevengono anche l’obesità. Ma per fare tutto ciò è importante avere almeno un paio di scarpe ed anche dei medici ben formati per risolvere i problemi di salute che ogni tanto nella carriera di sportivo atleta si va incontro, di seguito la storia di Patrick.

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