mercoledì 11 aprile 2012

Dopo tutto, era solo un sogno



Psicoterapia della Gestalt
Il Sogno - Picasso
Spesso considerati strani, misteriosi, amati e temuti, i sogni da sempre sono stati visti come prodotti umani, e talora con implicazioni divine, pieni di fascino e di mistero. Molteplici, inoltre, sono state le ipotesi riguardanti la loro genesi, la loro finalità, i loro significati palesi e soprattutto nascosti. Ma c’è una grande differenza tra i sogni sognati e i sogni ricordati, quelli vissuti passivamente e quelli raccontati.
A questo proposito analizzeremo brevemente i meccanismi e il linguaggio che sottende l’attività onirica, vaglieremo le caratteristiche che rendono il sogno di cui abbiamo consapevolezza un effimero ricordo e concluderemo esplicitando in che modo possiamo utilizzare questo materiale ricordato e raccontato per un buon intervento terapeutico.

La percezione del mondo interiore


Psicoterapia della Gestalt
Rembrandt – Mèditation du philosophe - Louvre
     La maggior parte delle più importanti e riconosciute teorie della percezione hanno messo in risalto il ruolo degli organi sensoriali, in primis la vista, nel cercare di dare una spiegazione sul funzionamento percettivo. Questo ha implicato una costante e continua attenzione al mondo esterno, ad una concezione più ecologica, che vede l’uomo al centro di un ambiente in continua evoluzione.
  Se consideriamo solo i paradigmi propri della scienza, che si basano sostanzialmente su principi di verificabilità, criteri relativi alla ripetibilità dell'applicazione del metodo e sulla necessità di raggiungere risultati misurabili, c’è un aspetto della percezione di cui è difficile reperire ricerche e teorie di riferimento se non in testi vicini alla filosofia o alle pratiche spirituali: mi riferisco alla percezione del mondo interiore.

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