Fare sport mi fa star bene… sia
fisicamente che mentalmente
Matteo Simone
Paola Giacomozzi dell’Asd Talenti Running Team Roma ha i seguenti personali: 1500 mt. 4:39.21 Roma 28 Giugno 2003 - 10000 mt. 34:09 Fiumicino 14 Dicembre 2003- Mezza maratona 1:17’17” Ferrara 15 Febbraio 2004 - Maratona 2:44’06” Piacenza 07 Marzo 2004.
Di seguito approfondiamo al conoscenza
di Paola attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quando
ti sei sentita campionessa nello sport? “Ogni mattina che mi sveglio e ogni volta che taglio un traguardo bene o
male che sia andata...….mi sento una Campionessa… perché so di aver dato il
massimo”.
Hai
rischiato di mollare? “Si
…ma mi sono sempre ripresa”.
Paola ha un passato di campionessa
avendo vinto tante gare in giro per Roma, per il Lazio e per l’Italia, mi
capitava di incontrarla spesso in gara soprattutto una ventina di anni fa, e
ora continua a fare sport, a competere, ad allenarsi e a gareggiare facendo del
suo meglio e mettendosi ancora in gioco.
In alcune gare siamo arrivati molto vicini come il 24 febbraio 2002 alla Roma- Ostia chiusa da Paola in 1h17’45”, 3” prima di me; mentre il 9 marzo 2003 chiude la Vola Ciampino in 35’23”, 27” dopo di me; il 3 novembre 2002 chiude la “URBS Mundi” in 36’01”, 26” prima di me; il 17 maggio 2009 chiude la “Race for the Cure” in 18’04”, 5” dopo di me; l’8 febbraio 2015 chiude la Corsa del Ricordo in 41’11”, 20” dopo di me.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? “Percorso che definirei bello...Amo lo sport! L’incontro con il mio
allenatore Mimmo è stato determinante, con lui sono cresciuta ‘Atleticamente’
ed è lui che mi ha portato ad alti livelli. La sua prematura scomparsa è stato
un grande dolore, ma ha fatto nascere un'amicizia vera con il coach Tony che
spero duri per sempre”.
Lo sport è fatto di impegno, allenamenti,
relazioni, passione, impegno. Lo sport avvicina persone e consente di
instaurare relazioni durature fidandosi e affidandosi l’un l’altro per progetti
di benessere e performance partecipando a competizioni e ottenendo risultati
individuali e di squadra.
Nello
sport cosa contribuisce al tuo benessere e/o performance?
“L’allenamento e le sane abitudini
......la serenità nella quotidianità con le persone che ti circondano”.
L’allenamento è la base di ogni sport, è
il “pane quotidiano”. Bisogna nutrirsi di pane e allenamento per star bene, per
essere competitivi e performanti, per apprendere dall’esperienza, per essere
più sicuri e sereni in gara, con la consapevolezza di essersi impegnati e di
aver ascoltato i consigli dell’allenatore.
Un'esperienza
che ti dà la convinzione di potercela fare? “Con la mente stai per mollare…ma all'
improvviso arriva un input …e ripensi a tutti i sacrifici fatti… Ed ecco
arriva un’energia che mi spinge ad andare avanti, superare tutti gli ostacoli e
a non mollare mai”.
Ritieni
utile lo psicologo nel tuo sport? “Non sempre”.
Per
quali aspetti e fasi? “Mentre si è in crisi è utile per un confronto”.
Se cerchiamo bene, riusciamo a individuare
dentro di noi le risorse occorrenti e necessarie per non mollare, per avere la
convinzione che ce la possiamo fare nonostante crisi e difficoltà, con fiducia
e determinazione nell’andare avanti nonostante la fatica.
Cosa
pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva?
“Se sono felice io…loro sono felici per
me. Bisogna saper trasmettere ottimismo”.
Che
significa per te praticare sport? “Significa vivere bene”.
La base del benessere e della felicità è
gran parte nell’ottimismo nell’affrontare ogni situazione facile o difficile.
Un
episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva?
“Ce ne sono stati tanti…Uno divertente:
in linea di partenza di una ‘mezza maratona’ importate un concorrente a
fianco...…..fece i suoi bisogni tranquillamente sulla linea di partenza. Triste:
la frattura che mi feci al malleolo mentre correvo in prima corsia al Paolo
Rosi, ripetute sui 1000...…storta e crack...Da allora cominciai a odiare le
ripetute sui 1000”.
La
tua situazione sportiva più difficile? “Il periodo dove il mio allenatore Mimmo era in ospedale. Critico e
delicato”.
L’esperienza da atleta è fatta di tanti
episodi e aneddoti che colorano la vita dell’atleta sempre alla ricerca di
spunti di miglioramento e insegnamento.
Paola mi è sembrata essere sempre molto
combattiva e agguerrita soprattutto in gara, senza temere troppo le eventuali
avversarie.
Quali
sensazioni sperimenti praticando sport e in quali circostanze?
“Mi sento felice…e le idee e i pensieri
più belli mi vengono quando corro”.
Cosa
ti spinge a fare sport? “Mi fa star bene… sia fisicamente che mentalmente”.
La pratica dello sport come la corsa è
molto liberatoria e terapeutica, si riesce a ritagliarsi un tempo proprio per
riflette, elaborare, programmare.
Nella
pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi?
“Infortuni...in primis. Come nella vita
le difficoltà e i rischi ci saranno sempre, bisogna osare e come dice un detto ‘E
se va male? Ma se va bene?”.
Paola tante volte ha osato e tante volte
gli è andata bene con vittorie, podi e “Personal
Best”.
L'evento
sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?
“La ‘Race for the Cure’ per tanti motivi;
le prime 5 vittorie dedicate a mia nonna Lidia ma il motivo più grande è per la
ricerca. E grandi emozioni sono i traguardi delle Maratona❤”.
Paola ha vinto diverse edizioni della “Race
for the Cure” competitiva, tra le quali nel 2000 in 16.41, record femminile
della gara.
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, COVID?
“Grazie alla famiglia, agli amici e alla
mia grande forza di volontà di superare tutto”.
Bisogna essere motivati, determinati,
resilienti nel dedicarsi a uno sport di fatica che comporta una dedizione
costante in allenamenti e gare e dove diventa importante il sostegno e la
comprensione di familiari, amici, colleghi.
Un
messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?
“Direi loro: prima di commettere degli
errori confrontatevi con lo Sport”.
Una
parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?
“Se vuoi vedere il sole devi saper
apprezzare la pioggia”.
Meglio incontrare lo sport che i vizi
che portano sulla cattiva strada, meglio faticare e rendersi conto di ciò che
si è in grado di fare con l’obiettivo di migliorarsi sempre e apprezzarsi per
quello che si è che oziare non avendo interessi, mete e obiettivi da raggiungere.
Cosa
hai scoperto di te stessa nel praticare sport? “Grande
serenità e tenacia”.
Ti
ispiri a qualcuno? “A
tutti e a nessuno…Da qualcuno si apprende sempre qualcosa”.
Con la sua notevole e ricca esperienza,
Paola ora è un punto di riferimento per tanti atleti per ciò che è riuscita a
ottenere con la sua testardaggine, grinta, volontà, impegno, determinazione,
passione.
Prossimi
obiettivi? “Vivere altre
emozioni sia da atleta che da allenatrice”.
Quanto
credi in te stessa? “Molto...❤”.
Tutto cambia, tutto evolve, bisogna
essere consapevoli delle proprie possibilità, capacità, risorse e rimodulare
sempre mete e obiettivi.
Sogni
realizzati e da realizzare? “Ciò che desideravo si è realizzato. Da realizzare: spero di continuare
a poterlo fare”.
Cosa
c'è prima di una gara? “Una tensione indescrivibile…che sparisce dopo lo sparo”.
L’esperienza aiuta a riconoscere
sensazioni ed emozioni e a gestirle con la consapevolezza che come arrivano così
passano focalizzandosi nella pratica sportiva.
Come
gestisci eventuali ansie, tensioni, pressioni?
“Penso ad altro, se possibile mi svago
all' aria aperta da sola o con gli amici...…e se il tempo non me lo permette
sento musica o leggo libri”.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Nessun commento:
Posta un commento