Matteo Simone
Lo sport fa bene alla mente, al fisico, allo spirito.
Si riscontrano benefici sia
praticando sport di gruppo ma anche lo sport individuale ti permette di stare
da solo con te stesso, arriva il momento della resa dei conti, di elaborare la
propria vita con se stessi, di fare il punto della situazione, e da solo con la
fatica ci si conosce meglio.
Di seguito l’esperienza di Emanuele Gallo.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Giochi della Gioventù 1987”.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Ho iniziato a giocare a calcio con il
club del mio quartiere, ho smesso intorno ai 16 anni. Ho giocato a calcio a 5
partecipando a vari tornei anche di carattere internazionale. Successivamente
per motivi di lavoro mi sono dedicato alla pesistica senza crederci mai molto.
Nel luglio del 2014 dopo mesi che ci pensavo ho fatto una corsetta intorno alle
mura di Tarquinia, impiegando circa 30 minuti. Da quel giorno ho iniziato ad
allenarmi con una certa regolarità, gennaio 2015 mi sono tesserato con L.B.M.”.
Quali fattori contribuiscono al benessere e performance
nello sport?
“Mi piace pensare di essere libero di esplorare luoghi nuovi e farlo correndo.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello
sport?
“Mi aiuta molto la presenza del mio amico e coach Pietro.”
Sei consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Il mio coach mi dice per spronarmi che non mi rendo conto delle possibilità che ho, in verità non credo di essere un buon atleta e mi piace andar tranquillo senza esasperare troppo i ritmi.”
Importante avere una figura di riferimento che ti possa dare buoni consigli e monitorarti nel corso degli allenamenti e gare. Importante affidarsi a persone esperte che si prendano cura di te dal punto di vista atletico. Conosco abbastanza bene il coach Pietro Laurenti (A.S.D. Piano ma arriviamo), persona molto preparata, competente, preciso, meticoloso, gentilissimo, umile, modesto, nonché fortissimo atleta e pacer affidabile in maratona.
Importante ricevere persuasione verbali da parte di coach, aiuta a incrementare l’autoefficacia; importante è anche proseguire gradualmente senza fretta e raccogliere un po’ per volta ii risultati e le belle sensazioni ed esperienze di allenamento e gara.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Per gli amici ormai sono quello che
corre sempre (anche se non è vero), la mia famiglia cerca di rispettare la mia
scelta senza seguire le mie performance (scarse)."
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Il piacere della ricerca del limite.”
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel praticare il tuo
sport? “Mi è sempre piaciuto passare del tempo da solo, la corsa mi aiuta ad
isolarmi e ormai è un momento indispensabile.”
Che significato ha per te praticare il tuo sport? “La ricerca del benessere mentale e
fisico, uno spazio solitario ma anche la possibilità di conoscere persone
nuove.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport? “La fatica fino al dolore, la gioia nel
sentirmi vivo, l’energia, il mondo come un paesaggio che scorre e il respiro. A
volte riesco ad immergermi talmente tanto in me stesso che non percepisco più
la fatica, non sento il mio corpo, sono parte di quello che vedo. Non è una
sensazione è un’esperienza mistica.”
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella
pratica del tuo sport?
“Le difficoltà legate all’organizzazione dei tempi da dedicare alla famiglia e al
lavoro. Rischi: dover correre al buio, in città.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella
pratica del tuo sport?
“Dopo il primo anno di corsa ho subito un infortunio piuttosto serio, una
lesione muscolare al polpaccio. Sono stato diversi mesi fermo ed ho faticato
molto a riprendere. Non mi piace molto correre nel traffico cittadino e con la
pioggia, preferisco la mattina presto e un cielo terso.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare
di fare sport?
“Non ho mai smesso, mi piace molto fare sport e più vado avanti con gli anni e
più ne traggo piacere. Da due anni vado anche in MTB.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo
sport?
“Nello sport si provano sensazioni forti e si stringono amicizie bellissime e
profonde che magari durano il tempo di una gara e/o di un allenamento.”
E’
vero, nello sport si è tutti uguali, si incontrano persone di qualsiasi ceto
sociale e si parla solo di allenamenti, gare e tempi, si diventa subito amici
soprattutto nella fatica condivisa e nella soddisfazione di arrivare al
traguardo o di fare un bell’allenamento.
Lo sport abbatte barriere culturali e
intergenerazionali, avvicina persone, mondi e culture.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti
e in quali fasi?
“Credo sia importante, non ho mai avuto esperienze di questo tipo, comunque ho
letto diversi testi sullo sport incentrati sugli aspetti mentali degli atleti.”
Prossimi obiettivi? Sogni da
realizzare?
“Non amo molto gareggiare, quest’anno però parteciperò alla Roma-Ostia, alla
mezza maratona di Padova e alla Mezza Maratona di Roma a giugno. Spero di
migliorarmi.”
Un’ottima mezza maratona per emiliano alla Roma Ostia il 12 marzo 2017in 1h26’28”.
Quanto ti senti sicuro, quanto credi in te stesso? “Mi sento sicuro negli ambiti in cui ho
competenze specifiche altrimenti cerco di affidarmi a chi ha maggiori
conoscenze delle mie. Cerco di non gettare più le occasioni che mi capitano per
mettermi in gioco anche sapendo di poter sbagliare. Non tempo più come un tempo
il giudizio degli altri.”
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Quando ho iniziato a correre, spesso
nei momenti di crisi mi dicevo: “mi sono laureato”. Ho studiato molto duramente
mentre già lavoravo.”
Importante
trovare situazioni piacevoli o di successo nel passato, soprattutto nei
momenti più bui, importante è anche ricercare le sensazioni sperimentate nel
passato e riviverle mentalmente, aiutano ad attivarti positivamente
nel presente,
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Sento di non aver mortificato le mie
possibilità, la gioia che ho dato ai miei genitori, la gratificazione per aver
raggiunto degli obiettivi importanti.”
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Mio padre, una persona semplice,
onesta. Mi dico spesso: voglio essere una brava persona.”
C’è una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci ed
impegnarti?
“Penso spesso alla frase che mi disse il Professore di Scienze Politiche: ‘non
mortificate le vostre possibilità’.”
Vero,
a volte i limiti sono mentali, è importante provare ad aver più fiducia di se
stessi ed aprirsi all’esperienza.
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Ho cercato sempre di guardare oltre,
mi sono detto che quello della difficoltà era il momento che aspettavo, il
momento per cui mi ero allenato e mi ero preparato per superarlo.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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