Matteo Simone
Roberto sembra essere un amante delle gare no stop, gare lunghissime chiamate di endurance dove viene messa alla prova il fisico della persona ma anche la mente, dove c’è deprivazione del sonno, alimentazione in autosufficienza, dove si sta da soli con se stessi notte e giorno.
Si apprezza il momento presente che può essere particolarmente straordinario o meno, si apprezza l’alba, il tramonto, la notte, il giorno, la diversa temperatura ed escursione termica durante l’intero giorno di 24 ore ed anche a nei giorni diversi, ogni giorno può presentarsi in modo diverso, con il sole, le nuvole, pioggia.
Tutte sensazioni ed emozioni da assaporare momento per momento nel corso di diversi giorni di fatica per portare a temine una lunga impresa in bicicletta o di corsa a piedi, un lungo viaggi a contatto con se stessi ed a contatto con l’ambiente naturale che ti circonda.
Qual è stato il tuo percorso per diventar eatleta? “Poco più di quattro anni fa ho smesso di fumare e ho iniziato a correre tutti i giorni.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? “La mia determinazione.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “La mia famiglia.”
La gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? “Wow cyclothon nel 2015 ho percorso in bicicletta 1350km no stop, dormendo meno di 4 ore in 4 giorni.”
Il 23 giugno 2015 ore 10.00 a Laugardalsvöllur, Reykjavik c’è stata la partenza della ‘WOW Cyclothon’, gara ciclistica intorno all'Islanda organizzata dalla compagnia aerea islandese WOW.
La tua gara più difficile? “La Grande corsa bianca 160km di corsa no stop nelle Alpi in inverno con temperature che sono arrivate a -20.”
Tra il 21 e il 23 gennaio 2016, Roberto ha corso “La Grande Corsa Bianca”, 160km trail, classificandosi al sesto posto in 37h51’. Il vincitore fu Nicola Bassi 25h10’, precedendo Paolo Bonardini 32h44’ e Pierangelo Bettoni 33h21’. L’unica donna a concludere la gara e quindi vincitrice femminile fu Antonella Manzoli, dodicesima assoluta, 41h50’.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare? “Le due citate precedentemente me ne danno la conferma.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Spesso non mi va di allenarmi e faccio fatica ad alzarmi dal divano per andare… Ma alla fine vado tutti giorni.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara? “Pre-gara: determinazione. In gara: un viaggio come dentro una bolla. Post-gara: pienezza e soddisfazione. Poi ci sarebbe molto altro da dire, ma forse dovrei scriverci un libro.”
Lo sport riempie la vita, fa sentire l’importanza di essere vivo, di poter fare qualcosa di importante per se stessi, qualcosa che fa star bene, fa sperimentare viaggi verso mete fatte di arrivi e conclusioni, fa chiudere periodi fatti di pianificazione, programmazione, allenamenti che ti portano alla destinazione finale.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? “Se metti un piede nel posto sbagliato puoi romperti qualcosa o peggio finire sotto a un dirupo.”
Se pensi a tutto quello che ti potrebbe succedere non faresti mai niente, rimarresti sempre protetto, corrazzato, nascosto ma se davvero vuoi vivere, bisogna sfidare l’incertezza, uscire allo scoperto, affrontare la vita reale e lo sport ti permette di fare questo, ti allontana dal rifugio sicuro, dal tuo recinto protetto e ti fa sperimentare libertà ed intensità.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Mancanza di concentrazione.”
Quando si mangia si mangia, quando si corre si corre, per ogni cosa è importante dedicare la giusta attenzione, è importante focalizzarsi per quella cosa e cercare di farla al meglio possibile essendo attenti osservatori.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Continuo a fare sport perché mi dà la possibilità di vivere esperienze incredibili.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la testa, piano piano passo dopo passo.”
Sport di endurance, sport protratto per lunghi chilometri aiuta ad avere un approccio di attesa, di fiducia, di speranza, si risolve tutto senza fretta, un po’ per volta a piccoli passi, andando avanti gradualmente e con attenzione.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? “Se vuoi cambiare il tuo corpo allenati, ma se vuoi cambiare la tua vita inizia a correre.”
Roberto ha cambiato la sua vita semplicemente cambiando il suo stile di vita, è bastato buttare le sigarette ed iniziare a correre e da lì è iniziata la sua nuova vita, con l’aiuto della corsa che è diventata la sua autoterapia.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Non serve, il corpo è già una macchina perfetta così com'è.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Che sono tutto matto. Però mi danno pieno supporto.”
Fare cose straordinarie per alcuni può essere considerato pazzia, ma poi ci si rende conto che è importante il supporto a persone che vogliono compiere imprese considerate da tanti non ordinarie.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Che possiamo fare molto più di quello che crediamo… basta volerlo.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Spero di continuare a fare sport fino alla vecchiaia.”
Ritieni utile lo sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva? “Si certo per dare supporto nei momenti di difficoltà.”
Un’intervista a Roberto Martini è riportata nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell'atleta”, edito da Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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