Sul podio insieme a gente del calibro di Lorena Brusamento che è anche la coach
Domenica 09.05.2021 si è svolta a Cinisello Balsamo (MI) la seconda edizione della “Sei Ore del Parco Nord” Milano, su un anello di circa 1600 metri quasi completamente asfaltato, organizzata dal Centro Provinciale Libertas Milano in collaborazione con ASD Sport club Atletica Libertas Sesto.
Tra le donne la vittoria è andata a Chiara
Milanesi con 75.713 km precedendo Lorena Brusamento 74.647 km e Annalisa
Campagna 69.783 km. Il vincitore assoluto è stato Marco Menegardi con 88.349 km
precedendo Giorgio Calcaterra 86.084 km e Mauro Gagliardini 78.848 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Annalisa e Lorena attraverso risposte ad alcune mie domande.
Annalisa: “Sicuramente alla sei ore del
parco nord. Ancora non riuscivo a credere di essere arrivata sul podio insieme
a gente del calibro di Giorgio Calcaterra o Lorena Brusamento (che è anche la
coach che mi segue). Mi sono sentita un po’ fuori posto perché non mi aspettavo
proprio di fare così bene e allo stesso tempo una vera campionessa!”.
Lorena:
“Si, toccando il piede di Re Leonida
all'arrivo di Spartathlon.”
La motivazione, la passione, il bisogno
spingono a raggiungere obiettivi nella vita o nello sport. Per attivarsi e
impegnarsi, l’obiettivo dovrebbe essere sfidante e difficile ma raggiungibile,
non impossibile.
Annalisa: “Da ragazzina giocavo a basket.
Ho provato a fare qualche campestre ma correre mi annoiava. Poi ho cominciato a
corricchiare durante l’università giusto per tenermi in forma ma continuavo ad
annoiarmi (probabilmente perché andavo da sola) per cui tre anni fa ho deciso
di iscrivermi ad un gruppo che correva sul naviglio. Da lì a poco tutto è cambiato
e la corsa è diventata la mia passione. Nell’aprile del 2018 ho corso la mia
prima maratona e nell’ottobre dello stesso anno la mia prima Ultra”.
Lorena:
“Lo sport ha sempre fatto parte della mia
vita, prima la pallavolo, poi la corsa ma non solo. Ho cercato di seguire il
mio istinto e di fare sempre ciò che mi faceva provare un'emozione”.
Lo
sport rimette al mondo, fa rinascere a nuova vita, una volta incontrato si
sperimentano effetti benefici e sono tanti, dal benessere individuale a quello
sperimentato in gruppo.
Nello
sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance?
Annalisa: “Prima tutto è cambiato quando
mi sono iscritta a una società podistica (Alzaia Naviglio Runners). Correre in
gruppo mi ha dato la motivazione e la forza che non avevo mai avuto prima.
Anche se i risultati che ho ottenuto sono principalmente merito del mio
fidanzato conosciuto proprio grazie alla corsa. Grazie ai suoi incoraggiamenti
e alla fiducia che ripone in me ho iniziato a correre le ultramaratone insieme
a lui. Prima non pensavo minimamente di poter superare certi limiti”.
Lorena: “Alimentazione e integrazione,
obiettivo chiaro e fisso in mente uniti ad una forte fiducia sullo stato di
salute del mio corpo. Il mio percorso verso l'ultramaratona è
stato segnato da persone diverse in fasi diverse. Sicuramente il mio compagno e
la mia amica/assistente hanno avuto un ruolo importante.”
Annalisa: “Al momento niente e nessuno.
Chi mi vuole bene sa quanta gioia io provi nel correre per cui mi sostiene e
incoraggia. Ovviamente preparare maratone e ultramaratone non è sempre semplice
e ogni tanto conciliare gli impegni lavorativi o familiari o sociali è faticoso
(specie a ridosso delle gare quando sarebbe meglio rinunciare a qualche
aperitivo o cena di troppo)”.
Lorena:
“Cerco sempre di dare il massimo e di non farmi condizionare né dall'ambiente
esterno né da qualche pensiero negativo.”
La
giusta compagnia e il gruppo danno una marcia in più sia negli allenamenti che
in gara, nella condivisione di esperienze e obiettivi da raggiungere insieme.
Quale
esperienza ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita?
Annalisa: “La mia prima ultra Ticino Eco
Marathon 60km. L’ho preparata nei due mesi estivi precedenti dopo aver fatto
solo una maratona e non aver mai corso il mese precedente! Nessuno pensava che
potessi arrivare alla fine tranne il mio fidanzato che mi ha preparata, seguita
e vista arrivare al podio come seconda donna. Credo che dopo aver fatto
quell’impresa potrei fare qualsiasi altra cosa”.
Lorena:
“Credo che ci siano tante esperienze e
tanti avvenimenti nella vita di ciascuno di noi che possono influenzare la
nostra fiducia o sfiducia in noi stessi. Io ho nel cuore e nella mente due cose
particolari che mi hanno dato quel qualcosa che ha cambiato totalmente il mio
modo di approcciare la vita e le fatiche sportive: Spartathlon 2015, con la mia
amica Elena, e Spartathlon 2017 condivisa con la mia amica Luisa.”
Riuscire
in esperienze dure e intense aiuta a sentirsi sicuri e fiduciosi in prossime
altre gare o imprese difficili e sfidanti, se si riesce una volta, le prossime
volte si è più propensi ad aver coraggio nell’affrontare gare impegnative e
difficili.
Come dico spesso, “together is much better” (insieme è molto meglio), quando fai
qualcosa insieme ad altri, soprattutto se sono difficili, impegnative e
sfidanti, quello che riesci ad ottenere ti rimane nel cuore e nella mente e ti viene
utile nei momenti importanti quando hai bisogno di tirare fuori energie residue
e nascoste per andare avanti più forte e non mollare.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
Annalisa: “Principalmente che sono un po’
matta perché secondo loro corro tanto e soprattutto perché faccio gare lunghe e
massacranti. Ma in realtà sono molto fieri di quello che sono riuscita a fare
in questi tre anni”.
Lorena:
“Sono orgogliosi e pensano che posso fare sempre meglio.”
Chi
non fa, non sa, se non si sperimenta direttamente qualcosa sembra sempre
difficile e complicato ma se c’è interesse e motivazione si è più propensi a
impegnarsi e investire tempo e fatica per migliorare e ottenere grandi
risultati.
Annalisa: “Probabilmente i più curiosi
sono capitati durante il passatore quando al 90esimo km il mio fidanzato era
così cotto che ha cominciato ad avere le allucinazioni e a vedere gente che non
esisteva che attraversava la strada, o quando ad un ristoro voleva sedersi ma
io gli ho tolto la sedia urlandogli che se si fosse seduto non avrebbe più
continuato! Siamo un po’ i ‘Sandra e Raimondo’ della corsa!”.
Lorena:
“Forse la cosa più strana che ho visto è
stato il giapponese che dormiva in sospensione tra due sedie in un check point
lungo Spartathlon...5 minuti di sonno cosi, poi è suonata la sveglia si è
alzato e ha ripreso a correre.”
Quali
capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?
Annalisa: “Credo che la mia dote
principale sia la mia testa. Sono molto testarda per cui se mi metto in testa
un obiettivo riesco spesso a raggiungerlo. Spesso la mente mi ha aiutato a
superare dei problemi fisici e a portare a termine le gare. Probabilmente per quello
mi piacciono le ultra, che sono per la maggior parte una questione di testa.
Certo poi occorre un’adeguata preparazione fisica ma se non hai abbastanza
forza mentale il fisico non va da nessuna parte”.
Lorena:
“Forza, determinazione, tenacia, controllo,
conoscenza di me stessa, fiducia.”
Nella
pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A
cosa devi fare attenzione?
Annalisa: “Il rischio maggiore è
sovraccaricare troppo il corpo. Magari se si sta provando ad allungare la
distanza o andare più veloci si rischia spesso di esagerare con gli allenamenti
e andare incontro a spiacevoli infortuni. Molto meglio cercare di diversificare
magari facendo qualche altro sport. Questo sia per ridurre il rischio infortuni
che per evitare la noia, personalmente mi è capitato di esagerare con le gare e
avere un momento in cui non volevo neanche sentire parlare di corsa
(fortunatamente queste fasi duravano poco)”.
Lorena: “Devo fare attenzione a non dissociarmi per troppo tempo, rischierei di
non avere il completo controllo di ciò che succede al mio corpo.”
Per fare certe gare considerate estreme
per la lunghezza chilometrica, per le tante ore di attività fisica con
deprivazione di sonno, bisogna a
sempre trovare un buon equilibrio soprattutto se si viene presi dalla passione
e dalla voglia di fare sempre di più e meglio.
Ritieni
utile lo psicologo nel tuo sport?
Annalisa: “Non ci ho mai pensato. Ma
considerando quanto sia importante il fattore testa, probabilmente sarebbe
molto utile”.
Lorena:
“Non saprei, non ne ho mai sentito
necessità.”
L'evento
sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Annalisa: “Il ‘Passatore’. Mi sono
iscritta solo per accompagnare il mio fidanzato ma è stata la gara che mi ha
emozionato di più. All’arrivo non riuscivo a smettere di piangere!”
Lorena: “Spartathlon in particolare anche se ogni
gara/corsa mi ha dato emozioni, sensazioni particolari e ricordi.”
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, COVID?
Annalisa: “Sono stata fortunata e non ho
mai avuto grossi infortuni (se non qualcuno che mi ha tenuta ferma al massimo
un paio di settimane) per cui non ho dovuto mai gestire situazioni
particolarmente difficili. Al contrario il COVID mi ha messo in seria
difficoltà. Nonostante non avessi problemi fisici non riuscivo proprio a
correre. Per la prima volta la testa mi aveva abbandonato. In estate mi sono
dedicata alla bici da corsa e mi è tornata la voglia di fare sport. Piano piano
mi sono riavvicinata alla corsa e quest’anno col ritorno alle gare è tornata la
motivazione di sempre!”.
C’è
sempre almeno una soluzione per ogni problema e un piano B da provare a
utilizzare per ritrovare entusiasmo e motivazioni per ricominciare.
Un messaggio per avvicinare i
ragazzi allo sport?
Annalisa: “Lo sport è puro divertimento e ti può dare tante soddisfazioni. Ma lo
sport ti permette di conoscere tante belle persone. Grazie alla corsa ho
trovato un fidanzato meraviglioso e degli amici stupendi. Sono la mia seconda
famiglia. Per cui fate sport che vi rende belli e sani ma soprattutto pieni di
amici!”.
Lorena: “Lo sport è amicizia, aggregazione,
condivisione, gruppo, insegnamento, conoscenza, qualsiasi sport e a qualsiasi livello.”
Lo sport apporta benefici, scoperte,
conoscenze, è una formazione che non ha prezzo e non ha pari, una formazione
alla vita, apprendere ed imparare dall’esperienza diretta per costruire
carattere e formare personalità per vivere ogni momento con consapevolezza.
Cosa hai scoperto di te stessa nel
praticare sport?
Annalisa: “Che quando voglio possiedo una forza immensa”.
Lorena: “Che sono forte, mi ferma solo qualcosa che
può mettere a rischio serio la salute”.
Lo
sport può essere considerato una grande palestra per incrementare
consapevolezze, fiducia e resilienza.
Una parola o una frase che ti aiuta
a nei momenti difficili?
Annalisa: “Credo che la parola giusta sia ristoro! Quando sono in crisi è la prima
cosa a cui penso è che mi fa andare avanti!”
Lorena: “I limiti esistono solo nell'anima di chi è a corto di sogni" una
frase che ho letto e che mi è rimasta in testa”.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati
e da realizzare?
Annalisa: “Sicuramente il primo è quello di migliorarsi. Prima di gareggiare
contro gli altri si gareggia contro se stessi! Per cui mi piacerebbe ad esempio
rifare il ‘Passatore’ con un tempo migliore. Fino a tre anni fa non pensavo di
fare una maratona, figurati un ultra! Neanche sapevo esistessero per cui ho già
raggiunto dei traguardi importanti. Il sogno nel cassetto ovviamente è fare
qualche ultra importante. Magari più in là. Vedremo se sarò in grado”.
Lorena: Ogni sogno realizzato
apre la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia
azzurra era un sogno, l'ho realizzato e questo mi dà la possibilità di sognare
altro! La vita senza sogni, che vita è?”.
Lo sport è una grande scuola di vita; bisogna
crederci, sognare, realizzare sogni, superare crisi e sviluppare
consapevolezza, autoefficacia e resilienza.
Nella
mente degli atleti ci sono sempre obiettivi da raggiungere, sogni da
trasformare in realtà, traguardi da raggiungere che stimolano e permettono di
mobilitare energie per seguire piani e programmi di allenamento.
Interviste a Lorena sono riportate nei miei
libri:
“Lo sport delle donne”, edito da Prospettiva
Editrice.
“Cosa
spinge le persone a fare sport?”, Edito da Aracne Editrice
Inoltre Lorena è menzionata nel libro
“Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni
Psiconline.
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta
gestalt ed EMDR
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