Matteo Simone
Domenica 9 maggio 2021 si è svolta a Cinisello Balsamo (MI) la seconda edizione della “6 ore del Parco Nord”, su un anello di circa 1600 metri quasi completamente asfaltato, organizzata dal Centro Provinciale Libertas Milano in collaborazione con ASD Sport club Atletica Libertas Sesto.
Il vincitore è stato Marco Menegardi con 88.349 km
precedendo Giorgio Calcaterra 86.084 km e Gagliardini Mauro 78.848 km. Tra le donne
la vittoria è andata a Chiara Milanesi con 75.713 km precedendo Lorena Brusamento
74.647 km e Annalisa Campagna 69.783 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Marco, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti
Marco, ti aspettavi una prestazione del genere?
“Non mi aspettavo di potere fare oltre 88
km adesso perché sono ancora molto indietro con la preparazione. Al massimo
potevo pensare a 86. Poi dopo poco il GPS continuava a perdere il segnale e non
sapevo a che distanza ero arrivato”.
In sport di endurance dove si pratica sport per diverse ore è difficile arrivare il giorno della gara ben testati e capire quanto si vale, si possono avere delle aspettative in base agli allenamenti eseguiti e allo stato di forma del momento e in gara può succedere di tutto, di avere un calo di rendimento dovuto a diversi aspetti oppure si può fare una grande performance seguendo l’istinto e la fiducia di aver lavorato bene soprattutto se si sperimenta una condizione paragonabile al flow, dove tutto fila liscio, il tempo scorre, la fatica non pesa e gli stimoli continuano fino alla fine della gara per far bene, soprattutto se gli avversari sono di valore come Giorgio Calcaterra considerato da diversi anni il “Re” delle ultramaratone.
E'
il record italiano? “Il
record italiano è di 90.4 km di Mario Ardemagni”.
In effetti il record Italiano è di
Ardemagni di 90.400 km ottenuto il lontano 28.09.2003 a San Giovanni Lupatoto
(VR), al secondo posto risulta essere Marco Boffo 89.633 km del 19.04.2008 a Ciserano (BG) e al terzo
posto risulta essere Marco Menegardi.
La prestazione di Marco risulta essere anche la seconda al mondo nel 2021 e lo precede solamente il polacco Dariusz Nozynski con 91,975 km il 20 marzo 2021 a Warszawa (POL).
Hai
sofferto il caldo o cos'altro? “Un po' sì. Io amo il freddo. Ho cercato di idratarmi regolarmente e non
forzare mai troppo il ritmo”.
Parteciperai
al Campionato 100km a Imola per il titolo e per un under 7 ore?
“Parteciperò a Imola anche se, viste le
premesse del caldo che ci sarà, pensare (almeno per me) di stare sotto le 7h
sarà improbabile”.
Il Campionato Italiano di 100 km su strada si svolgerà all’autodromo di Imola il 22 maggio in sostituzione della 100 km del “Passatore Firenze-Faenza”.
Marco ha vinto il titolo italiano già ben 2 volte: il 26 marzo 2017 a Seregno della Brianza in 7h06'42" e il 25 maggio 2019 vincendo la “100 km del Passatore, Firenze-Faenza” in 7h12'48".
Sarà una grande sfida per lui conquistare il terzo titolo italiano sulla distanza di 100km e scendere sotto le 7 ore, staremo a vedere, farò il tifo per lui, grande atleta italiano.
Cosa
dice la tua squadra di te? “La mia squadra non l'ho sentita. Il mio sponsor ‘Hoka’ era molto
soddisfatto”.
Hoka risulta essere una grande marca per scarpe tecniche adatte soprattutto per le ultramaratone e al prossimo Campionato Italiano “Hoka One One” sarà presente per la diretta social integrale della gara.
Come
ti sei preparato nonostante la mancanza di gare?
“Ho cercato di preparami cercando sempre
di più il mix giusto tra qualità e quantità evitando i lunghi. Non ho mai corso
più di 41 km però nelle ultime 4 settimane ho fatto 33 km di media al giorno”.
Quali
sono gli ingredienti del successo? “Cerco di trovare l’equilibrio con tutte le cose della vita. Non sempre
ci riesco ma provo sempre a migliorarmi. Poi quando credo in un progetto cerco
di non farmi distrarre da chi cerca di intralciarmi per gelosia o frustrazione”.
Marco ha dimostrato di sapersi migliorare negli anni mantenendo alta la motivazione e l’interesse per questa disciplina molto faticosa dove si tratta di trovare spazi e tempi per allenarsi per più ore giornaliere.
Ti
ha aiutato qualcuno? “Ho
delle persone che mi vogliono bene e (non è un cliché) senza di loro non sarebbe
stato possibile né questo né altre cose della mia vita”.
Hai
avuto tutto sotto controllo? “Durante una 6 h devi cercare di avere tutto sotto controllo ogni minuto
perché sbagliare è semplicissimo e ogni energia persa sono metri in meno alla
fine. Se per caso perdi dei riferimenti non devi farti prendere dal panico e
aggrapparti all’esperienza”.
Se veramente si vuol fare bene in gara
non bisogna sottovalutare nulla, bisogna essere focalizzati e attenti a non
disperdere energie inutili, anzi monitorarsi per capire se si ha bisogno di
integrarsi o idratarsi per prevenire crisi e/o disagi.
In
che modo ti sei focalizzato per la gara? “Cerco di pensare a correre bene e all’obiettivo e alla tabella che mi
sono dato. Per il resto lascio scorrere l’adrenalina. Dico sempre la prima
parte di gara di intelligenza, la seconda di testosterone”.
La
dedichi a qualcuno? “La
dedico alla mia tenacia e a chi mi è stato vicino. Ma vorrei che questo fosse
solo l'inizio”.
Sembra che il meglio debba ancora venire per Marco nel continuare a esprimersi ad altissimi livelli in queste gare di ultramaratona dove si richiede testa e fisico per non mollare e non arrendersi ma prepararsi per bene per ottenere risultati prestigiosi e conseguire obiettivi sfidanti.
Un’intervista a Marco è riportata nel mio libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza. La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza” – 27 ottobre 2021, di Matteo Simone (Autore).
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza. Lo stesso autore ha partecipato a questa gara sperimentandosi e comprendendo cosa significa fare sport per tante ore, andando incontro a crisi da superare, mettendo in atto strategie per andare avanti e portare a termine la competizione.
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione. Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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