Running mind is a healthy mind
Matteo Simone
Il 9-10 dicembre 2023 si è svolta la “3rd Margalla Backyard Ultra (PAK)” e il pakistano Jamal Said è stato l’ultimo atleta a restare in gara alla 39^ ora e quindi a vincere la gara totalizzando 228,004km, precedendo i due connazionali Kashif Khan (33h-221,298km) e Athar Akhtar (32h-214,592km).
Tra le donne vinse l’austriaca Christina Wieser (24h-160,944km), precedendo le pakistane Enub Khan (15h-100.590km) e Umaira Shiraz (14h-93.884km).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Athar, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Nello sport chi e cosa ha contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni? Dopo aver iniziato la mia carriera sportiva con il calcio, sono passato alla corsa, onestamente essendo un atleta sono stati il mio impegno e la mia costanza che mi hanno portato a questo livello.
La passione e la forte motivazione aiutano e spingono a impegnarsi costantemente e duramente con determinazione e fiducia per raggiungere ottimi risultati, mete, obiettivi e sogni sfidanti e difficili ma non impossibili.
La gara della tua vita dove hai vissuto le emozioni più belle? Ho corso molte lunghe distanze e la mia corsa più lunga è stata di 214 km in Backyard Ultra, il concetto dell'ultimo uomo in piedi, ed è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera di corridore, a cui ho dovuto rinunciare dopo essermi infortunato al 32° giro della gara, 32 ore di corsa continua e terzo posto assoluto che alla fine mi ha lasciato in lacrime.
Podi e successi sono sempre benvenuti e ripagano della fatica degli allenamenti e della fatica in gare soprattutto quelle di endurance come le ultramaratone dove si tratta di correre per ore e ore, andando incontro a eventuali crisi da gestire, affrontare, superare.
Cosa pensano la famiglia e gli amici della tua attività sportiva? Purtroppo, qui in Pakistan le persone curiose riguardo al tuo futuro e alla tua famiglia non ti danno sostegno morale perché pensano che non valga la pena fare sport, come ho fatto io con la mia laurea in scienze ambientali. Mi incoraggiano a svolgere un lavoro legato al mio campo, ma il fatto è che non ci sono lavori legati alle scienze ambientali nel nostro paese d'origine.
Ognuno cerca di seguire proprie passioni e interesse anche se a volte è difficile, ma rimportante è provarci sempre e fare quello che si può e si riesce a fare, nonostante tutto.
Cosa hai scoperto di te praticando sport? Direi che facendo sport e correndo ho scoperto me stesso e ho scoperto la mia interiorità. Che nessun essere umano è limitato, e niente è impossibile, se sono coerente e lavoro duro posso ottenere ciò che desidero.
La pratica di uno sport fa scoprire proprie risorse e proprie capacità fisiche e mentali, soprattutto l’ultramaratona fa stare in contatto con se stessi, riflettendo per tanto tempo ed elaborando pensieri, piani e programmi.
A cosa ti serve lo sport nella tua vita quotidiana? Lo faccio fin dall'infanzia e con il tempo è diventata la mia passione e l'amore per lo sport è impazzito, incoraggerei tutti ad allenarsi quotidianamente, se lo fanno quotidianamente lo troveranno meglio di qualsiasi altra cosa facciano per la loro comfort zona.
Sensazioni e pensieri durante l'allenamento e la gara (pre, durante, post)? Direi che il dolore è temporaneo ma vincere è per sempre, se affronto una sconfitta ne traggo una lezione e mi spingerà a lavorare di più sulla mia prestazione, ecco perché la prendo sempre come positiva dopo aver perso.
Ogni allenamento e gara risulta essere una grande esperienza per migliorare e potersi presentare in gara pronti per una eccellente prestazione e qualsiasi cosa accade serve tutto di lezione e grande insegnamento per far meglio la volta successiva.
Pensi che lo psicologo sia utile nello sport? Secondo me se una persona corre e affronta una sana competizione allora non ha bisogno di nessuno psicologo, conosce la propria psiche meglio di altri. La mente che corre è una mente sana.
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? I miei obiettivi a lungo termine sono in qualche modo associati al mio sport e alla mia famiglia. Ho un obiettivo di corsa che tenterò: UTMB una volta nella vita, ma per questo devo trasferirmi all'estero, insieme a questo sogno devo sostenere anche la mia famiglia che vive all'estero. Ecco perché ho intenzione di trasferirmi all'estero a ogni costo.
È importante fare progettualità e decidere mete e obiettivi da perseguire, cercando di trovare un equilibro con altri ambiti della propria vita quali famiglia e lavoro.
L'UTMB è una gara di trail running di 171 km e 10.000 metri di dislivello positivo che circumnaviga il Monte Bianco attraverso Italia, Svizzera e Francia.
Una frase o una parola che ti aiuta nelle difficoltà? Niente è permanente e nessun essere umano è limitato, ricordo sempre queste due parole nei miei momenti difficili.
Questi sono concetti molto meditativi che aiutano tantissimo sia nella vita quotidiana e soprattutto nello sport come l’ultramaratona dove ci vuole tanta pazienza, tanta speranza, tanta fiducia in sé di poter riuscire, andare avanti fino alla fine con la consapevolezza che passa tutto, sia id dolori e la sofferenza, sia la gioia e la soddisfazione.
Ti ispiri a qualcuno? Di solito sono ispirato da me stesso, perché ogni volta che ho intenzione di farlo e desidero svolgere un compito, lo ottengo sempre. La mania di ottenere qualcosa è la mia arma più forte.
Athar sembra essere molto sicuro, avendo sviluppato tanta autoefficacia soprattutto nello sport che pratica con tanta passione e motivazione e ogni successo, ogni risultato positivo non fa che confermare le sue capacità.
Gli allenamenti più importanti? Quali cibi preferisci? Di solito non mi impegno molto nell'allenamento, ma per quanto riguarda la dieta sono molto attento, di solito mangio sano e preferisco mangiare verdure a ogni pasto.
Per star bene ed essere performanti, bisogna allenarsi e mangiare bene, in modo da presentarsi in gara efficienti e dando il meglio in gara dove l’adrenalina diventa una grande energia che fa spingere e durare a lungo.
Matteo SIMONE
Autore di libri di psicologia e sport
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Athar Akhtar: Running mind is a healthy mind
La mente che corre è una mente sana
Matteo Simone
In sport, who and what contributed to your well-being or performance? As I started my sporting career with football later, I switched to running, honestly being an athlete it's my own commitment and consistency which took me to this stage.
The race of your life where you experienced the most beautiful emotions? I have ran many long distances and my longest race was 214kms in backyard ultra, the concept of the last man standing, where and was one of the most emotional moments of my running career which I had to quit after getting injured at 32 loop of the competition, 32 hours of continuous running ,and stand 3rd overall which left me in tears in the end.
What do family and friends think of your sporting activity? Unfortunately, here in Pakistan people who are curious about your future and your family don't give you moral support because they think it's not worth doing sports, as I did my bachelor's degree in environmental sciences. They encourage me to do a job related to my field, but the fact is that there are no jobs related to environmental sciences in our home country.
What have you discovered about yourself by playing sports? I would say by doing sports and running I have discovered myself and discovered my inner self. That no human is limited and impossible is nothing, my being consistent and working hard you can achieve what you want.
What do you need sport for in your daily life? I have been doing it since childhood and with time it became my passion and the love for sports went crazy, I would encourage everyone out there to workout daily, if they do it daily, they will find it better than anything else they do for their comfort zone.
Sensations and thoughts during training and competition (pre, during, post)? I would say pain is temporary but winning is forever, I face a defeat I take it a lesson and it will push me to put more work on my performance, that is why I always take it as positive after losing.
Have you experienced the limit in training or racing? According to me if a person is running and going through a healthy competition then he/she doesn't need any psychologist, they know their psychey better than Else do. Running mind is a healthy mind.
Next short, medium, long term goals? My long-term goals are somehow associated with my sporting and my family. I have a running goal that I will attempt UTMB Once in my lifetime but for that I must move abroad, along with this dream I must support my family as well, living abroad. Thats why I'm planning to move abroad at any cost.
A phrase or word that helps you in difficulties? Nothing is permanent and no human is limited, I always remember these two words in my difficult times.
Are you inspired by anyone? I am usually inspired by my own self, because whenever I plan to do it and wish to do a task, I always get it. The craze to achieve something is the strongest weapon of mine.
The most important workouts? What foods do you prefer? I usually don't put much work into my training, but regarding diet I am very conscious I usually eat healthy and prefer to eat greens with every meal.
Matteo SIMONE
Autore di libri di psicologia e sport
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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