sabato 12 dicembre 2020

Leonardo Mutti, Tennistavolo: Sogno realizzato oro ai campionati europei

Sogno da realizzare è diventare campione del mondo 
Matteo SIMONE 

Leonardo Mutti (Gruppo Sportivo Aeronautica Militare) ha vinto consecutivamente dall'anno 2005 all'anno 2013 il titolo di Campione d'Italia Giovanili nel singolo.

Ha partecipato ai Campionati Europei e Mondiali giovanili e assoluti, ha partecipato alle Olimpiadi Giovanili di Singapore, Campione d'Europa Istambul 2010 categoria Cadet, medaglia d'Oro Youth Top 10 Junior 2012 Bazau (Romania). 
Ha fatto parte delle rappresentative del Resto del Mondo contro la Cina e di quella Europea al Global Cadet Challenge.  2 Medaglia D'oro ai Campionati Italiani Assoluti Singolo (2016; 2015), Medaglia d'Argento al World Tour Belarus Open Minsk (Bielorussia) 2015, Medaglia di Bronzo ITTF WORLD TOUR QATAR OPEN DOHA (Qatar) 2016.  

Cosa c'è dietro una maratona? Un gran bel lavoro mentale

 Matteo SIMONE  


Il primo avversario da battere è se stessi, a volte ci si sente insicuri, non si crede sufficientemente in  stessi, si pensa che l’obiettivo sia irraggiungibile, ed allora il primo lavoro da fare è mentale, vedersi vincitore, sconfiggere le credenze negative, e poi la strada diventa più percorribile. 

Di seguito la testimonianza di Elena Casaro in risposta ad alcune mie domande:  Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Il giorno che ricordo come il più bello (fino ad ora…) della mia vita sportiva: nel 2013, quando sono arrivata 3.a assoluta alla maratona di Torino, facendo il personale di più di 4'. È stato un obiettivo sognato per 4 mesi e mezzo e voluto con tutta me stessa, e quel giorno è stato tutto perfetto, tutto ha girato come doveva girare e viverlo è stato pura magia oltre che sorpresa”. 

giovedì 10 dicembre 2020

Pablo Barnes: La gara più bella? La prima volta che vinsi il Cromagnon

Matteo SIMONE 

Pablo Barnes è un atleta Argentino che ha partecipato ai Campionati Mondiali di Ultra Trail, 85 km e 4.800 m di dislivello, che hanno avuto luogo in Portogallo nel 2016. 

In questo sport considerato anche estremo e non alla portata di tutti, bisogna essere cauti, è importante essere in contatto con il proprio corpo e le sensazioni corporee, ed è fondamentale approcciarsi con umiltà e gradualità. 
Di seguito Pablo ci racconta della sua gara e della sua passione per le lunghe distanze. 

Ciao Pablo, com'è stata la gara, hai avuto crisi? Eri riposato prima della gara? "La gara è andata bene, io ero un po’ stanco per i tanti chilometri fatti in tante gare quest’anno, però mi sentivo abbastanza bene, sono partito con calma ma più di quello non potevo anche se avessi voluto". 

Pietro Camporesi, canoa: Ho realizzato il sogno di partecipare a un'olimpiade

 La fatica fatta poi appaga sempre, soprattutto a livello mentale 
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Pietro Camporesi (Società Aeronautica Militare) nel 2003, a 16 anni, ottiene la prima convocazione per gli Europei Junior. Dal 2007 gareggia nella Canoa Canadese biposto con Niccoló Ferrari. 

Nel 2012 conquista la Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani Valstagna (VI) 2012 C2-Slalom e partecipa alle Olimpiadi di Londra, in equipaggio con Niccolò Ferrari.  
Nel 2014 ottiene la Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani a Mezzana (TN) C2-Slalom. Nel 2015 si classifica al 6° posto ai Campionati Europei di Markleeberg (GER) C2-Slalom e Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani Valstagna (VI) C2-Slalom. Nel 2016 ottiene Medaglia d'Oro ai Campionati Italiani Valstagna (VI) C2-Slalom, Medaglia d'Argento agli Australian Open Penrith (AUS) C2-Slalom. 

lunedì 7 dicembre 2020

Orlando Pizzolato (1° New York Marathon 1984 e 1985) allena podisti amatori

Matteo SIMONE 

Più di 30 anni fa Orlando Pizzolato era un fortissimo maratoneta di livello internazionale e vinse per ben due volte consecutive la maratona di New York negli anni 1984 e 1985, vinse le Universiadi a Kobenel 1985 e la Venice Marathon nel 1988. 

Inoltre il 1986 arrivò 2° ai Campionati Europei di Stoccarda e 3° alla Boston Marathon. Arrivò 6° ai Campionati Mondiali di Roma nel 1987. 
Nel 1992, finita la carriera di maratoneta, ha iniziato ad allenare podisti amatori ed è rimasto nel mondo dello sport anche quale direttore responsabile della rivista mensile Correre, commentatore tecnico RAISPORT, giornalista collaboratore di diverse testate, consulente sportivo di aziende, consulente sportivo di Terramia Viaggi.
In questo periodo di incertezza e preoccupazione, dovute al COVID 19, ho fatto alcune domande a Orlando relativamente alla sua esperienza di atleta e allenatore.
Cosa toglie e cosa dà lo sport?Lo sport che io pratico ed ho praticato, la corsa di resistenza, dà maggior efficienza fisica ed anche una sorta di euforia mentale per il piacere di sentire il corpo in forma. A me non ha tolto nulla perché l'ho sempre praticato con piacere. In qualche occasione ho avvertito un senso di impegno mentale quando però non era solo uno sport amatoriale ma la mia professione”. 

martedì 1 dicembre 2020

Marco Iannò, calciatore: Lo sport fa bene sia dal punto di vista fisico che mentale

 Durante la gara provo adrenalina, divertimento e trans agonistica 

Lo sport è una grande opportunità per sperimentare benessere sia a livello fisico che mentale. Sono tante le sensazioni e le emozioni che si sperimentano attraverso lo sport soprattutto in gara dove si tratta di lottare per un risultato vincente di squadra. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso risposte ad alcune mie domande. 

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Dalla stagione calcistica 2005-2006 alla stagione 2017-2018 sono stato un tesserato della società Reggina Calcio, dalla stagione 2018-2019 sono stato un atleta della società A.S.D Città di Acireale, nella stagione 2019-2020 sono stato un atleta del Taranto Calcio e dell’A.S.D. Marina di Ragusa. Dal 2018 al 2020 ho militato nella Serie D girone I ed H”. 

lunedì 30 novembre 2020

Gianmarco Sforna, calcio: Fallire è il miglior modo di imparare

 In 4 anni sono passato dal rimpiazzo del mister al titolare fisso 

Lo sport insegna a vincere e a perdere, insegna a rialzarsi sempre, a riprovare di nuovo in modo diverso, ad allenarsi duramente per raggiungere obiettivi, per superare prove. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Gianmarco, della Polisportiva Quadraro Cinecittà, attraverso risposte ad alcune mie domande.

Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Ho prima fatto un'esperienza nel mondo delle arti marziali facendo due anni di Karate, poi per 7 anni ho intrapreso una carriera calcistica”. 

Come hai scelto la tua squadra? “Ero in cerca di una scuola calcio da dove poter iniziare. Solo che le società sportive, che frequentavano i miei amici, chiedevano quote di iscrizione esorbitanti. Mio padre vide un volantino sulla bacheca dell'oratorio del quartiere, dove veniva offerta l'iscrizione ai nuovi atleti. Inoltre poco dopo constatammo che era anche a 5 minuti di macchina da casa, quindi la decisione fu quasi automatica”.  

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